«L’iniziativa del Presidente Vincenzo De Luca di richiedere l’intervento dell’esercito al Governo e alle Autorità competenti è un’iniziativa drastica ma inevitabile. Rappresenta certamente la sconfitta di una parte non irrilevante della società campana e napoletana. Mi spiego, è ancora troppo grande il numero di persone che continua a violare le disposizioni del decreto; troppa gente in strada troppe auto ancora in giro, insomma c’è chi ancora non ha capito che il Coronavirus non è uno scherzo, che colpisce indistintamente tutti quanti. È notizia di ieri, peraltro, che l’istituto superiore della sanità ha certificato che in Campania l’età media di coloro che prendono il Coronavirus è la più bassa del resto d’Italia: 52 anni e, non solo, i ventenni che hanno contratto il contagio sono in numero maggiore dei settantenni. Questo per dire che c’è bisogno di una stretta dolorosa ma indispensabile. Se l’esercito può venire a coadiuvare il lavoro straordinario che stanno facendo gli uomini e le donne della polizia locale e delle forze dell’ordine che ben venga. C’è bisogno che tutti quanti nei prossimi giorni, giacchè il Presidente Conte ha di fatto prolungato la quarantena oltre il 3 aprile, quindi è nostra responsabilità precisa di osservare quanto ci viene chiesto, altrimenti non ne usciremo mai. Mi rendo conto che alcune delle misure restrittive se non tutte possono essere “soffocanti”e capisco che vedere i militari per strada e una città blindata faccia avvertire ancora di più il senso di precarietà, me ne rendo conto. Noi commercianti soffriamo una crisi drammatica da tempo e questa emergenza e questa pandemia non farà altro che metterci ancora di più in ginocchio .Ma ora abbiamo un unica collettiva responsabilità , quella di fermare il numero dei contagi, quella di provare a ripartire e chiunque può darci una mano in questo senso è ben accetto, anche l’Esercito».
