CULTURA & SOCIETA'

Salvo D’Acquisto diventerà Santo

Si stavano scavando la fossa, alcuni con delle pale, altri con le mani. Ventidue poveracci che non avevano fatto nulla. Il giorno prima era arrivato un reparto di duecento SS e, nel rovistare in una cassa trovata poco distante in una caserma abbandonata, era esplosa una bomba a mano che aveva ucciso un militare tedesco e ferito due commilitoni. Un incidente, ma i tedeschi avevano bisogno di colpevoli per la loro rappresaglia ed erano andati a prendere gli abitanti di quella borgata a una trentina di chilometri da Roma.

I poveracci che scavavano stavano per essere fucilati e fu in quel momento che si fece avanti un giovane vicebrigadiere napoletano dei carabinieri, Salvo D’Acquisto, in assenza del maresciallo nella stazione dell’Arma c’era lui e aveva cercato invano di convincere i tedeschi che non c’era stato nessun attentato, era solo un incidente. Aveva appena ventitré anni e, a quel punto, si fece avanti e si autoaccusò, chiedendo ai tedeschi di fucilare lui al posto degli ostaggi. I sopravvissuti ricordavano ancora le raffiche di mitra mentre s’allontanavano.

Papa Francesco ha introdotto, qualche anno, fa un nuovo criterio per la beatificazione: diventa beato, per poi proseguire fino al riconoscimento della santità, chi offre liberamente la propria vita per gli altri. Proprio il caso del giovane carabiniere. Papa Francesco citava una frase dal Vangelo di Giovanni: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”.

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