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San Michele, Di Meglio si difende: «Sì ai fuochi, ma non mancherà la solidarietà»

Fuochi d’artificio no, fuochi d’artificio sì. È polemica in quel di Sant’Angelo per i prossimi festeggiamenti di San Michele. Come ogni anno, infatti, i cittadini del borgo, il prossimo 29 e 30 Settembre, celebreranno il santo in questione per la cui festa sono già iniziati i preparativi. Festa che quest’anno, come già riportato in precedenti edizioni de “Il Golfo”, avrà uno stampo solidale, in segno di vicinanza a quanti colpiti dal terremoto dello scorso 21 Agosto. Il Consorzio di Sant’Angelo, infatti – lo ricordiamo – di comune accordo con il comitato patronale dei festeggiamenti, ha disposto che il 75% dei fondi solitamente destinati  dai soci alla realizzazione dell’evento, andrà a sostegno del comitato per gli sfollati di Casamicciola e Lacco Ameno “Risorgeremo nuovamente”, mentre il 25% sarà destinato alla festa.  La decisione, presa da comitato e Consorzio di non abolire tuttavia il consueto spettacolo pirotecnico, però, come c’era da immaginarsi, ha diviso l’opinione dei cittadini. In tanti, tra cui anche il noto albergatore di Sant’Angelo, Celestino Iacono, hanno mostrato un certo disappunto, sostenendo che la decisione del Comitato non rispecchiasse la volontà di gran parte della comunità del luogo.

«Ci si vuole nascondere – aveva infatti aspramente commentato Celestino Iacono alcuni giorni fa – dietro frasi come “i fuochi se li aspettano i turisti”, oppure “noi siamo imprenditori”. Vergogna. I fuochi d’artificio, durante una evento patronale, rappresentano la quota principale della festa. Rinunciarvi significa poter destinare immediatamente un ricco contributo a chi in questo momento versa in difficoltà in seguito al terremoto». Sia sui social che fuori, la questione “pirotecnica” ha quindi infervorato gli animi dei cittadini di Sant’Angelo e non solo. Alla luce delle tante critiche ricevute, è ora l’assessore di Serrara-Fontana, Emilio Giuseppe Di Meglio,vicino al comitato patronale, a spiegare quella che sarà, quest’anno l’anima delle celebrazioni di San Michele e che, spettacolo pirotecnico o meno, darà comunque molto spazio alle iniziative solidali a sostegno dei cittadini terremotati.

«Alla luce dei recenti accadimenti che hanno colpito la nostra isola – ha commentato  Di Meglio – ci siamo sforzati di pensare come poter essere d’aiuto ai cittadini che hanno perso tutto a causa del sisma, senza però abbandonarci al disfattismo che, in tanti casi, come questo finisce per predominare. Abbiamo pensato di puntare proprio su questa festa, per aiutare i nostri fratelli di Casamicciola colpiti dal terremoto.  Abbiamo reputato che il modo migliore fosse quello di adoperarci per raccogliere, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Michele, quei fondi che servono agli sfollati.  Fuochi di artificio a parte – a cui daremo comunque un tono minore- istituiremo, quanti più momenti possibile di raccolta fondi per le popolazioni colpite, puntando proprio sul seguito che l’evento ha ormai nel nostro Comune e che vede ogni anno moltissimi turisti giungere, per l’occasione, da ogni parte di Italia e d’Europa. Le prenotazioni per il week-end di fine settembre, a detta di tanti operatori del settore, stanno, infatti, mantenendo, le attese previste.  A nostro parere, quindi. questa sarà una buona occasione da sfruttare: da una parte faremo trovare ai turisti quello che si attendono in  segno di rispetto anche della loro apposita venuta ad Ischia per la festa in questione, e contemporaneamente, raccoglieremo fondi per  gli sfollati, grazie anche al contributo di  persone – in questo caso  proprio turisti- che difficilmente, in altro modo, avremmo raggiunto».

Coinvolti in questa gara di solidarietà a favore dei cittadini sfollati  di Casamicciola e Lacco , anche i fornitori dei servizi legati ai festeggiamenti che hanno accettato di percepire un minore compenso per  proprie prestazione , permettendo così di racimolare una somma maggiore di denaro da destinare al Comitato casamicciolese. «Probabilmente – prosegue l’assessore– aumenteremo anche il costo dell’imbarco per la processione e il cui ricavato sarà destinato ai fini solidali, nonché metteremo a gara i posti a sedere per i concerti che stiamo organizzando, cercando di coinvolgere grandi nomi della musica in campo nazionale ed internazionale. Punteremo a raccogliere fondi anche tra le agenzie che ci manderanno persone in autobus per vedere lo spettacolo pirotecnico. Questo è il momento anche per reagire e dimostrare che è possibile avere solidarietà verso le persone più sfortunate, senza dover rinunciare a vivere e realizzare una festa che attirerebbe qui tante persone che, difficilmente, in altro modo,  avremmo potuto coinvolgere nelle nostre attività solidali.  Le sterili polemiche le lascio agli altri, sono i fatti quelli che restano».

Sara Mattera

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