Sanità, boccata di ossigeno per il Rizzoli
LACCO AMENO. Fumata bianca,finalmente, per il servizio di accoglienza ed interpretariato dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. L’Asl Napoli2 Nord ha difatti firmato la delibera per la riattivazione del suddetto servizio la cui assenza nelle scorse settimane ha causato un bel po’ di disagi ad operatori ed utenti. Nel periodo estivo, come di consueto, infatti, l’utenza straniera rivoltasi alle cure del nosocomio isolano è aumentata grazie alla presenza dei turisti, ma non essendo attivo il servizio di interpretariato, il personale ha avuto non poche difficoltà nel fornire la giusta assistenza sanitaria. Proprio per questo motivo, sulla vicenda, era anche intervenuto il Cudas che nei giorni scorsi aveva lanciato un appello all’associazione albergatori di Ischia, affinché, in attesa di un fattivo riscontro da parte dell’azienda sanitaria napoletana, sponsorizzasse, almeno temporaneamente, il servizio in questione. Un intervento questo che però ora non sarà fortunatamente più necessario. Il servizio di interpretariato, infatti, grazie alla delibera firmata nelle scorse ore dal direttore generale dell’Asl Napoli2 Nord, Antonio D’Amore, sarà riattivato nell’immediato grazie anche alla collaborazione della cooperativa sociale Kairos che, come già avvenuto per gli anni passati, fornirà personale ad hoc in grado di agevolare la fruizione del servizi ospedaliero per gli utenti stranieri e i turisti. Tale servizio sarà attivo per i prossimi due mesi, per sei giorni alla settimana e nove ore giornaliere. Il nosocomio lacchese, dunque, avrà nuovamente gli interpreti. Meglio tardi che mai, insomma, anche se comunque tale intervento sarebbe stato maggiormente gradito non sul finire della stagione turistica ma ben prima.
Notizie positive, anche per quanto riguarda il reparto di Anestesia e Rianimazione ed Orto-Traumatologia. Come ormai è noto, infatti, in questi mesi l’ospedale lacchese ha dovuto fronteggiare numerosi disagi causati dalla carenza di personale nei suddetti reparti. Tutti i concorsi banditi in merito dall’azienda sanitaria napoletana, infatti, sono andati deserti, per lo stato di insularità di Ischia. Nel reparto di ortopedia si contano, infatti, soltanto tre dirigenti medici, mentre per l’anestesia e la rianimazione, soltanto nove. Numeri questi troppo esigui per riuscire a garantire le attività di pronto soccorso e chirurgia di emergenza e di elezione. Per far fronte a tale criticità che nei mesi estivi sono andate, come c’era da immaginarsi, ad acuirsi, l’azienda sanitaria napoletana è stata dunque costretta a correre ai ripari con una convenzione ad hoc che permetterà di usufruire della collaborazione di dirigenti medici dei suddetti reparti provenienti da altri presidi ospedalieri, in cambio di incentivi monetari. Tale soluzione, adottata nei mesi scorsi anche per altri reparti, è ovviamente soltanto temporanea. La convenzione firmata dall’Asl Napoli2 Nord, infatti, sarà valida soltanto fino al 15 settembre. Dopo quella data si dovrà quindi vedere il da farsi. Nel frattempo, il Rizzoli potrà godersi questa piccola boccata di ossigeno.
Sara Mattera