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Sanità: dal tavolo di concertazione l’impegno per i “pulcini sperduti” della Sir

dalla redazione

Ischia  – Martedì mattina scorso, presso la sede dell’Ufficio di Piano nel Palazzo Municipale di Ischia sito in Via Iasolino, si è tenuto l’annunciato tavolo di concertazione inerente la seconda annualità del III piano sociale di zona triennale 2016-2018 da parte dei Comuni dell’Ambito N13. All’incontro con il vicensindaco Agostino Mazzella e la responsabile dell’Ufficio dott.ssa Concetta De Crescenzo ha partecipato anche una delegazione del Cudas Ischia con la presidente Gianna Napoleone. Dopo un’articolata relazione tecnica della dott.ssa De Crescenzo, sono state discusse approfonditamente, tra l’altro, anche le tematiche relative alla tipologia e alle modalità dell’assistenza ai pazienti psichiatrici isolani, con particolare riguardo alla situazione degli ex utenti della Sir dismessa dall’Asl tre anni or sono, che attendono dalle istituzioni risposte concrete ai loro attuali bisogni abitativi e di cura. Ribadita la richiesta all’Asl affinchè venga riaperta quanto prima una Sir sulla nostra isola, il vicesindaco Mazzella, con delega ai Servizi sociali del Comune di Ischia, capofila dell’Ambito N13, ha garantito la volontà e il conseguente impegno di tutte le amministrazioni isolane ad attivare con la massima sollecitudine possibile le soluzioni più consone sul territorio alle condizioni e ai bisogni individuali degli ex utenti della struttura chiusa dall’Asl.  Da parte sua, il Cudas ha chiarito che continuerà a seguire con la necessaria attenzione e con spirito propositivo e collaborativo le iniziative utili a superare l’emergenza di cui, dal 31 ottobre scorso, si sono ritrovati ad essere involontari protagonisti i “pulcini sperduti” della Sir, mantenendo altresì la massima vigilanza sull’intera gestione dei servizi sanitari e sociali da garantire sul territorio isolano a tutta l’utenza psichiatrica (quella conosciuta e quella non ancora emersa e seguita), al fine di superare la prolungata fase di stallo e il progressivo regresso dell’assistenza psichiatrica a cura dell’Asl Na2 Nord, che ha raggiunto livelli ormai intollerabili sulle isole di Ischia e Procida. Nemmeno un mese fa si chiudeva una raccolta fondi per assicurare a uno dei pulcini sperduti, Teresa, di restare sull’isola. Tuttavia, in merito ai fondi raccolti per garantire a quest’ultima il pagamento di almeno una retta mensile presso la struttura accreditata di cui è attualmente ospite, il CUDAS ha fatto sapere, in primo luogo ai tanti che hanno offerto il loro contributo, che non sono ancora stati in grado di versare la somma raccolta, perché non si conosce ancora l’entità della quota mensile che Teresa o chi per essa dovrebbe pagare. Infatti, nonostante siano passati quasi due mesi dalla conclusione dell’appalto che garantiva la copertura dei costi di residenza/degenza degli ex ospiti della Sir smantellata dall’Asl Na2 Nord tre anni or sono, le autorità preposte incredibilmente non hanno ancora completato l’elaborazione e la verifica degli Isee degli utenti. «È un’altra “perla” della burocrazia che ha “sanato” d’ufficio malati psichiatrici provenienti dai manicomi e – si legge nella nota diffusa alla stampa –  ora pretenderebbe che vivessero, si curassero e si gestissero da soli, alleggerendo le responsabilità e i costi in capo al servizio sanitario, alla faccia della legge 180 e del diritto fondamentale alla salute sancito nell’articolo 32 della Costituzione della Repubblica. Noi del Cudas non consentiremo che né i “pulcini” né gli altri pazienti psichiatrici isolani restino senza le cure e l’assistenza appropriati alle loro condizioni, scaricati dall’Asl di Frattamaggiore come sta avvenendo anche in altre realtà della terraferma».

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