Sanità, faccia a faccia tra Cudas e sindacati
Nuova tappa su Ischia dei sindacati per discutere sul delicato tema della sanità isolana. Ieri mattina, infatti, le sigle sindacali, hanno preso parte ad un meeting con il direttore dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, il dottor Luigi Capuano. Oggetto della discussione, ancora una volta, le criticità del nosocomio di Lacco Ameno ed in particolar modo un’ulteriore definizione del nuovo assetto operativo dello stesso, durante il periodo estivo. Come si ricorderà, infatti, nei giorni scorsi, Capuano e la dottoressa Scafarto avevano presentato un nuovo progetto, entrato in vigore già dal 1 Luglio scorso e destinato ad infermieri, Oss, e professionisti a vario titolo del settore sanitario con l’obiettivo di far fronte alle carenze nell’organico dell’ospedale di Ischia. Un progetto questo, incentivante, poiché a seconda delle ore in più prestate dai paramedici nei vari reparti, è previsto il compenso di 30 euro all’ora per gli infermieri e 20 euro per gli operatori socio sanitari. Durante il meeting di ieri, dunque, si sarebbe discusso su come dovranno essere impegnati gli OSS in arrivo, nelle prossime settimane, sull’isola.
Alcuni giorni fa, infatti, sono stati resi noti i nominativi degli operatori socio-sanitari, presi dalle graduatorie di Salerno, che saranno destinato all’ospedale di Frattamaggiore e a quello di Lacco Ameno e che finalmente andranno a tamponare, seppure solo a tempo determinato, l’inefficiente numero di OSS attualmente in servizio presso i due nosocomi in questione. Per Ischia, in particolar modo ,l’obiettivo è quello di far si che almeno due OSS a turno, coprano il Pronto soccorso,reparto in cui sono estremamente necessari.«La Uil- ha dichiarato Ciro Chietti, rappresentante del sindacato in questione – ha chiesto al direttore sanitario di Lacco Ameno di aumentare le unità di Oss, durante tutto l’arco della giornata al pronto soccorso. Inoltre, abbiamo chiesto che le squadre di personale infermieristico, siano sempre composte da un sufficiente numero previsto dalle normative in vigore».Richieste queste che sarebbero state quindi accolte di buon grado da Capuano. Insomma, l’obiettivo dell’incontro di ieri è stato quello di definire al meglio i vari punti del progetto estivo e su come impiegare il personale che vi aderirà.
La Uil però non ha solo fatto tappa nel nosocomio di Lacco Ameno. Il sindacato, infatti, ha incontrato anche una delegazione del Cudas, presieduta dal presidente Gianna Napoleone. Oggetto di discussione, oltre al progetto sopracitato, anche e soprattutto la questione del riconoscimento di Ischia ad area disagiata. Il Comitato, infatti, nei mesi scorsi, come ormai è noto, è stato promotore della raccolta firme per una petizione avente ad oggetto proprio tale richiesta. Raccolta firme che, terminata ormai da diverse settimane, non sarebbe stata però ancora inoltrata ai vertici regionali competenti che da mesi non hanno ancora ottemperato alle promesse fatte alla comunità isolana, nel Novembre dello scorso anno, in merito. Il Cudas, quindi, starebbe finendo di riorganizzare tutta la documentazione raccolta. Nonostante ciò, però, già è stata messa in cantiere una nuova iniziativa a riguardo.
«Il Cudas – ha fatto sapere Gianna Napoleone – sta curando la fase finale della raccolta firme che ha coinvolto negli ultimi mesi l’intera isola. Insieme alla Uil, abbiamo deciso di organizzare un dibattito pubblico, che si terrà ad Ischia nel prossimo settembre, e nel quale far intervenire politici e amministratori locali e la cittadinanza tutta per chiedere che Ischia venga riconosciuta come isola disagiata. Un modo per discutere ed approfondire tutte le questioni legate al discorso della zona disagiata, e dunque i motivi delle attuali difficoltà di reclutamento di personale sanitario da impegnare sull’isola e le possibili ed utili soluzioni. Il Cudas e la Uil si sono trovati d’accordo nel considerare solo come dei palliativi a termine le misure adottate dall’Asl con il progetto estivo, giacchè l’unica soluzione non effimera e di ampio respiro per coprire le falle attuali nell’organico dell’ospedale di Lacco Ameno, si avrà quando, con il riconoscimento di Ischia come zona disagiata, sarà possibile riconoscere al personale in servizio sull’isola incentivi in grado di compensare gli enormi disagi sofferti dai lavoratori pendolari e di riflesso anche dalla minoranza di lavoratori residenti».
Sara Mattera