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Sant’Angelo e il porto “maledetto”: per i canoni si va in tribunale

SERRARA FONTANA – Ha decisamente usato la mano pesante il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, nei confronti di una nota società assicurativa dalla quale non ha incassato una somma di denaro relativa ad una polizza fidejussoria che la società aveva stipulato ad un soggetto giuridico che aveva intrattenuto rapporti con l’ente locale e che aveva garantito proprio con una garanzia del genere il pagamento di una somma di denaro. Con una delibera di giunta municipale (avente ad oggetto “autorizzazione al sindaco ad agire in giudizio nei confronti della Groupama Assicurazioni per escussione polizza fidejussoria – nomina difensore”, infatti, l’esecutivo del Comune alle pendici del Monte Epomeo ha proposto di deliberare “di autorizzare il sindaco pro tempore, in qualità di legale rappresentante del Comune di Serrara Fontana, a conferire incarico professionale alle liti all’avv. Gerardo Maria Cantone del Foro di Napoli per promuovere azione legale contro la Groupama Assicurazioni con sede in via Cesare Pavese 385 Rpma al fine di ottenere il recupero dei crediti derivanti dall’escussione della polizia fidejussoria prestata in favore del Comune a garanzia delle obbligazioni contrattuali della SIRC, il quale si è reso disponibile ad assumere l0incarico, munendolo altresì di ogni e più ampia favoltà di dire, eccepire e dedurre quanto riterrà opportuno nell’interesse del Comune medesimo”.

La vicenda, manco a farlo apposta, ruota al porto turistico di Sant’Angelo, che evidentemente deve essere vittima di qualche “sortilegio” visto che nella struttura del borgo antico negli ultimi anni ne sono davvero successe di tutti i colori. Tutto ha origine nell’ottobre del 2013 quando veniva stipulato un regolare contratto con cui viene affidata alla società SIRC srl  la gestione delle aree, ai sensi delle normative previste dal codice della navigazione. Passa il tempo e il contratto viene risolto di diritto dal Comune di Serrara Fontana con una dichiarazione recettizia nella quale l’ente locale dichiara di volersi avvalere della clausola risolutiva a causa di gravi inadempimenti contrattuali posti in essere dal soggetto affidatario, che nello specifico non aveva provveduto al pagamento dei canoni. E questo, nonostante dal municipio le spettanze dovute fossero state più volte reclamate per iscritto. Nel frattempo, però, la società SIRC aveva stipulato una polizza fidejussoria con la società Groupama Assicurazioni in Roma e a quel punto dal municipio si sono attivate le procedure per provvedere all’escussione della medesima garanzia assicurativa, con l’intento di ottenere il pagamento di una somma di 24.100 euro nei modi e nei termini di legge. Ma anche in questo caso non si è risolto il problema, perché è passato del tempo e la compagnia assicurativa non ha mai versato quanto dovuto sul conto corrente dell’ente locale serrarese. Un ritardo e continue omissioni che evidentemente sono state ritenute intollerabili dal sindaco Rosario Caruso che ha inteso adire le vie legali per entrare in possesso di soldi che sono di fatto una risorsa dell’intera comunità. E, di conseguenza, il ricorso ad un avvocato esterno dal momento che come è noto il Comune di Serrara Fontana non dispone di un ufficio legale. E così, quando c’è il porto di mezzo, a Sant’Angelo finisce sempre alla stessa maniera. Sembra la storia di un film già visto, eppure è tutto terribilmente vero. La maledizione continua.

 

 

 

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