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Il Punto di Biagio Lubrano

l direttore tecnico procidano analizza questo primo girone di andata inerente alle isolane: «Almeno per quel che riguarda la Promozione, tutte hanno fatto quello che dovevano»

E’ tempo per così dire di tirare le somme. Si chiude questa prima tranche di stagione tra vittorie, sconfitte, pareggi, addio e nuovi arrivi. E’ il caso questo anche delle isolane che ognuna a suo modo hanno comunque cercato e stanno cercando di partecipare non solo a questo mercato dicembrino ma anche e soprattutto a cercare di esprimersi al meglio in questa stagione. Ognuna ovviamente con le proprie difficoltà, ma ognuna comunque nel rispetto di ciò che è e che può.

Di questo e altro ne abbiamo parlato con l’ex allenatore delle due isole e attualmente direttore tecnico amministrativo procidano.

Partiamo dall’Eccellenza, cosa ci dice del Barano e del Real Forio?

«Direi che certo forse le due squadre isolane non si aspettavano di trovarsi a fine girone di andata in quella posizione, una posizione molto in dietro, nettamente da play out. Un punteggio molto basso che forse penalizza un pò sia il Real Forio che il Barano. Se da un lato il Barano se l’è giocata un po’ di più, dall’altro il Real Forio ha avuto questa crisi societaria, ma per fortuna è riuscita in qualche modo seppur perdendo pedine importanti, a invertire il trend. Certo ha perso qualche punta di diamante ma è riuscita a non fallire con il Poggiomarino e a chiudere in un certo senso con il segno positivo questo girone di andata o quanto meno a far sperare per quello di ritorno. Personalmente credo che il comportamento di mister Citarelli sia stato più che signorile, magari ne ha pagato lui in prima persona le conseguenze ma è riuscito a dare un bel scrollone alla società, alla squadra tutta. Il suo addio ha spronato i dirigenti a fare bene e a cercare di ridare un po’ di linfa alla squadra.

Per quel che concerne il barano direi che è alquanto abituato a lottare per la salvezza, indubbiamente il cambio di panchina è stato un po’ inaspettato perché all’inizio comunque Gianni Di meglio aveva declinato l’invito, ma conoscendo la realtà era un cambio e una scelta che andava fatta. Spero che riesca nel girone di ritorno a salvarsi così come ovviamnete auguro al Barano».

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Passiamo alla Promozione…

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«Per quanto riguarda il Procida non ho mai gridato al miracolo di poter essere tra le protagoniste per lo meno nel girone di andata per i problemi avuti in merito al campo agli allenamenti. Poi purtroppo quando è arrivato il campo abbiamo fatto male. L‘emozione di avere un campo nuovo ci ha tradito e abbiamo fatto la peggiore prestazione dell’anno. Quello che è stato richiesto ai nostri ragazzi è di fare un campionato tranquillo cercando di inserire i più giovani, classe 2002-2003 per tenerli pronti per il prossimo anno. Personalmente ritengo che i play off sono un bel traguardo ma per esperienze passate possono divenire solo una perdita di tempo se arrivi al quinto posto perchè devi giocare fuori casa e hai un solo risultato a disposizione e si perdono solo energie. Per quanto concerne il mercato condivido quanto dichiarato dal nostro direttore Mario Lubrano Lavadera, per il 99 per cento non ci sarà alcun cambiamento se non qualche uscita ed entrata di pari livello. Abbiamo una rosa composta da molti under e l’obiettivo finale è quello di farli crescere e portarli alla prossima stagione. In merito al Lacco Ameno direi che non c’è nulla da potergli criticare, considerando che è la ripescata e che ritorna in questa categoria dopo tanto tempo, sta facendo a mio parere più che bene e è anche intervenuta sul mercato con degli acquisti importanti tipo Savio che è uno che può dare quello slancio in più, quell’esperienza che a una squadra composta per lo più da giovani in certi momenti serve e come e può anche risolverti al partita. L’Ischia merita invece un discorso a parte. Non ho mai creduto che potesse essere un outsider, ma che poteva fare un campionato da protagonista, purtroppo non si ha la pazienza di aspettare, si pensa sempre che si devono vincere tutte le partite. Ma il tempo come si suole dire è un gran signore mette insieme tutto, per me bisognerebbe solo dare grande fiducia all’Ischia e sono sicuro che se la giocherà fino alla fine insieme al Pianura. Si è mossa sul mercato su terra ferma per un attaccante e qualche under, ma al momento sembra che non abbia ancora trovato nulla che faccia al suo caso. Sicuramente credo sia alla ricerca di un’attaccante visto che deve sostituire Iattarelli che sta facendo bene ad Ercolano. Io credo che l’Ischia conservi il suo colpo da 90 e sono sicuro che lo farà. Nulla a che vedere con Borrelli tanto che è già tutto scemato. Si mormora che stia puntando su qualche attaccante isolano perché come ben sappiamo la politica vigente è quella di cercare di avere quanti più isolani possibile e ciò include anche quelli che sono fuori regione e cercare di riportarli a casa. Volendo fare un sunto generale direi che tutte le isolane hanno fatto il loro dovere».

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