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Sant’Anna 2016, i temi delle barche tra viaggio e mito

PRIMA TRACCIA

IL PRIMO VIAGGIO

MOMENTI: Ulisse e la Dea Calipso, la ripartenza e la tempesta in mare scatenata da Poseidone

Questa prima traccia mette in relazione il coraggio del viaggiatore e la sfida alle “forze superiori”, la magia e la forza della natura. La smania di un uomo che sfida il proprio destino, che lo guarda dritto negli occhi. L’incredibile macchina della fantasia può concentrarsi sulle figure di Ulisse, Calipso e Poseidone e sulla scenografia suggerita dai passi del poema: dall’incanto dell’isola magica alla potenza del grido marino, dell’urlo delle onde al comando degli Dei. Uomo e Dio… Dio e Uomo, Mare e Coraggio, Viaggio e Speranza.

SECONDA TRACCIA

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L’INCANTESIMO DEL FIORE

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MOMENTI: Lo sbarco sull’isola dei mangiatori di loto, il fiore che fa dimenticare il passato. Il rapimento da parte di Polifemo e la sconfitta del Gigante ad opera di Ulisse.

Lasciamo agli artisti delle barche la descrizione scenica di questa isola fantastica, lasciamo alla loro fantasia l’incantesimo di un fiore affascinante che cancella i ricordi, lasciamo nelle mani dei “barcaioli” il destino di Ulisse ed i suoi marinai. Magari una danza sinuosa, magari un gioco circense, magari un’idea frutto del “multiforme ingegno” del regista… Fino all’arrivo di Polifemo ed alla sua disfatta. Qui c’è la magia e la lotta, la soluzione improvvisa partorita dalla furbizia. Una traccia che offre mille spunti e soluzioni. Ed è forse uno dei momenti che più restano impressi nella memoria di chi passa idealmente nella storia di Odisseo.

TERZA TRACCIA

LA VENDETTA DEL VENTO E LA MAGIA DAGLI OCCHI NERI

MOMENTI: La rottura del vaso di Pandora, l’ira di Eolo, lo sbarco sull’isola della Maga Circe.

I marinai di Odisseo si trovano a dover affrontare l’ira del dio del Vento. Una tempesta di venti, una coreografia particolare… un gioco di luci? Sicuramente un’emozione. E poi un nuovo sbarco su un’isola diversa, quella di Circe. Circe figlia del giorno e della notte, raccontata non solo da Omero. Una maga di una bellezza disarmante, potente, magica, inevitabilmente letale. Una bellezza che seduce il viaggiatore che lo ammalia.

QUARTA TRACCIA

LA DISCESA NEL FUOCO E IL CANTO DELLE SIRENE

MOMENTI: Ulisse scende nell’Ade, incontra gli eroi greci e soprattutto l’indovino Tiresia, la ripartenza in mare e l’incontro con le Sirene.

Due viaggi, uno nel fuoco e uno in mare, due incontri, creature diverse, un uomo che affronta il suo destino senza paura. Visioni di indovini e profezie, canti e incantesimi. L’uomo è attratto dal lato oscuro di ogni cosa, dal fascino dell’ombra. Ulisse è un indagatore dell’ignoto, forse consapevole, ma curioso come un bambino. E ad ogni viaggio… l’uomo curioso, come un bambino, riparte con occhi pieni di vita nuova.

QUINTA TRACCIA:

L’IMPREVISTO, SCILLA E CARIDDI E IL RITORNO

MOMENTI: una trappola del mare, una trappola del destino. L’eroe, la sua barca, l’equipaggio, i sopravvissuti in mare… contro le creature del mare, minacciate da chi nelle onde si sente a casa.

Ulisse ritorna, forse sogna già il suo ritorno a casa quando è in viaggio, forse è un migrante che sogna una terra amica. Forse è un viaggiatore che torna ad un punto di partenza per ricominciare un altro viaggio… fatto meno di sale e più di vita.

 

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