Ischia – «Ringrazio Mariagrazia Nicotra per avermi affidato il logo di Sant’ Anna 2016, una festa che vivo da bambina e che porto nel cuore». Esordisce così Antonella Buono, artista ischitana a cui è stato affidato il compito di realizzare l’immagine per il manifesto della 84esima festa a mare della festa di Sant’Anna. Una giovane ed eterea Sant’Anna guarda con amore la piccola e lieve Maria, ignara del suo destino, il mare, le barche, l’antica chiesetta di Sant’Anna, un canneto. È stata Antonella Buono a curare la genesi dell’immagine attenendosi ai suggerimenti di Mariagrazia Nicotra, direttrice artistica della festa. Sant’Anna quest’anno più degli altri anni è donna, la stessa che fuoriesce dall’acquerello ad inchiostro di china e carboncino disegnato dalla Buono che ha voluto ridipingere Sant’Anna in chiave moderna. «La mia Sant’Anna – spiega la Buono – è al tempo stesso donna e madre, ma emblema di colei che accoglie non solo la maternità divina, ma soprattutto l’immigrato, il diverso, il pellegrino, il viaggiatore, ”l’ultimo”». Diversamente dall’ iconografia convenzionale che la vede donna anziana, la Sant’Anna dalla Buono è ritratta giovane, seriosa, ma serena. «Il braccio della giovane Sant’Anna, come un’ansa, funge da riparo per un nugolo di barche che fiduciosamente fanno rotta verso di lei, metaforicamente rappresentano un porto franco e sicuro per tutti coloro che ricercano una vita ed un futuro migliore. Il verde manto con cui è ritratta la Santa, simboleggia la speranza della grazia e del riscatto attraverso la maternità, intesa come salvezza dell’umano futuro.