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Sant’Anna 2025, danza delle barche tra memoria e tradizione

La Festa a Mare torna nella Baia di Cartaromana per la sua 94ª edizione, tra arte, tradizione e memoria collettiva. Le zattere allegoriche, create da quattro associazioni, daranno vita a uno spettacolo unico sul mare

La Baia di Cartaromana si prepara a indossare ancora una volta il suo abito più incantevole per accogliere la novantaquattresima edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna, uno degli appuntamenti più attesi e identitari dell’estate isolana. Nella notte del 26 luglio, la magia si rinnova: tra giochi di luce sull’acqua e suggestioni visive, il mare diventa palcoscenico, l’arte si fa navigante, la memoria si trasforma in rito collettivo. Quello di Sant’Anna è molto più di un evento folkloristico: è un rito civile e spirituale che attraversa quasi un secolo di storia isolana, mescolando in un solo respiro la devozione religiosa, la vocazione artigiana, l’invenzione artistica e la coralità popolare. Le zattere allegoriche, cuore pulsante della manifestazione, tornano a solcare le acque, portando in scena narrazioni sospese tra mito e attualità, tradizione e sperimentazione, affondando le radici in un patrimonio condiviso che parla di identità e appartenenza. Anche quest’anno saranno quattro le associazioni chiamate a reinterpretare questa antica arte effimera, dando vita a costruzioni galleggianti che uniscono visione e perizia tecnica. A partecipare saranno: L’Associazione Il Palmento, con la guida di Maurizio Ronsini; L’Associazione L’Isola dei Misteri, in sinergia con il Comune di Procida, rappresentata da Giuseppe Lubrano Lavadera; L’Associazione AMP Regno di Nettuno, in collaborazione con il Comune di Forio e la Pro Loco Lacco Ameno, con Gaetano Maschio; L’Associazione Culturale Cantastorie di Torano, proveniente da Piedimonte Matese, rappresentata da Michele Schiano. Ogni zattera sarà frutto di un progetto originale, realizzato attraverso un lungo lavoro di squadra che coinvolge artisti, artigiani, tecnici, ma anche studenti e semplici appassionati, in un processo partecipativo che restituisce pienamente il senso di una comunità in festa.

Coinvolti anche gli studenti isolani grazie al progetto “Impara l’arte e mettila in barche”, promosso dalla Regione Campania

Elemento di particolare rilievo in questa edizione è il progetto educativo e formativo “Impara l’arte e mettila in barche”, che giunge al suo secondo anno. Promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Scuola, Politiche Sociali e Politiche Giovanili della Regione Campania, guidato dalla dottoressa Lucia Fortini, e finanziato nell’ambito del programma Scuola Viva – Azioni di Accompagnamento, l’iniziativa mira a coniugare apprendimento e tradizione, creatività e trasmissione dei saperi. Sotto la direzione della dirigente scolastica Assunta Barbieri e del co-progettista Salvatore Ronga, il percorso coinvolge il Liceo Statale G. Buchner e gli istituti secondari di secondo grado dell’intera isola d’Ischia. Gli studenti, affiancati da maestranze locali e tutor artistici, elaboreranno i bozzetti destinati a diventare le zattere allegoriche, dando vita a vere e proprie installazioni galleggianti. Il progetto si estende anche agli istituti comprensivi dell’isola, nonché a realtà scolastiche di Procida e Bacoli, in un abbraccio che supera i confini amministrativi per costruire una rete di partecipazione educativa e culturale. “Conoscere le tradizioni, amarle e rinnovarle per costruire il futuro è il principio che guida l’intero percorso”, afferma la dirigente Barbieri. “Attraverso questo progetto, i giovani riscoprono la storia del proprio territorio, imparano dai gesti degli artigiani, respirano l’anima del mare, trasformandola in linguaggio creativo”.

Un ponte tra generazioni e territori che celebra l’identità culturale dell’isola. Il Castello Aragonese farà da sfondo a una serata di emozioni, luce e creatività

“Questa novantaquattresima edizione si configura come un ponte simbolico tra mondi diversi, tra passato e futuro, tra mestieri antichi e nuove forme espressive”, dichiara Luigi Di Vaia, Assessore ai Grandi Eventi del Comune di Ischia. “Grazie al progetto Scuola Viva, le mani esperte degli artigiani incontrano lo sguardo curioso delle nuove generazioni, in un dialogo che dà vita a un autentico progetto d’amore per il territorio”. L’attesa cresce, mentre il tempo si fa sospensione poetica. La Baia di Cartaromana, incorniciata dalla mole severa e affascinante del Castello Aragonese, si prepara a ospitare il corteo marino, in un crescendo di luci, suoni e visioni. Le barche, trasformate in racconti naviganti, solcheranno il mare con la grazia di un’antica preghiera laica, rendendo omaggio a Sant’Anna, protettrice delle madri e delle famiglie, ma anche simbolo di continuità e rinascita. È così che la Festa di Sant’Anna si conferma, anno dopo anno, come uno degli eventi più rappresentativi dell’intera Regione Campania: una manifestazione che sa custodire la memoria e, al tempo stesso, generare futuro, rinnovando l’incanto di una notte sospesa tra arte e mare.

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