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Rizzoli, l’Asl dice sì alla riattivazione dell’interpretariato per stranieri

di Sara Mattera

ISCHIA – Mentre in queste ore spirano venti funesti sulla sanità campana, arriva finalmente una notizia positiva dall’Asl Napoli2 Nord per il territorio isolano. Sarà infatti riattivato il servizio di interpretariato per i turisti stranieri presso il nosocomio di Lacco Ameno. Il servizio, che negli scorsi anni è stato il fiore all’occhiello del nostro ospedale, era stato lanciato nel 2012 su sollecitazione dell’ex direttore sanitario del Rizzoli, Franco Napoleone, in collaborazione con l’Associazione termalisti, l’Unione industriali e Federalberghi di Ischia, che avevano chiesto all’azienda sanitaria napoletana l’attivazione di una sorta di sportello che fosse in grado di dare accoglienza, informazioni e supporto ai numerosi  stranieri che necessitassero di accedere alle prestazioni sanitarie dell’ospedale lacchese, ma soprattutto che permettesse di garantire l’abbattimento delle barriere linguistiche tra pazienti ed operatori grazie al supporto di interpreti.

Dopo un  periodo di proficua attività, il servizio era poi stato sospeso dall’ormai ex commissario dell’Asl Napoli2 Nord Giuseppe Ferraro, che lo aveva abolito in nome di presunte decisioni di spending review. Una decisione, questa, decisamente inappropriata per un servizio di enorme utilità per un’isola, come la nostra, di grande affluenza turistica. A causa della cancellazione della convenzione per il servizio interpreti, enormi sono state, infatti, le difficoltà da parte degli operatori sanitari e degli stranieri nel superare le barriere linguistiche. Senza interpreti, inoltre, anche l’attività burocratiche che essi svolgevano per espletare le pratiche con le assicurazioni dei pazienti stranieri  è venuta meno.

Ora, però, l’Asl sembra voler finalmente ritornare sui propri passi. In queste ore il neo direttore dell’azienda sanitaria napoletana, Antonio D’Amore, ha dato il nulla osta per la riattivazione del servizio di accoglienza e interpretariato per stranieri che sarà gestito, ancora una volta, dalla cooperativa Kairos. Le spese per il servizio saranno divise tra l’Associazione Albergatori di Ischia che stanzierà circa tremila euro e la stessa Asl. Il servizio sarà funzionante per otto ore giornaliere su sei giorni settimanali e per la durata – almeno momentanea – di cinque mesi. Una buona notizia non solo per i turisti e cittadini stranieri che necessitino di avere un contatto con le istituzioni sanitarie isolane, ma anche per le stesse casse dell’Asl Napoli2 Nord. Difatti, in passato, il nosocomio lacchese, con il servizio di interpretariato e accoglienza  è stato da supporto nel recupero crediti, sia per gli accessi in pronto soccorso che  per i ricoveri, grazie al denaro  proveniente dalle assicurazioni sanitarie dei cittadini stranieri.

Sembra, insomma, che le pubbliche vertenze mosse nelle scorse settimane dalla comunità isolana sulle spinose problematiche relative alla sanità isolana stiano portando qualche frutto. Ricordiamo, infatti, che da una decina di giorni è stato rimesso in funzione anche il servizio di guardia medica turistica, la cui mancata attivazione, nelle scorse settimane, aveva tanto fatto discutere. Nonostante queste piccole vittorie per la sanità isolana,  i cittadini di Ischia sono sempre più decisi nel portare avanti la propria battaglia per il diritto alla salute. Fervono infatti i preparativi per la manifestazione prevista domani, che vedrà  un corteo che partirà da piazza Marina a Casamicciola alle ore 17,30.

Alla manifestazione, da quanto si apprende in queste ore, parteciperanno anche i rappresentanti istituzionali dei sei comuni isolani. Alla vigilia di questa grande manifestazione il presidente dell’associazione Croce Rosa di Ischia ha indirizzato una lettera al presidente della Regione Campania De Luca e al direttore dell’azienda sanitaria D’Amore, chiedendo audizione presso la Regione al fine di discutere delle problematiche riguardanti il settore sanitario della nostra isola. «Molti anni fa – ha scritto Rosa Iacono – avevamo tanti servizi e tanto personale per affrontare le esigenze ospedaliere. Pensiamo e crediamo che voi che state sulla terraferma non vi rendiate conto di cosa vuol dire Isola. Tenuto conto che l’elenco è troppo lungo, vorrei dirvi da vicino che le cose non vanno e che ci siamo stancati di sentire chiacchiere. È il momento di agire». In caso di mancata audizione, la Iacono si è detta pronta allo sciopero della fame e a raggiungere la sede della Regione con disabili e malati terminali.

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