Savio al vetriolo: il paese muore e Del Deo e Regine se la ridono…
Negli ultimi tre anni il Consiglio comunale di Forio è stato ridotto dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Francesco Del Deo a luogo di arroganza e prepotenza politica, dove si prova a tacitare i Consiglieri di opposizione cercando persino di ridicolizzarne gli interventi con battutine, che a volte strappano al Primo cittadino sorrisi e persino risatine. E sono tanti gli episodi che nel tempo abbiamo avuto modo di mostrare attraverso i nostri servizi giornalistici, a partire da quello verificatosi ad inizio di legislatura quando il Presidente Michele Regine fece avvicinare Domenico Savio dai Vigili Urbani minacciando persino di farlo cacciare dall’aula consiliare. Messe da parte le richieste di intervento dei Vigili Urbani, che per regolamento devono restare fuori dall’aula consiliare, per tentare di limitare gli interventi dei Consiglieri di opposizione il Presidente Michele Regine ha deciso di eliminare gli interventi preliminari alla trattazione dell’ordine del giorno, una consuetudine democratica e di civile dialettica tra opposizione e maggioranza rispettata per decenni e che in questo ultimo triennio aveva rappresentato l’unica possibilità per gli esponenti della minoranza di denunciare i problemi che attanagliano il Paese e di avanzare proposte risolutive a difesa degli interessi della collettività. La cosa che rattrista di più, poi, è rappresentata dal fatto che durante gli interventi concessi agli esponenti dell’opposizione qualche Consigliere di maggioranza, nell’evidente tentativo di sminuirne i contenuti, sorride, fa battutine e qualche volta ci scappa pure la risata. Come è accaduto nel corso della penultima seduta del Civico consesso tenutasi il 24 marzo scorso, quando, tanto per intenderci, nel momento in cui Domenico Savio stava tentando di parlare degli attentati terroristici verificatisi in Belgio i Consiglieri di maggioranza si sono alzati, hanno voltato le spalle a Savio, e di conseguenza all’intera istituzione repubblicana e antifascista del Consiglio comunale, e hanno lasciato l’aula. Un modo deprecabile di ricordare le vittime di Bruxelles. Ebbene, durante la trattazione dell’unico punto all’ordine del giorno, cioè la presa d’atto dello statuto dell’Ente Idrico Campano, si è verificato un episodio che non avrebbe meravigliato nessuno se fosse accaduto durante la recita di una commedia teatrale, dove ci si diverte ridendo e scherzando. Infatti mentre il Consigliere del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista Domenico Savio chiedeva agli esponenti della maggioranza se avessero chiesto ai Funzionari della regione Campania quali saranno le tariffe dell’acqua applicate dal nuovo Ente Idrico, se saranno uguali per l’intera Regione, in modo che i Cittadini delle isole di Ischia e Procida possano pagarla a un prezzo inferiore all’attuale e se fosse stato previsto il passaggio di cantiere dei lavoratori del CISI-EVI all’istituendo E.I.C., una battutina del Consigliere di maggioranza Christian Castaldi ha scatenato la risatina del Sindaco Francesco Del Deo e del Presidente Michele Regine. Cosa aggiungere. Mentre Forio socialmente muore nel degrado sociale più assoluto e in Consiglio comunale si umiliano le consuetudini più elementari della democrazia e del dialogo istituzionale, in un clima surreale di autoritarismo indegno di un Paese libero e democratico i responsabili del malgoverno locale se la ridono. A questo punto speriamo che, così come recita un detto antico, “ride bene chi ride per ultimo”, cioè siano i Cittadini di Forio a ridere per ultimo nel momento in cui decideranno, finalmente, di mandare a casa culture e politiche che nulla hanno a che fare con gli interessi della collettività eleggendo un’Amministrazione della classe lavoratrice operaia e intellettiva che garantisca trasparenza e buon governo della cosa pubblica.
Servizio giornalistico realizzato dall’Ufficio Stampa del Gruppo consiliare del PCIM-L di Forio