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Referendum, Barano “capitale” dell’astensionismo

di Sara Mattera

BARANO. Sono passate ormai più di 24 ore dal referendum sulle trivelle che ha chiamato, Domenica 17, il popolo italiano alle urne per decidere se abrogare la legge che permette a chi ha ottenuto concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro 12 miglia dalla costa italiana, di rinnovarle fino all’esaurimento del giacimento.  Un referendum che, come ormai  è noto, non ha raggiunto il quorum necessario affinchè la consultazione fosse valida. Inutile, quindi, è stata la netta vittoria dei “Si” di chi è andato ad esprimere il proprio voto. L’astensione è stata forte, però, non solo in tutta Italia, ma anche nel nostro territorio isolano. E tra i sei comuni nostrani, ad aggiudicarsi la medaglia d’oro per l’astensionismo è stato, certamente, il Comune di Barano, risultato essere l’ultimo comune isolano per affluenza.  A votare, infatti, è stato solo il 23,32% dei residenti aventi diritto di voto. Un dato questo, certamente sconfortante e che ha dato luogo, in queste ore, a svariati commenti, alquanto negativi, da parte di quei cittadini baranesi che, invece, alle urne si sono recati e che, speravano che, almeno per un quesito di ampio interesse come questo delle trivelle, la comunità baranese si attivasse. Ed, invece, non è stato affatto così. “Barano- ha scritto in modo sarcastico Mario Goffredo, attivista di Ischia Forum, attraverso il proprio profilo di facebook- ultimo comune isolano per affluenza. Questa cosa mi riempie di orgoglio!” Altri, poi, della medesima opinione di Goffredo hanno risposto:“Penso sia una vergogna questo astensionismo per gente di mare e natura come noi”. Qualcun altro con una punta di “diabolica” ironia ha, invece, commentato: “I baranesi, probabilmente, non sapevano nemmeno che bisognasse andare a votare”. E ancora, sempre sarcasticamente, qualcun altro ha aggiunto: “Sono soddisfazioni, non c’è che dire”.  Del resto, però, un presagio di quello che sarebbe stato il risultato di scarsa affluenza alle urne nell’ambito del territorio baranese, doveva già esserlo la mancata reperibilità di cittadini volontari che raccogliessero, nella giornata di Domenica, le firme, a Barano, per la  proposta di legge dei lavoratori stagionali. Scarso interesse politico, disinformazione, poca convinzione? È difficile dire cosa abbia causato questo forte astensionismo da parte dei cittadini baranesi, ma quel che è certo, è che, nonostante il trend negativo riscontrato in tutta l’isola, oggi, all’indomani del referendum sulle trivelle, è quanto mai palese la delusione di quanti sono andati a votare a Barano nei confronti dei propri concittadini  astensionisti.

 

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