CRONACAPRIMO PIANO

Scacco ai truffatori

Torna il raggiro del finto nipote, due giovani arrestati dalla polizia finiscono a Poggioreale e ai Colli Aminei con le accuse di rapina aggravata, sequestro di persona, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Avevano sottratto ad una anziana coppia 1.000 euro in contanti e oggetti d’oro per un valore complessivo di 8.000 euro

C’era qualcosa che non andava, nella giornata di sabato e non a caso le forze dell’ordine lo avevano intuito. Sull’isola erano arrivate in commissariato ed ai carabinieri una serie di telefonate che lamentavano tentate truffe perpetrate a danno di anziani. Un numero decisamente superiore alla norma che lasciava supporre che sull’isola – ed era purtroppo prevedibile con l’arrivo della stagione estiva – fossero sbarcati i soliti lestofanti specializzati in questo tipo di odioso raggiro. Così gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, su espressa indicazione del vicequestore Ciro Re, avevano deciso di giocare d’anticipo disponendo l’uscita sul territorio di un ingente numero di uomini e mezzi proprio per essere pronti ad intervenire laddove fosse arrivata la segnalazione giusta.

Un diciottenne e un minore si erano introdotti in un’abitazione di San Michele a Ischia chiedendo inizialmente la somma di 6.000 euro che sarebbe dovuta servire come “cauzione” per evitare guai con la giustizia ad una congiunta

E due “pesciolini” sono immancabilmente caduti nella rete grazie anche – ironia della sorte – proprio alla segnalazione di un poliziotto che si trovava fuori servizio ma aveva notato due giovanissimi dall’atteggiamento sospetto e dunque meritevoli di essere “monitorati” con attenzione. A finire in manette sono stati due napoletani, un minorenne ed un altro che da poco ha compiuto i 18 anni. Le accuse nei loro confronti sono di rapina aggravata, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e (per il solo maggiorenne) ricettazione, essendo stato trovato in possesso di un telefono cellulare attraverso il quale dialogava con il “capobanda” in terraferma per mettere a segno l’ormai classica truffa del finto nipote. I due sono stati fermati e condotti presso gli uffici di via delle Terme. Dopo essere stati sottoposti agli adempimenti di rito, il sostituto procuratore di turno ha usato il pugno di ferro nei loro confronti disponendo l’arresto e la traduzione per il 18enne nel carcere di Poggioreale e per il minore presso il centro di prima accoglienza dei Colli Aminei dove resteranno ristretti a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nella mattinata di sabato diverse erano state le telefonate di allerta giunte ai centralini delle forze dell’ordine, il sospetto è che sull’isola fossero sbarcate diverse “batterie” specializzate in questo tipo di odiose truffe a danno dei nonnini

I fatti contestati si sono verificati in località San Michele, a Ischia. I due delinquenti si sono introdotti nell’abitazione di una anziana coppia di coniugi – 85 anni lui, 80 lei – chiedendo inizialmente la somma di 6.000 euro che avrebbe dovuto servire a titolo di cauzione per “liberare” la figlia che era finita nei guai con le forze dell’ordine e la giustizia. Il problema è che i due nonnini non disponevano di quella somma in casa, ragion per cui i truffatori si sono dovuti “accontentare” di mille euro in contanti più altri cinquanta che si trovavano su un tavolo in cucina. Ma già che c’erano, avevano ben pensato di accaparrarsi anche una serie di monili d’oro antico il cui valore è stato stimato approssimativamente in 8.000 euro. A un certo punto marito e moglie si sono insospettivi e così l’uomo è stato spinto in una stanza e chiuso dentro (da qui il sequestro di persona) mentre la donna è scoppiata in lacrime. Una scena, peraltro, immortalata dai truffatori anche con un video che era stato girato per mostrare in tempo reale agli organizzatori in terraferma quale fosse realmente il bottino raccolto. All’arrivo degli agenti i ragazzi hanno anche provato la fuga, che però è durata davvero lo spazio di pochi attimi, quelli necessari a fermarli e caricarli nell’auto di servizio. Agli investigatori, in ogni caso, resta il sospetto che sull’isola fossero presenti almeno un altro paio di “batterie” sbarcate per mettere a segno truffe analoghe. Lo testimonierebbero segnalazioni giunte anche da Forio e Casamicciola proprio mentre i due giovani venivano bloccati a San Michele. Da qui l’appello che rivolgiamo ancora una volta ai nostri lettori, in particolare agli anziani, di diffidare da qualsiasi richiesta di denaro e di contattare immediatamente le forze dell’ordine. La cui celerità ed efficienza, in questo come in altri campi, è ormai decisamente collaudata.

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