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Festa della donna con Maria concepita “Chiesa del primo passo”in visita a Elisabetta incinta Il grande Vescovo Pietro nella Lettera pastorale “E ti vengo a cercare”

La Lettera Pastorale “E ti vengo a cercare” del nostro grande Vescovo mons. Pietro Lagnese è un bel  volume di 75 pagine che il 14 febbraio scorso (Le Ceneri) è stato consegnato dopo la tradizionale Celebrazione Eucaristica in Cattedraleai venticinque Parroci per essere distribuito e letto nelle rispettive comunità. “Fin dal primo giorno in cui ho incominciato a pensare che fosse venuto il tempo per me -scrive il grande Vescovo Pietro (paragr. 115)- di indire la Visita Pastorale, si è presentata alla mia mente l’immagine di Maria che, appena ricevuta la visita dell’Angelo che le ha annunciato che nel Suo grembo concepirà il Figlio dell’Altissimo, in fretta, muove i suoi passi per far visita, a sua volta, a sua cugina Elisabetta. Perciò -come già altre volte ho avuto modo di dirvi- ho voluto scegliere come icona biblica di riferimento della santa Visita la pagina della Visitazione di Maria SS ad Elisabetta, di cui leggiamo nel Vangelo di Luca (1,39-56)”. Infatti, Elisabetta era al sesto mese quando Maria (concepita di Spirito Santo Dio) si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse “in fretta” una città di Giuda distante 150 km da Nazaret, ove restò tre mesi, ossia fino al parto della cugina Elisabetta. Evidente, al di là del floreale e primaverile simbolo della mimosa, il ruolo e significato della splendida parola “donna”, che per assimilazione deriva dal latino “dòmina – domna – donna”, cioè “signora, regina, sovrana, padrona” (della Vita). Maria SS concepisce in Primavera e “in verità anche altre pagine della Scrittura hanno attirato la mia attenzione, ma l’icona biblica della Visitazione di Maria più di tutte mi ha preso -scrive il grande Presule (paragr. 116)- e, ancor oggi, mi ritorna nel cuore; anzi lo colgo come modello a cui ispirarmi non solo in riferimento alla Visita, ma anche per la mia missione di vescovo e, ancora di più, come modello da proporre per ogni relazione pastorale. Sì, la Visita di Maria ad Elisabetta può davvero rappresentare un prototipo in ambito ecclesiale anche per le nostre relazioni. D’altronde -non è di secondaria importanza sottolinearlo- nel termine ‘vescovo’ (epìskopos) si trova la stessa radice del verbo greco ‘visitare’ (episkèptomai)”. “Maria è Chiesa del primo passo” (189) verso la famiglia in attesa del figlio, che al passo di Maria, sussulta di gioia nel grembo della mamma Elisabetta; Maria è Chiesa del primo passo alle nozze di Cana, quando determina il miracolo nella famiglia nascente; Maria è Chiesa del primo passo nel Cenacolo di Sion quando la sua necessaria Presenza tra gli Apostoli dà origine alla Chiesa Cattolica con la discesa dello Spirito santo Dio, Suo Sposo Mistico; come il suo Sì fu il primo passo all’Annuncio di Dio. Fare il primo passo è proprio di Dio e di Maria Madre di Dio e della Chiesa. Grazie, grande Vescovo Pietro, per “venirci a cercare” con Maria, perché il volume è tutto dedicato a Maria cui la diocesi è stata consacrata il 13 ottobre dell’anno scorso !

*Pasquale Baldino, responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

 

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