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Scarichi termali, per De Siano sentenza in autunno

Doveva essere il giorno del verdetto, come lo stesso giudice aveva preannunciato tre settimane fa all’esito dell’arringa dell’avvocato Molinaro. Invece ieri, dopo le conclusioni formulate dall’avvocato Benetello, il dottor Capuano ha rinviato al 27 settembre la propria decisione nel processo sulle presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti prodotti dai centri termali degli alberghi facenti capo alla famiglia De Siano: il senatore Domenico, suo fratello Michele (anche ieri presente in aula) e la loro madre, Lucia Castagna. L’avvocato Francesco Benetello è stato autore di un’arringa ben più sintetica di quella, dipanatasi lungo due udienze, del collega Molinaro. In particolare, il penalista ha rimarcato che nel piccolo locale-cantina situato nei pressi di una delle strutture non sarebbero state affatto rinvenute tracce di eternit, come invece sostiene l’accusa, la cui presenza è stata poi definitivamente esclusa da apposite analisi. Fra l’altro, il vano non è stato mai sequestrato né è mai stata avviata procedura di smaltimento. Non si può dunque parlare di rifiuti, né tantomeno pericolosi. L’avvocato Benetello ha quindi chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste o comunque non costituisce reato oppure, in subordine, l’assoluzione per lieve entità del fatto. Il giudice, come detto, ha fissato l’udienza del 27 settembre per rendere nota la decisione.

Francesco Ferrandino

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