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Scarico in mare a Cava La Sia

Dalla RedazioneISCHIA

. Negli ultimi giorni sul web e sui social gira una fotografia che mostra inequivocabilmente la presenza di uno scarico  in mare in località Cava La Sia a Sant’Angelo. L’utente che ha condiviso la testimonianza fotografica scrive che lo scarico in questione in realtà esiste da vari anni, e che fu già al centro di una denuncia che provocò la chiusura di una struttura alberghiera situata qualche metro al di sopra dello scarico “incriminato”. Chiusura comunque temporanea e di brevissima durata, visto che la struttura riprese la propria attività dopo pochi giorni d’interdizione. Altri utenti hanno scritto che in realtà lo scarico in mare non si sarebbe mai interrotto, e che sul posto è ormai nota da anni la sua presenza. Se tali testimonianze dovessero essere confermate, ci troveremmo di fronte all’ennesima violazione dei divieti di scarico che caratterizzano purtroppo gran parte delle ultime estati e che non hanno risparmiato nessun versante della nostra isola. Una circostanza che impone a chi di dovere di controllare a fondo gli eventuali profili di irregolarità dello scarico, in uno dei punti più incantevoli tra i tanti che Ischia può vantare. Una cattiva pubblicità per uno degli angoli più fotografati e anche più frequentati dai diportisti amanti delle acque che circondano la nostra isola, peraltro in corrispondenza di una località di crescente interesse archeologico e turistico, visti i ritrovamenti degli insediamenti di età greca che dal 1988 continuano a essere rinvenuti nella zona, a sua volta immediatamente adiacente alla stupenda baia di Sorgeto. Sarebbe l’ennesimo esempio che neppure con le denunce alle autorità si riesce mai a risolvere definitivamente una criticità né a imporre il rispetto delle leggi e delle regole. Purtroppo, la cronica mancanza di un sistema di depurazione sull’isola rende spesso accademiche le recriminazioni verso la tranquilla indifferenza con cui decine di strutture si sbarazzano disinvoltamente delle acque di scarico.  Come ha più volte spiegato Caruso, il sindaco di Serrara,  a partire dal mese di settembre la vicina Sant’Angelo dovrebbe vedere l’inizio dei lavori per il depuratore locale: sarebbe il primo dell’isola. Si spera che lo start dell’importante opera sia da sprone anche per gli altri comuni dell’isola, in un momento tra l’altro piuttosto critico, visto il recente stop dei lavori alla collina di San Pietro per il depuratore di Ischia. Il capogruppo PD alla regione Mario Casillo ha garantito il suo impegno per una pronta ripresa dei lavori. Speriamo non sia soltanto una dichiarazione-spot.

 

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