CULTURA & SOCIETA'

Scatta oggi alla Biblioteca Antoniana “Il maggio dei libri”: Maurizio Mannoni presenta il suo romanzo “Quella notte a Saxa Rubra”

L’ex giornalisa dela RAI si svela – I giudizi sui colleghi e su Bianca Berlinguer -Maurizio Mannoni, giornalista e conduttore televisivo, è stato il curatore di diversi programmi di informazione e di approfondimento giornalistico di successo tra cui Ultimo Minuto, Primo Piano, Un Giorno per Sempre, Tg3 e Gt Ragazzi. Maurizio Mannoni ha raccontato i retroscena della sua vita in RAI in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera dopo il lancio del suo libro, Quella notte a Saxa Rubra. A pagina 10 del suo libro, scrive di un direttore che “sembrava già vecchio ma non lo era. Solo pelato”. Di chi si tratta? “Sandro Curzi. Poiché avevo lavorato nella televisioncina del PCI, mi riteneva un tipo affidabile e mi mise al coordinamento. “Mi affido a te, bisogna sta’ attenti”. Nessuno ci avrebbe scommesso una lira, sul suo Tg3. Facevamo i salti mortali. Dovevamo trottare. Se ne fregava di settori e competenze, ferie e riposi. Adesso si beccherebbe uno sciopero ogni due giorni”.

Oggi, Sabato 3 maggio, nel tardo pomeriggio, alle ore 18.00, la Biblioteca Comunale Antoniana ospiterà un evento da non perdere per tutti gli amanti della lettura e del giornalismo. Nell’ambito della rassegna nazionale “Il Maggio dei Libri” in collaborazione con la libreria Imagaenaria, sarà protagonista Maurizio Mannoni, noto giornalista e storico volto di “TG3 Linea Notte”. L’ex Rai Mannoni presenterà il suo romanzo Quella notte a Saxa Rubra, edito da La Nave di Teseo, in un dialogo con Claudio Iacono di Teleischia. Ecco cosa racconta Mannoni nel su libro: Gli studi della tv pubblica sono scossi dalla morte di Giovanni, uno dei più brillanti volti del telegiornale, dopo un’ultima, drammatica, apparizione in diretta nel suo programma.

L’INGRESSO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI ISCHIA TEMPIO DELLA CULTURA ISOLANA

La notizia della scomparsa è così sconvolgente che tutti preferiscono dimenticarla in fretta: i dirigenti televisivi sono felici di tornare a occuparsi del palinsesto, e la normale routine ricomincia a tenere impegnate le redazioni. Ma qualcosa non torna in quella morte improvvisa, e un giornalista compagno fraterno di Giovanni, al suo fianco in tante avventure professionali, decide dopo anni di indagare tra le carte dell’amico, chiuse in un ufficio a Saxa Rubra dove nessuno ha più messo piede da quel giorno. O almeno così sembra. Tra quei documenti, emerge il racconto senza filtri di una televisione che è lo specchio di un paese in cui bisogna avere molti amici e non farsi il nemico sbagliato. Si rivela anche la storia d’amore con una giovane donna, Angela, fuggita da Roma subito prima della morte di Giovanni. Inseguendo le tracce della ragazza, il protagonista si avvicina alla verità sulla scomparsa dell’amico, ma dovrà difendere la sua memoria dagli interessi di una tv ostaggio della politica e del potere. Maurizio Mannoni firma un romanzo che è una serrata e coinvolgente indagine letteraria, il cui protagonista, un giornalista coraggioso e ostinato, non si arrende alle ombre che si allungano dietro le telecamere, quando si spengono le luci della diretta”. Chi è Maurizio Mannoni: carriera, moglie, figli, Linea Notte, film. Maurizio Mannoni è un giornalista televisivo, conosciuto dal pubblico per la conduzione del programma Linea Notte in onda su Rai 3. Maurizio Mannoni, figlio del giornalista Ugo Mannoni, lavora da anni presso Rai 3. Nato il 13 aprile 1957 a La Spezia, è da sempre rimasto legato alla sua terra d’origine dove spesso si reca ancora in vacanza. Lanciato da Sandro Curzi nella sua carriera di giornalista, si è distinto per aver condotto su Rai3 diversi programmi di approfondimento giornalistico. Tra questi citiamo Ultimo minuto (in onda per cinque edizioni dal 1993 al 1997), Primo Piano, Un giorno per sempre, Gt ragazzi. Vita privata – Sulla sua vita privata non si sa molto, anche perchè il giornalista è da sempre una figura piuttosto riservata e che poco ama esporre la sua vita alle telecamere. Sappiamo tuttavia che Maurizio Mannoni è sposato con Laura Perego, anche lei giornalista per il telegiornale di La7. Maurizio ha 64 anni ed ha tre figli: Marta, Margherita e Michele.

MAURIZIO MANNONI CON BIANCA BERLINGUER

La moglie Laura Perego è diventata è famosa soprattutto a seguito della sua presenza a sorpresa sul palco del Teatro Ariston, durante una serata del Festival di Sanremo 2009. Curiosità – Maurizio Mannoni è apparso nel film Habemus Papam (2011) interpretando proprio se stesso durante una conduzione della trasmissione Linea Notte. Maurizio Mannoni e le rivelazioni sugli anni trascorsi in Rai: gli aneddoti sui colleghi e la frase sui raccomandati Maurizio Mannoni conosce la Rai come pochi. Ci ha passato decenni, rimanendovi fino a settembre 2023. Sulla sua lunga esperienza nella tv di Stato ci ha scritto un libro, Quella notte a Saxa rubra (La Nave di Teseo). Ha raccontato una serie di curiosi aneddoti su se stesso e sui colleghi, spiegando le dinamiche sotterranee dell’emittente pubblica. Maurizio Mannoni e i giudizi sui solleghi: “Santoro ribelle, Sciarelli fresca, Botteri coraggiosa”. Maurizio Mannoni ha raccontato i retroscena della sua vita in Rai in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera dopo il lancio del suo libro, Quella notte a Saxa rubra.A pagina 10 del suo libro, scrive di un direttore che “sembrava già vecchio ma non lo era. Solo pelato”. Di chi si tratta? “Sandro Curzi. Poiché avevo lavorato nella televisioncina del Pci, mi riteneva un tipo affidabile e mi mise al coordinamento. “Mi affido a te, bisogna sta’ attenti”. Nessuno ci avrebbe scommesso una lira, sul suo Tg3. Facevamo i salti mortali. Dovevamo trottare. Se ne fregava di settori e competenze, ferie e riposi. Adesso si beccherebbe uno sciopero ogni due giorni”. Maurizio Mannoni e Bianca BerlinguerMannoni ha lavorato con tanti colleghi illustri. Ad esempio Michele Santoro, descritto come “un condottiero, ribelle e geniale” che “ha cambiato l’informazione tv. Inarrivabile”. Ad inizio carriera al Tg3 c’era anche una giovane Federica Sciarelli: “Ricordo la freschezza con cui trattava la politica paludata di allora.

Con quel visetto e un modo di esprimersi diretto, mai sentito fino ad allora”. In redazione c’era pure Giovanna Botteri. Mannoni ha ricordato che anche anni fa incarnava “l’avventura, il coraggio”. “Non amava stare chiusa in redazione – ha aggiunto -, si lanciava sempre nei posti più pericolosi”. Poi un ricordo dolente, Ilaria Alpi: “La sua morte è stata l’elemento traumatico della nostra storia, la perdita dell’innocenza”. Mannoni su Bianca Berlinguer: “Non sa dove sta di casa la diplomazia”. Tra i colleghi avuti anche Bianca Berlinguer. Il cognome ha pesato? “Certo, quando è diventata direttore gli è servito. Un tempo facevamo fronte comune, ci si lamentava insieme perché eravamo gli esclusi, mai promossi. Con lei direttore non ho mai avuto scontri, anzi. Non gliel’ho mai detto, ma spesso l’ho aiutata, ho sopito proteste con quel poco o tanto di prestigio che avevo”.La conduttrice si dice che abbia un caratterino tosto. Mannoni conferma: “Applica il metodo duro e autoritario. La diplomazia non sa dove sta di casa. I più giovani ne avevano paura”. Quando lui era alla guida di Linea Notte e doveva prendere il collegamento da Cartabianca, c’è stato qualche attrito per via degli sforamenti della Berlinguer. “Quando conduceva Cartabianca mi lamentavo – ha riferito Mannoni -. Però anche lei faceva certe scenate pure peggio delle mie. Eravamo in luoghi diversi, quindi non poteva venire di persona. Sono stati scontri a distanza”. Quando a Mannoni è stato domandato se la Rai sia piena di raccomandati, è arrivata la seguente risposta: “Quasi tutti. Raccomandato è un termine lieve. Senza un via libera politico non muovi passo. Infatti non ho fatto carriera. Sarei potuto diventare direttore del Tg3, però mi è mancato lo scatto finale”. Secondo il giornalista la cosiddetta lottizzazione della tv pubblica ha raggiunto il culmine durante gli anni ‘80 e ‘90 in cui “c’erano vicedirettori messi là con l’unico compito di piazzare la notizia del loro leader al tiggì, senza pudore”.

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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