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«Scelte sbagliate, saranno un boomerang»

Dopo la delibera di giunta del Comune di Serrara Fontana che spinge gli alunni verso l’Anna Baldino di Barano, parla la dirigente scolastica del Circolo Didattico Forio 2, che non nasconde perplessità e scetticismo dinanzi all’iniziativa della politica. E che spiega, dati alla mano, come la strategia adottata potrebbe finire inevitabilmente per ritorcersi contro…

Come un fulmine a ciel sereno all’improvviso si infiamma la situazione scolastica. A tenere banco c’è questa sorta di braccio di ferro o magari divergenza di vedute tra l’amministrazione comunale di Serrara Fontana e il circolo Forio 2 su quello che dovrà essere il futuro degli studenti del Comune montano. E mi pare di capire che a riguardo la vostra posizione è abbastanza chiara e definita

«Innanzitutto non parlerei di braccio di ferro perché qui siamo davanti a competenze specifiche diverse: l’istituzione comunale delibera secondo le sue valutazioni e la scuola come da prassi presenta le proprie osservazioni. Insomma qui siamo davanti alla necessità di stabilire un dialogo dinanzi a una tematica che riguarda il territorio di Serrara Fontana ma indirettamente anche il Comune di Forio. La questione è almeno sulla carta abbastanza chiara: sarebbe in atto un presunto divorzio, costruito dal Comune di Serrara Fontana che porterebbe ad una separazione di ben tre plessi dell’Istituto Comprensivo Forio 2 che sarebbero accorpati all’Anna Baldino di Barano. Ma su questo mi preme fare una sottolineatura».

Prego.

«Tengo a precisare che se le linee guida regionali indicano i criteri fondamentali di eventuali accorpamenti o scorporamenti spiegano anche che il tutto deve essere condiviso anche attraverso delle delibere con gli organi collegiali delle scuole, che sono direttamente coinvolti da questi processi. Ecco perché siamo rimasti decisamente sorpresi dal modus operandi della giunta di Serrara Fontana con cui pure abbiamo da sempre un rapporto di proficua collaborazione, che non è venuto meno nemmeno nei momenti più difficili. Ecco perché apprendere di questa delibera ci ha lasciati letteralmente di stucco, siamo stati colti di sorpresa. E’ chiaro che a questo punto c’è stata la forte presa di posizione degli organi collegiali dell’Istituto Comprensivo Forio 2 che ritiene assolutamente inadeguata la soluzione prospettata».

A suo avviso quali sono stati i principi che hanno ispirato l’iniziativa della giunta serrarese? Qualcuno parla di una latente insoddisfazione anche legata a quella che poteva essere la proposta e l’offerta scolastica così come la mancata formazione di alcune classi. E poi, ritiene che quella che noi continuiamo a definire divergenza possa essere sanata e risolta senza l’intervento e la decisione di un soggetto terzo?

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«Allora, vorrei partire da un assunto. Se leggiamo la delibera con attenzione, ci si accorge che le motivazioni addotte dall’amministrazione sono solo di natura demografica: nell’atto si cita il calo di nascita che peraltro è un dato reale in tutta Italia e non solo sulla nostra isola. Partendo da questo dato, si avanza la proposta di un accorpamento con l’Istituto Comprensivo Baldino. Ora però, se la questione è puramente demografica, io non riesco a capire che vantaggio avrebbe la comunità di Serrara Fontana a spostarsi nel territorio comunale di Barano. Credo che le politiche demografiche rivestano una fondamentale importanza per tutti i Comuni italiani, su tutti quelli montani o periferici, ma certamente non si incentiva l’aumento demografico di un Comune spostando di fatto la sua utenza altrove, questo mi pare evidente. Ma siamo davanti a un discorso molto più complesso che per ovvi motivi non posso gestire come dirigente scolastica ed anzi mi aspetto che lo faccia un’amministrazione comunale. E poi…».

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E poi?

«Riguardo al fumus che è nato intorno a questa vicenda, mi preme sottolineare che nella delibera di giunta non si fa assolutamente menzione di motivi di critica alla nostra istituzione scolastica, il Comprensivo Forio 2. Ora io ritengo che sia compito della scuola rilevare criticità e trovare delle soluzioni, ma rimarco una volta di più che non è mai pervenuta dall’amministrazione una richiesta di intensificare, variare o modificare l’offerta formativa per i bambini di Serrara Fontana. Personalmente sono reggente qui da oltre un anno e posso testimoniare che i bambini serraresi, proprio per la particolarità del territorio, hanno sempre beneficiato della massima attenzione da parte del nostro Comprensivo. Ne sono eloquente testimonianze le attività integrative proposte che hanno sempre visto i bambini protagonisti e dico di più: mentre in tutte le scuole isolane abbiamo registrato purtroppo un inizio a rilento perché molti docenti non erano e non sono stati ancora nominati, qui le cose sono andate in maniera decisamente diversa. Le scuole ubicate nel Comune di Serrara Fontana hanno avuto da subito tutti gli insegnanti non solo in servizio ma addirittura di ruolo. Quindi la risposta della scuola rispetto ai problemi reali e concreti c’è sempre stata, noi nell’ottica di una collaborazione siamo disponibili a rivedere e riformulare alcune cose, ma gli organi competenti restano il Collegio e il Consiglio d’Istituto, non certo il Comune. E comunque non c’è mai arrivato alcun tipo di richiesta».

Insomma, mi sembri si giochi ad esclusione. Mi spiego: abbiamo escluso il calo demografico, né che ci fossero problemi didattici, a questo punto non posso non chiedere se dietro ci possano essere motivazioni di altra natura ed eventualmente quali. Soprattutto perché, come ha appena osservato, questa è una iniziativa non concordata preventivamente con l’istituzione scolastica…

«Nel provare ad abbozzare una risposta devo sottolineare a priori che resto nel campo delle ipotesi perché non posso sapere come muove realmente un’amministrazione comunale. Quello che però posso prevedere è che ci sarà uno svuotamento delle sedi di Serrara Fontana, gli alunni graviterebbero intorno alla scuola Baldino e questo significa che alcuni plessi attualmente funzionanti saranno chiusi per mancanza di iscritti. E’ già scritto, quelle scuole si svuoteranno progressivamente, c’è poco da fare».

E’ giusto sottolineare che quella che voleva essere un’iniziativa non si capisce finalizzata a cosa, rischia di rivelarsi un clamoroso boomerang per chi l’ha “disegnata”?

«Non ho dubbi che per Serrara Fontana sarà assolutamente così: le ripeto una volta di più che questioni logistiche, di personale e di numeri porteranno alla chiusura almeno di un plesso e nello specifico faccio riferimento a quello di Succhivo dove insistono i nostri bambini anche di Panza e che di fronte ad uno scorporamento continuerebbero a restare legati al territorio panzese. Insomma di certo l’anno prossimo un plesso non riaprirà i battenti poi nel corso degli anni non possiamo prevedere cosa succederà alle altre scuole di Serrara Fontana».

Esistono ancora i margini per ricomporre questa frattura o a suo avviso si andrà allo scontro?

«Noi cerchiamo e cercheremo di evitare lo scontro perché siamo un’istituzione che accoglie e integra (i bambini, in primo luogo), credo che esistano buoni margini perché la questione venga riproposta in termini diversi per risolvere alcune criticità. Sicuramente la Regione sarà chiamata a esprimersi in maniera definitiva, però non mi dispiacerebbe se anche l’amministrazione di Serrara Fontana, considerando l’opposizione della comunità che è emersa in maniera chiara in una riunione che si è svolta sabato scorso, possa fare marcia indietro e magari ritirare questa delibera di giunta»

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Salvatore

Il boomerang è proprio quello che porta a queste scelte… è appena tornato dopo il viaggio di andata. Chi semina vento raccoglie tempesta!

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex