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“Sceriffata” ai Maronti, alta tensione tra un tassista e un turista rumeno

C’erano una volta un tassista, un turista e delle persone che assistono increduli alla scena. Sembra l’attacco della solita barzelletta o (purtroppo) triste fatto di cronaca nel quale finisce con l’essere coinvolto per motivi poco ortodossi qualche operatore del servizio pubblico da piazza di casa nostra. E invece, incredibile ma vero, la storia che vogliamo raccontarvi ha proprio i protagonisti che vi abbiamo appena esposto, ma stavolta l’epilogo è un pò diverso. Capiamo già che i maligni ci ironizzeranno sopra, ma da una ricostruzione dei fatti decisamente attendibile sembrerebbe che stavolta il tassista non solo non sia da condannare, quanto presumibilmente da assolvere addirittura con formula piena. Lo sappiamo cosa state pensando: è una notizia, e se vi fa piacere pensarla così non saremo noi a negarvi questo “sfizio”.

I fatti in questione si sono verificati nel tardo pomeriggio di domenica, in una location decisamente frequentata visto l’anticipo d’estate scoppiato sull’isola verde, e cioè la Baia dei Maronti. Nello specifico l’epicentro dell’accaduto è stato il piazzale. Un litigio sfociato praticamente in una rissa poi placata dai presenti si è verificato tra un turista di nazionalità rumena ed un tassista che in quel momento si trovava in servizio sul posto.
Il primo, secondo quanto si apprende, era giunto nell’area in questione con la sua auto ed avrebbe chiesto al secondo se avesse potuto parcheggiare la vettura nell’area senza temere conseguenze, ossia contravvenzione da parte della polizia locale. L’operatore del servizio pubblico dapprima gli ha spiegato che i divieti in essere lo impedivano tassativamente poi di fronte a qualche domanda un pò più insistente ( del tipo “ma sapete se i vigili passano o meno a fare le multe?”) avrebbe cominciato a spazientirsi rispondendo forse con troppa foga ed in maniera inopportuna al suo interlocutore. E’ stato a quel punto che la discussione sarebbe degenerata: il rumeno avrebbe mandato a quel paese il tassista con un inequivocabile gesto della mano, mentre il nostro concittadino si sarebbe esibito in qualche epiteto tutt’altro che “ortodosso”, per usare un eufemismo. I toni si sono alzati così come la tensione ed il risultato è che i due sono venuti a contatto in maniera abbastanza dura, prima di essere divisi a fatica da alcune persone che transitavano nel piazzale ed avevano assistito alla scena in ogni caso tutt’altro che edificante.

Alla fine, sia pure a fatica, la calma ha ripreso a regnare sovrana e non c’è stato nemmeno bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine. Pare che gli artefici del “mezzogiorno di fuoco” posticipato, però, si siano recati entrambi all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per farsi medicare e refertare al pronto soccorso. Il che, detto per inciso, lascerebbe intendere che la questione potrebbe avere ulteriori strascichi con le immancabili querele di parte. Nel frattempo, a prescindere dalle responsabilità, non ci resta che rimarcare come la stagione non cominci affatto coi migliori auspici. E non siamo nemmeno a giugno…

 

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