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Sciopero Caremar, stavolta niente flop: è un successo

Di Marco Gaudini

 

ISCHIA – Nell’articolo pubblicato ieri, avevamo annunciato che dall’adesione allo sciopero messo in atto dai lavoratori Caremar, aderenti all’Or.S.A. Marittimi, avremmo compreso l’effettiva “forza” del sindacato, che lamenta turni di lavoro massacranti e mancanza di dialogo con i vertici della compagnia di navigazione. Secondo il comunicato diffuso dall’organizzazione sindacale, si parla di un 95% di adesione dei lavoratori. Per l’Or.S.A. Marittimi, quella di ieri è stata una giornata memorabile, come si legge nella nota diffusa: “con oggi si può scrivere una nuova pagina della storia degli ultimi 40 anni. I lavoratori Caremar hanno scioperato garantendo e utilizzando un principio scritto nella nostra Costituzione: il diritto allo sciopero. Nonostante lo sforzo fatto dalla controparte per bloccarli, hanno aderito il 95% dei lavoratori ed abbiamo vinto. Uniti si vince”. Secondo quindi l’ Or.S.A. Marittimi, il primo giorno di sciopero è stato un successo, ma nelle parole si legge anche una vena polemica nei confronti del comportamento della compagnia di navigazione e dei vertici aziendali. Vena polemica che come spiega il segretario generale del Sindacato, Gennaro Bottiglieri, deriva da alcuni tentavi messi atto dalla compagnia:«sulla nave di Procida che fa la tratta di Napoli – Capri la compagnia, per far camminare questa corsa, ha sostituito un dipendente che avrebbe con certezza aderito allo sciopero. Questa procedura però – ha dichiarato il segretario Bottiglieri – è illegittima in quanto la Caremar prima di fare questa mossa, avrebbe dovuto mandare una nota alla Capitaneria di Porto, ben 24 ore prima applicando la vigente normativa in materia. Pertanto abbiamo deciso di produrre un esposto denuncia che abbiamo presentato al drappello di Polizia di Stato presso il Porto di Napoli, e domani (oggi per chi legge n.d.r.) consegneremo questa denuncia anche nelle mani della Capitaneria di Porto. Inoltre questa procedura messa in atto dalla Caremar sarà anche fatta notare alla Commissione di Garanzia per gli scioperi, perché l’azienda dal nostro punto di vista continua con questi che sono dei veri e propri abusi. Nonostante tutto, però l’adesione è stata molto alta, si sono fermate tutte le navi ed abbiamo dato un forte segnale. Io ho intenzione di portare questa vertenza sui tavoli istituzionali, in quanto ormai è impossibile andare avanti così. I dipendenti sono stressati, costretti a turni massacranti, ed è per questo che hanno deciso di fermarsi. Ho parlato con Cascone  (presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania n.d.r.), che mi ha assicurato una celere convocazione della Commissione. Inoltre – ha aggiunto Gennaro Bottiglieri  – vorrei che fosse ben chiaro un aspetto: i disagi derivanti da questa situazione non dipendono dai lavoratori ma sono la conseguenza del comportamento della compagnia. E dirò di più se le cose non cambieranno il prossimo sciopero sarà di 72 ore. Questa non è una mia volontà ma dei lavoratori che non riescono più ad andare avanti e per questo noi non ci fermeremo e porteremo la questione anche a Roma. La Caremar non può permettersi di non sedersi ad un tavolo democratico e di confronto con il Sindacato che ha la maggiore rappresentatività. L’utenza quindi deve sapere che la colpa di tutta questa situazione è solo dell’azienda» – ha concluso Gennaro Bottiglieri segretario generale dell’ Or.S.A. Marittimi. Pare quindi che dopo il fallimento dello sciopero scorso, quello dell’ 8 e 9 gennaio, questo invece abbia avuto una risposta diversa e maggiormente sentita, anche se ad onor di cronaca siamo lontani dalla percentuale dichiarata dal Sindacato del 95%. Sicuramente però lo sciopero ha registrato un altissimo tasso di adesione lungo tutta la giornata e, come ha riportato anche il sito ufficiale della compagnia, ad essere cancellata è stata anche l’ultima corsa che collega Napoli ad Ischia. Anche oggi, quindi, dobbiamo aspettarci disagi per i collegamenti marittimi da e per la nostra isola. Disagi che vengono da una vertenza che sta avendo ormai tempi troppo lunghi, e sulla quale sarebbe forse il caso che le istituzioni preposte decidessero, seriamente però, di metter mano!

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