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Sciopero generale, a Napoli l’urlo dei: “Palestina libera”

Ha rappresentato un impressionante fiume umano il corteo che a Napoli si è tenuto in solidarietà del popolo Palestinese nel giorno dello sciopero generale indetto da S.I. Cobas e FLC – CGIL. Oltre quarantamila le presenze tra cui migliaia e migliaia di giovani.

Partito da piazza Mancini, anziché procedere per piazza del Plebiscito, i manifestanti si sono diretti sul porto di Calata di Massa per simboleggiare l’occupazione dello scalo napoletano ed esprimere ferma condanna per il genocidio in corso a Gaza, contro l’abbordaggio, da parte dell’esercito israeliano, delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e contestualmente per chiedere con forza al governo italiano di non investire nelle guerre ma nella scuola, nella sanità e nel  lavoro. Nel sociale insomma visto e considerato le enormi difficoltà con cui quotidianamente fanno i conti le lavoratrici ed i lavoratori del nostro Paese.

Al corteo hanno preso parte anche Padre Alex Zanotelli il quale ha sottolineato come il popolo italiano sia indignato per quanto sta avvenendo a Gaza ed il musicista Daniele Sepe che per l’occasione ha raccolto la testimonianza di due fotografi antagonisti di Napoli che hanno espresso sentimenti di cordoglio per i colleghi fotografi e giornalisti che hanno trovato la morte nella Striscia di Gaza.

La manifestazione si è conclusa tra un tripudio di bandiere colorate, di slogan e di canzoni di solidarietà con la Resistenza del popolo Palestinese.

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