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Scogliera a Ischia Ponte, nuovo pressing di Sorrentino

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Continua l’impegno di Giovanni Sorrentino, il popolare consigliere comunale di Ischia, nella difesa dell’antico borgo di Ischia Ponte, bersagliato dalla furia degli elementi e spesso inondato durante le mareggiate invernali che purtroppo causano pesanti disagi ai residenti e gravi danni  alle abitazioni. Com’è noto, sin dal suo ritorno nel civico consesso di Via Iasolino, avvenuto lo scorso dicembre, Sorrentino ha sempre messo in cima alle priorità della sua azione politica il recupero del progetto di una scogliera al largo di Ischia Ponte. Una soluzione che però qualche anno fa venne bocciata dalla Soprintendenza di Napoli. Appena rientrato in consiglio, lo scorso marzo l’esponente di maggioranza convocò a Ischia l’esperto ing. Vincenzo D’Avino per un sopralluogo atto a valutare in via preliminare tempi e modi di realizzazione dell’opera, che ha ricevuto l’immediato appoggio dell’amministrazione comunale tramite l’impegno diretto del vicesindaco Enzo Ferrandino. Il passo successivo è stato l’invio del “Progetto di protezione e messa in sicurezza dell’abitato di Ischia Ponte”  all’autorità di Bacino della Regione per il relativo parere, con protocollo datato 21 marzo. Tre settimane fa, tuttavia, il Segretario generale della stessa autorità di Bacino della Campania Centrale ha inviato una nota al Comune di Ischia in cui vengono elencate alcune perplessità di carattere tecnico sul progetto. I dubbi in realtà secondo vari addetti ai lavori rappresentano soltanto una normale prassi burocratica nella fase d’avvio della messa in esecuzione del progetto, e riguardano le analisi dei moti ondosi sottocosta e della circolazione d’acqua indotta dallo stesso moto, che avrebbero dovuto essere estese all’intero tratto di costa fino oltre Punta Molino, arrivando fin a San Pietro. Altri punti da vagliare riguardano la possibile presenza di vortici che potrebbero causare potenziali fenomeni erosivi del tratto di litorale posto a Sud dell’opera di realizzare. L’autorità, rilevando inoltre che la quota di sommità fissata per la scogliera di protezione (3 metri sul livello del mare) appare sovradimensionata per la funzione di protezione costiera e il possibile impatto visivo, ha chiesto analisi di confronto con soluzioni alternative che dimostrino che il progetto presentato sia il più idoneo, anche in relazione alla profondità (sei metri) dell’imbasamento dell’opera. Insomma, l’autorità di Bacino ritiene necessario un utile confronto con la Provincia e il Settore regionale della Protezione Civile per arrivare a una soluzione tecnica unitaria e condivisa per le opere a protezione dell’abitato, per superare le “perplessità e riserve sul progetto”. Giovanni Sorrentino  non ha perso tempo, inviando una nota al Sindaco per chiedere l’immediata attivazione di tutte le procedure per giungere a una proposta di progetto definitivo, auspicando che l’Amministrazione comunichi ai vari Servizi comunali il carattere prioritario della tematica, seguendo i suggerimenti forniti dall’Autorità di Bacino, visto anche il limitato periodo di mandato residuo per l’amministrazione in carica. Ma il pressing dell’ex sindaco di Ischia non si è fermato al tema-scogliere, perché Sorrentino ha segnalato ancora una volta lo stato di dissesto e di pessima manutenzione in cui versa la struttura muraria della via Ponte Aragonese che collega il Borgo con il Castello, attraversato giornalmente da migliaia di cittadini e turisti. Anche per questo il consigliere ritiene necessario e urgente che vengano presi i necessari provvedimenti per interventi immediati di messa in sicurezza delle opere murarie del Ponte, particolarmente esposto alle mareggiate, a tutela dell’incolumità pubblica.

 

 

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