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Scommesse & truffe ischitano raggirato

Secondo loro è tutto facile: «Più scommetti più guadagni, la vincita è assicurata. Se non vuoi essere un perdente e fare parte del gruppo, essere aggiornato costantemente, allora iscriviti e incassa la tua vincita». Nemmeno un anno fa scoppiava il caso calcio scommesse: alcuni giocatori di Serie A facevano delle puntate su partite anche della propria squadra. Tutto assolutamente illegale per loro. Le chat Telegram erano uno dei mezzi principali di comunicazione all’epoca (non dai calciatori). Da allora molti ne hanno approfittato e hanno creato tantissimi canali truffa, che cercano di emulare quel modello: chiedono soldi per presunte partite dal risultato certo, per poi sparire nel nulla. È più o meno lo stesso canale alimentato da chat bot e altri artifizi che hanno attirato nella rete, o meglio hanno fatto cascare nella rete di un meccanismo così elementare, migliaia di persone, ci sarà qualche profilo falso per gonfiare i numeri, ma la cifra è troppo alta per pensare che non ci siano centinaia di migliaia di persone reali. In questo caso l’amministratore è solo uno.

Falsi siti internet di scommesse che promettono vincite facili e perdite contenute. É questa la nuova mecca delle truffe. Si tratta di siti dal carattere truffaldino che, in alcuni casi, vengono condivisi su gruppi di messaggistica istantanea in cui gli utenti vengono aggiunti casualmente, in altri vengono sponsorizzati attraverso video che sfruttano l’immagine e la voce di personaggi noti, generati con l’intelligenza artificiale. Cliccando su link o banner pubblicitari gli utenti vengono reindirizzati su piattaforme sulle quali per accedere al servizio, è necessario registrarsi inserendo dati personali e bancari”. Poi arrivano le chat ed i messaggi ingannatori che fanno cedere alle tentazioni vittime di allettanti lusinghe. Dalla scorsa estate ad essere raggirato è stato un giovane ischitano, appartenente a una famiglia bene.

L’uomo è stato recentemente vittima di un raggiro online, perdendo la somma di euro 5.000,00 a causa di una scommessa effettuata su un sito non autorizzato. L’organizzazione criminale, attraverso artifizi e raggiri, ha indotto la vittima a credere in una legittimità che in realtà non esisteva, procurandosi un ingiusto profitto a danno del malcapitato. Il giovane ischitano raggirato nell’arco di pochi mesi e con alterne vicende ha puntato è reso ingenti somme senza mai vedersi riconoscere le vincite da un sito che tra l’altro non presentava il marchio dell’Agenzia che autorizza i centri ad operare nell’ambito del gioco d’azzardo. Lo scommettitore a sua insaputa ha subito una ripercussione permanente giocando diverse somme e per un diverso periodo senza aver notato nulla nell’immediato, solo dopo aver raggiunto la ragguardevole cifra, senza mai giungere alla riscossione delle somme che in teoria come indicato dal sistema avrebbe vinto, allora ha scoperto di essere caduto nell’ inganno,rivolgendosi poi al suo legale di fiducia. La vicenda è stata portata all’attenzione delle autorità competenti grazie alla determinazione della vittima, la quale ha deciso di sporgere querela tramite il suo legale di fiducia, l’Avv. Ciro Pilato. A cui abbiamo chiesto i dettagli di un fenomeno allarmante che investe in pieno l’isola d’Ischia e pone la necessità di portare all’attenzione dell’opzione pubblica il grave rischio anche sociale che si cela dietro il fenomeno delle cui maglie c’è a tutti gli effetti anche Ischia. Una denuncia querela è stata presentata presso la procura della Repubblica di Napoli, prefigurandosi i reati di truffa aggravati a cui potrebbe aggiungersi anche il reato di associazione a delinquere perché ci sono diversi attori dietro questo disegno criminoso e che operavano congiuntamente, un team di assistenza si gestivano le gallerie delle relazioni con gli utenti e quindi li lanciavano tramite questi team di persone tramite delle applicazioni chat BOT automatizzati si associano associate tra loro allo scopo di commettere più delitti attraverso l’esercizio abusivo di attività di gioco di scommesse.

Il legale ischitano che avuto modo di approfondire nel dettaglio non solo il caso specifico, al momento coperto dal segreto istruttorio, ma l’intero fenomeno, ha sottolineato l’importanza del quadro accusatorio, che potrebbe rivelarsi di notevole rilevanza nel contesto giuridico. Infatti, si potrebbe configurare non solo il reato di cui all’Art. 640 del Codice Penale (truffa), ma anche l’associazione per delinquere, considerando la pianificazione e l’esecuzione sistematica del raggiro da parte dell’organizzazione. Inoltre, cime detto, si è rilevato che il sito web utilizzato per le scommesse non era rientrante tra quelli autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in violazione di quanto stabilito dalla Legge n. 401/1989, in particolare riguardo agli Articoli 4, commi 4 bis e ter. Tale situazione rende la condotta dei truffatori ancora più grave, poiché implica l’operare al di fuori di qualsiasi forma di controllo legale. Alla luce di questa situazione particolarmente grave ed anche contorta, l’Avv. Pilato ha esortato tutti i potenziali scommettitori a prestare la massima attenzione quando si avventurano nel mondo delle scommesse online. È essenziale verificare sempre l’autenticità e l’affidabilità dei siti sui quali si intende scommettere, onde evitare di cadere prede di organizzazioni criminali pronte a sfruttare la buona fede degli utenti per trarne profitto illecito. La polizia postale, che sta già indagando sul fenomeno, consiglia di non cliccare su eventuali link che possono comparire durante la navigazione e, per evitare di essere inseriti in gruppi indesiderati, selezionare dalle impostazioni di privacy delle App di messaggistica istantanea l’opzione “consenti solo ai miei contatti di aggiungermi sui gruppi”.

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