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Scompare il Pioniere della Europa Unita: il Prof. Alfonso Mattera Ricigliano

DELL’AVV. GIUSEPPE DI MEGLIO

 

Il 10 Agosto a Bruxelles, ove risiedeva, si è spento improvvisamente il Professore Alfonso Mattera Ricigliano, nativo della Isola di Ischia ove aveva avuto i natali a Serrara Fontana.

Alfonso Mattera Riciglano aveva ricoperto ruoli di grande importanza nella Comunità Europea raggiungendo il suo vertice con la nomina a Direttore Generale Aggiunto del Mercato Interno della Commissione, ovvero il vero e prorpio governo delle Istituzioni Comunitarie, ove era entrato giovanissimo, coinvolto nella operosità dei pionieri della costruzione Europea. Pochi mesi dopo la laurea e per oltre quattro decenni ha svolto tutta la sua carriera da Stagista fino a Direttore Generale Aggiunto.

Diretto Collaboratore di Jacques Delors, Mario Monti, Romano Prodi, Josè Manuel Barroso, Franco Frattini, solo per citarne alcuni, aveva ricoperto anche il ruolo di Consulente Giuridico, dopo il suo collocamento in pensione, per la preparazione delle direttive europee nel campo degli appalti, della lotta ai monopoli, della liberalizzazione del commercio.

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Professore di Diritto Comunitario presso la Università ‘Luiss Guido Carli’ a Roma  fino al 2010 e presso le Università di Bruges, Bordeaux, Tolosa, Barcellona, Siviglia, Bologna e Modena, aveva una intensissima attività professionale di conferenziere e di studioso. Il suo maggiore impegno di questi anni è stato quello di Direttore dell’Istituto Europeo di Parma, a cui è demandata la specializzazione dei giovani laureati nelle varie branche del Diritto Comunitario, al quale ogni anno – con la partecipazione del Presidente della Commissione Europea all’inizio del nuovo anno accademico – veniva concesso il diploma e la pergamena di riconoscimento. Da tale Istituto escono i nuovi professionisti e dirigenti della Comunità Europea, che dovranno dare nel tempo nuova linfa vitale alle Istituzioni Comunitarie. Tale prestigioso incarico ha costituito, quindi, un riconoscimento della competenza professionale di Alfonso Mattera Ricigliano e riveste, pertanto, un  particolare significato al suo valore umano.

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Figlio dello storico Comandante della Polizia Municipale di Serrara Fontana,  Mario Mattera Ricigliano, il giovane Alfonso aveva studiato presso il Liceo Classico ‘Giovanni Scotti’ di Ischia ed era stato alunno del Prof. Edoardo Malagoli, arrivato nella nostra Isola nella seconda metà degli anni cinquanta, con il quale intrattenne un rapporto di confronto dialettico e fece propri i valori della cultura liberale e del pensiero filosofico di Benedetto Croce, di cui Alfonso divenne un convinto assertore.

Lauretaosi in Scienze Politiche agli inizi degli anni sessanta, iniziò la attività di giornalista con la rivista ‘Nord e sud’, che aveva sede a Napoli in via dei Mille, e venne a contatto con convinti ed insigni europeisti quali Francesco Compagna, Giuseppe Galasso, Vittorio De Capraris, Altiero Spinelli, che lo coinvolsero nella grande avventura della nascente Europa Unita.

Alfonso Mattera  Ricigliano si trasferì, quindi, nel 1963 a Bruxelles ove iniziò la sua esperienza umana e professionale nell’ambito della Comunità Europea con una inarrestabile ascesa fino ai suoi vertici per la competenza giuridica, la capacità di sintesi, il vigore intellettuale, la  innata dote della eloquenza per cui divenne richiesto conferenziere in tutta la Europa.

Ha così profuso le sue energie di Docente nelle Università Europea di Parma, Bruges e Luiss a Roma fino all’ultimo della sua esistenza senza mai fermarsi.

Convinto assertore dei valori della Europa Unita, ha sempre con sforzo difeso i principi comunitari che hanno consentito al ‘Vecchio continente’ di avere 70 anni di pace grazie agli accordi del 1950 fra Francia e Germania che archiviarono la loro secolare ostilità, al trattato di Roma del 1956 che hanno consentito alla Europa di porsi come il baluardo della democrazia e della libertà e per questo, oggi, viene attaccata con viriluenza dalle forze oscurantiste del dogmatismo.

Alfonso Mattera Ricigliano si è imposto agli occhi della classe dirigente della Comunità Europea e nel mondo accademico per la sua passione civile, per il suo costante impegno per un mondo migliore, in cui l’ Europa unita fosse protagonista con i suoi valori e con la sua storia, di cui è stato Maestro.

Tenace nello studio e nel lavoro, fino al sacrificio di sé stesso, Alfonso Mattera Ricigliano è stato rigoroso e coerente senza mai cedere a quei principi di correttezza, trasparenza, di libertà che sono alla base di una sana democrazia.

La morte, sempre in agguato, l’ha colto nel pieno della sua attività, ma per un imprescrutabile disegno della provvidenza quando egli aveva concluso la redazione del Libro di 480 pagine sulla Storia dell’Europa, pubblicato in Inglese e Francese, dal significativo titolo ‘la Nostra Europeità, una storia millenaria dall’epopea di Maratona alla riunificazione dei popoli dell’Antico Continente’. E’ una opera che traccia tutte le tappe della crescita della Europa, che spiega le ragioni per le quali il vecchio Continente non può deviare dalla strada tracciata e lancia ai giovani e alle nuove generazioni un messaggio per un forte e rinnovato impegno, non inferiore a quello dei padri fondatori, ‘per il compimento del progetto politico più profondamente umano degli ultimi due milleni di storia’.

L’opera, densa di cultura umanistica, parte dalla antica Grecia e sulla copertina vi è la immagine della scultura in bronzo del giovane maratoneta ‘Filippide’ che stremato attiva ad annunciare la vittoria dei Greci a Maratona: la ‘polis’ è salva,la libertà è preservata e da quel giorno il valor insopprimibile della libertà è entrato  a fare parte del patrimonio spirituale europeo.

Alfonso Mattera Ricigliano, come il Filippide, è caduto sotto il peso del suo instancabile lavoro lasciando alle nuove generazioni questa opera, sintesi di una grande storia e messaggio di libertà.

Lascia nell’inconsolabile dolore la moglie Anna Maria Mattera Malaspina ed i figli  Piermario, Guido e Maria Carla, privati della guida esemplare di un uomo, del quale il tempo non potrà cancellare il ricordo poiché  entra a pieno titolo a far parte della cultura e dello Storia della Europa.

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