POLITICAPRIMO PIANO

Scontro politico da calamità naturale

La delibera di giunta regionale con cui Palazzo Santa Lucia si appella al governo dopo i recenti danni causati dal maltempo in Campania scatena lo scontro tra due consiglieri: e Ischia, ovviamente, è l’oggetto della “tenzone”

Metti una delibera di giunta regionale, un consigliere di maggioranza ed uno di opposizione. Non è una barzelletta come quella che vede impegnati il francese, l’inglese e il napoletano, ma una cosa terribilmente seria. Nel mirino, infatti, c’è un atto dell’esecutivo guidato dal governatore Vincenzo De Luca, che vanta un oggetto che – dopo le pessime condizioni meteo registrate anche sull’isola nei giorni scorsi, con tutto quello che ne è conseguito, sa tanto di manna che cade all’improvviso dal cielo.

L’oggetto della delibera n. 551 è chiaro ed inequivocabile: “Eventi meteorologici avversi del giorno 3 novembre 2019 e successivi che hanno interessato il territorio della Regione Campania, richiesta al consiglio dei ministri della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale ai sensi dell’art. 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 codice della protezione civile e dell’art. 11 della legge regionale 22 maggio 2017 n. 12”. Nella parte conclusiva della delibera si prende atto “che gli eventi connessi al maltempo che ha interessato gran parte del territorio della regione Campania, a far data dal 3 novembre 2019 e persistenti a tutt’oggi, in ragione della loro intensità ed estensione configurano, ai sensi dell’art. 7 co. 1 lett. c) del D.lgs. 2 gennaio 2018 n. 1 ‘Codice della protezione civile’, un evento emergenziale di rilievo nazionale; 2. di conferire, per l’effetto, mandato al Presidente della Giunta Regionale ai fini della richiesta al Consiglio dei Ministri, per il tramite del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ai sensi dell’art. 24 co. 1 del D.lgs. 2 gennaio 2018 n. 1 ‘Codice della protezione civile’ e dell’art. 11 co. 5 della L.R. 22 maggio 2017 n. 12 “Sistema di Protezione Civile in Campania”. Insomma, la speranza è quello che lo stato di calamità naturale venga esteso anche alla nostra isola ed in particolare al Comune di Ischia, che per il tramite del sindaco Enzo Ferrandino ne ha fatto espressa richiesta.

Nicola Marrazzo non ha dubbi e afferma: «L’isola è in ginocchio, siamo chiamati a intervenire perché il governo riconosca la situazione in cui versa Ischia». Ma Maria Grazia Di Scala non ci sta e replica a muso duro: «L’atto risale al 12 novembre, basta fare la crocerossina sulla pelle dei miei concittadini…»

In attesa di capire se e quali sviluppi prenderà questa vicenda, a tenere banco è l’immancabile polemica politica che manco a dirlo vede contrapposti un ischitano d’adozione ed una isolana doc, che ovviamente siedono entrambi tra i banchi del consiglio regionale. Ieri non sono passate inosservate le dichiarazioni del presidente della Commisione regionale Lavoro e Attività Produttive Nicola Marrazzo, intervenuto proprio sull’allarme maltempo che sta interessando da settimane la Regione. Marrazzo che, tra l’altro, ha voluto puntare l’attenzione soprattutto sulle gravi perdite, in termini economici e occupazionali che condizioneranno il nostro territorio. “”È un’isola in ginocchio “, esordisce Marrazzo che poi prosegue: “Dopo la seconda ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Campania, flagellando in modo particolare l’isola di Ischia, siamo chiamati ad intervenire affinché il Governo riconosca lo stato di calamità naturale per l’isola verde. Mi farò personalmente portavoce presso la giunta regionale delle istanze dei sindaci e degli abitanti di Ischia, perorando la strada del riconoscimento dello stato di emergenza straordinaria, e al contempo chiedo al Presidente De Luca di disporre misure per la salvaguardia e la tutela delle coste campane”. L’esponente politico aggiunge: “L’isola verde rappresenta uno dei più grandi attrattori turistici della Campania, assieme alle altre isole del Golfo di Napoli, ed è una delle voci in attivo per la Regione. I danni arrecati del maltempo – precisa Marrazzo – si riverseranno in particolare sul settore balneare. Si tratta del più importante e proficuo settore che sostiene l’intera economia dell’isola. Questa ennesima tragedia, che sia aggiunge ai danni provocati dal terremoto del 2017, rischia di compromettere definitivamente l’intero comparto turistico ischitano in termini di decrescita economica ed occupazionale”.

Tutto molto bello, verrebbe voglia di dire, se non fosse che le parole di Marrazzo non piacciano affatto (per usare un eufemismo) alla consigliera regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala, che sempre per il tramite di una nota ufficiale certo non nasconde il suo malcontento: ““Possibile che il collega Marrazzo ignori che lo stato di emergenza per i danni da maltempo è già stato annunciato e chiesto formalmente al governo già il 12 novembre scorso? Se così fosse, provvederò immediatamente ad inviare a lui e ad altri consiglieri che su questa vicenda stanno speculando da giorni la delibera, la n. 551, per la precisione, perché possano prenderne atto. Anche perché noi ischitani non siamo nati ieri e capiamo benissimo quando qualcuno prova a giocare a fare la crocerossina di turno sui drammi dell’isola dopo aver ignorato le nostre battaglie sulla ricostruzione post-sisma, sul disastro del trasporto marittimo e le gravissime criticità del servizio sanitario”. La Di Scala non si ferma e affonda ancor più duramente: “Quindi – aggiunge l’esponente di Forza Italia –, a meno che Marrazzo non abbi ritenuto che De Luca ci avesse rifilato la solita frottola di circostanza, il problema di Ischia è un altro: servono procedure di intervento davvero snelle, quanto meno per evitare di inciampare nelle solite maglie delle soprintendenze o di qualche burocrate di turno, e servono risorse immediate, peraltro neppure esorbitanti, per gli interventi di mini ripascimento delle spiagge distrutte nei giorni scorsi”. “Tutto questo, ferma restando la necessità di un Piano Straordinario, di una legge speciale per Ischia e più in generale per le isole minori”, ha concluso la consigliera. Insomma, tuoni e fulmini in questo botta e risposta politico: il maltempo, almeno nello specifico, è ben lungi dal passare.

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