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Scoppia la guerra giudiziaria per il Greenflash

FORIO – E’ guerra in salsa foriana per il Green Flash, la struttura acquisita dal Comune di Forio all’epoca della sindacatura di Franco Regine (con una decisione che, ad onor del vero, lasciò più di qualche perplessità) ed attualmente adibita a casa municipale. Il proprietario della ex struttura ricettiva, Andrea Risi Di Prisco, ha rotto gli indugi ed ha deciso di passare alle vie di fatto, ossia di chiedere lo sfratto per morosità del locatario – e dunque dell’ente pubblico – per morosità. Chi ha avviato l’azione sostiene che i pagamenti non sono in regola ma qui arriva il giallo perché dall’altra parte della barricata il primo cittadino Francesco Del Deo non ci sta, sostiene che è tutto a posto e si oppone all’atto di sfratto che è stato presentato davanti al giudice. E lo fa, naturalmente, attraverso la nomina di un legale che sarà chiamato a difendere gli interessi del Comune di Forio.

La nomina dell’avvocato, come da prassi, è avvenuta con una determina del responsabile del settore Affari Generali, avente ad oggetto “atto di intimazione di sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalida promossa dal sig. Francesco Risi Di Prisco dinanzi al tribunale di Napoli sezione distaccata di Ischia”. Nell’affidamento dell’incarico legale e della relativa convenzione, si legge e soprattutto si stabilisce di “resistere all’atto di intimazione di sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalida
promosso dal Sig. Risi Di Prisco Andrea innanzi al Tribunale di Napoli –Sezione distaccata di Ischia acquisito al n. 7043 del protocollo generale dell’Ente in data 10/03/2016 affidando incarico per detto giudizio davanti all’Avv.to Brunella Baggio nata a Ischia il 17/11/1964 con studio in Forio alla Via G. Mazzella , riservando al Sindaco la competenza alla sottoscrizione del relativo mandato difensivo per la rappresentanza dell’Ente in giudizio;
Stabilire che per le attività a svolgersi verrà corrisposto un compenso omnicomprensivo di € 1500,00 oltre iva e cpa oltre le spese obbligatorie di legge se documentate; il presente incarico è subordinato ad espressa accettazione formale da parte del legale designato alle condizioni stabilite nel presente atto determinativo ed alle condizioni dettate dal disciplinare approvato con determinazione n. 296/2010; il professionista assume per l’incarico conferitogli tutte le responsabilità civili, penali e contrattuali derivanti dalla sua prestazione professionale; impegnare la spesa di € 1500,00 oltre cpa e iva all’apposito capitolo 8050 del corrente bilancio”.

La nomina è avvenuta con una determina perché, come specificato nella stessa, una sentenza del 2005 del Consiglio di Stato ha stabilito che “rifacendosi alle recenti decisioni della Cassazione, l’assegnazione alla Dirigenza delle funzioni gestionali deve necessariamente ritenersi comprensiva dell’attribuzione alla medesima del potere di determinazione in luogo della delibera autorizzativa della giunta municipale, in ordine alla opportunità di promuovere o resistere ad una lite, atteso che tale determinazione non appartiene all’attuazione dell’indirizzo politico-amministrativo generale del Comune (spettante al Sindaco ed alla Giunta) , ma alla gestione amministrativa del singolo caso, ed assume il carattere di una proposta e di una valutazione di natura tecnica , mentre la rappresentanza in giudizio di un Comune è riservata in via esclusiva al Sindaco e non può essere esercitata dal Dirigente titolare della direzione di un ufficio o di un servizio ,penale e tributaria; che con il medesimo atto tra l’altro ,venivano fissati i corrispettivi per onorari e diritti oltre le spese obbligatorie per legge , se documentate, da corrispondere agli incaricati, nonché gli obblighi ai quali i legali sono tenuti in sede di accettazione dell’incarico”.

Poi si ricordano le motivazioni per le quali bisogna far ricorso ad un legale, che vi abbiamo spiegato in premessa. Per la cronaca, la sfogliatella in oggetto era giunta negli uffici comunali lo scorso 10 marzo e da subito non era stata digerita dal primo cittadino, che ha così inteso tutelarsi. Ora bisognerà capire quale piega prenderà questo tortuoso sentiero giudiziario anche se non manca chi si chiede cosa spinse mai qualcuno un giorno ad acquisire un immobile dalla dubbia utilità, considerati gli spazi a disposizione nel vecchio municipio ubicato a due passi dal Piazzale del Soccorso. Un’acquisizione osteggiata e contestata anche dall’attuale sindaco Francesco Del Deo nell’ultima campagna elettorale. Chissà se questo sfratto si sarebbe davvero rilevato una tragedia. Ma certo è che se i pagamenti sono in regola, allora bene fa l’ente pubblico a far valere le sue ragioni.

 

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