LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Voltaire pagina»

«Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo». Questa citazione è probabilmente di Voltaire. Dico “probabilmente” perché forse il filosofo francese vissuto nel 18° secolo e considerato tra i massimi esponenti dell’Illuminismo, non espresse il concetto in questi termini.

La sola versione nota di questa citazione è quella della scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall che la mise, forsea torto, tra virgolette nelle due opere da lei dedicate all’autore, e riconobbe poi che il riferimento in questione non era autografo di Voltaire in una lettera del 9 maggio 1939, pubblicata nel 1943. Nel frattempo però l’indicazione si diffuse a macchia d’olio e tramite il Reader’s Digest(Giugno 1934) e la Saturday Review (11 maggio 1935) si fece strada negli Stati Uniti. Non bastò, insomma, da parte della Hall, l’ammissione che quella frase non fu mai pronunciata dal filosofo. Anche se poi vi fuchi trovò l’origine del concetto nelle opere di Voltaire che, sì, certo, esprimeva tolleranza – come del resto si deduce dal suo Trattato sulla Tolleranza – ma non nel modo con cui è giunta sino ai nostri giorni. La notizia che sull’isola pioveranno circa nove milioni di euro forse segue la medesima forma, parzialmente taroccata. Ci sono delle virgolette, dove non dovrebbero esserci. D’accordo, questa enorme massa di euro la cui fonte è da ricercarsi nel Patto Strategico della Città Metropolitana, sbarcherà a Ischia. Ole! Tuttavia non per l’isola intera ma “nelle porzioni, e partizione di opere in ogni comune”. L’erogazione di tanti milioni, infatti, fa giusto un po’ attrito con la “sostanza” del Patto Strategico enunciata dal sindaco De Magistris.

Il Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli è il laboratorio permanente della nuova governance urbana, dentro cui tracciare una visione condivisa della città del futuro, da costruire mediante politiche e azioni concrete e sinergiche. La sfida intrapresa si poggia sulla forza delle nostre comunità, sulla volontà di costruire un senso di cittadinanza metropolitana, per immaginare insieme ciò che vogliamo diventare e come arrivarci, senza lasciare indietro nessuno”. I soldi, che arriveranno, perciò, andranno a sostenere varie opere nei comuni. Saranno erogati, sì, dalla Città Metropolitana ma non rinforzeranno, purtroppo, una visione condivisa tra i sindaci dell’isola d’Ischia ma soltanto quella del proprio pezzetto di competenza per avere modo e occasione di mettere in moto cantieri “sparsi” sul territorio e coltivarsi qualche altro orticello. Non ci sarà, neppure in questo giro, ancora una volta, una visione d’insieme o un laboratorio permanente, e neanche una visione condivisa su come e in che modo vogliamo immaginare Ischia da qui a dieci anni. Se il sindaco metropolitano dice che “siamo solo all’inizio”, e ha ben chiaro lo scopo, sorretto dalla voglia di tracciare una strada partecipata da tutti, bisogna dedurre che ai sindaci dei sei comuni (sei meno uno per la verità), non solo manca l’immaginazione creativa ma questa – sbandierata – volontà di realizzare il medesimo cammino, vale a dire una serie di azioni concrete e politiche sinergiche, non l’hanno e neppure stanno facendo qualcosa per costruirselo.

Si accontenteranno, insomma, esclusivamente dei finanziamenti da “spendere” nell’acquario di voti di riferimento. Si annuncia una maestosa epopea in cui ognuno dei governi comunali dirà di se cose fantastiche. Di essere (stato) un bravo amministratore, lungimirante statista, sempre teso a voler costruire una via per la propria cittadina, mentre è asserragliato nel bunker con la fascia da sindaco in fronte, modello Rambo, a contrastare le critiche e le opinioni con cui non è d’accordo. E nonostante il responsabile dell’Agenzia Regionale del Turismo, Mimmo Barra, stimoli spesso un tale allineamento dei pianeti tra primi cittadini; gli ripeta da anni di approfittare del momento, di tenere libere e aperte le menti, di evitare fughe scomposte attraverso una strategia comune pure sulle grandi opere e risolvere problemi incancreniti, restando puntualmente inascoltato, la convinzione degli statisti locali resta sempre la stessa. Di fronte a loro ci sono solo infanti cui dopo aver dato un bicchiere di latte e una cannuccia basta ripetere che il Patto Strategico della Città Metropolitana, grazie al loro intervento, è realtà.

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