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Screening non retribuiti, nuovo caso al Rizzoli

Scendono nuovamente in campo le organizzazioni sindacali con la UIL FPL che scrive ai vertici della ASL Napoli 2 Nord. Nel mirino le prestazioni non pagate ai medici e paramedici che dal 2023 hanno effettuato gli esami senologici. L’importante attività è svolta dal personale mammografico dell’azienda sanitaria U.O.C. di Radiologia Diagnostica del presidio ospedaliero di Lacco Ameno

Lavoro, impegno, dedizione, extra e, soprattutto, tanto impegno non retribuito per il personale sanitario del PO Anna Rizzoli di Ischia. Nonostante la disciplina e lo spirito di portare avanti progetti ed attività di prevenzione ed assitenza importanti per la comunità isolana, sebbene i tecnici di radiologia non percepiscano il compenso dovuto da settembre 2023, presidi assistenziali di primaria importanza vengono condotti grazie allo spirito di servizio di pochi stoici lavoratori. Mentre proprio al Rizzoli continua lo stato di agitazione dei lavoratori che chiedono un potenziamento del personale e maggiori cautele, ad aumentare il peso del malessere del comparto sanitario giungono anche i ritardi nei pagamenti e nel riconoscere alcuni ambiti del lavoro svolto. Nel merito, ed in particolare nel merito dello “Screening Senologico” è intervenuta ancora la UIL FPL Napoli e Campania con una nota ai vertici del’ASL NA2 Nord, tra cui, ovviamente, la direzione dell’ospedale Rizzoli al fine di sensibilizzazione, ma anche di denunciare lo stato di fatto chiedendo “Chiarimenti mancata erogazione emolumenti dello “Screening Senologico”.

La UIL FPL si è rivolta in particolare al Direttore Amministrativo Dott.ssa Carmela Cardeila, al Direttore Servizio GRU Dott. Gianluigi di Ronza, al Direttore del Dipartimento di Prevenzione Dott. Luigi Castellone, alla Referente Screening Carcinoma della Mammella Dott.ssa Giuseppina Gallicchio, al Direttore Sanitario del P.O. “A. Rizzoli” Dott.ssa Erminia Falconio. I Sindacati intendono sottolineare, nuovamente, la mancata corresponsione degli emolumenti previsti per le prestazioni di screening senologico svolto dal personale del centro mammografico dell’ASL Napoli 2 Nord: U.O.C. di Radiologia Diagnostica del P.O. “A. Rizzoli” – Lacco Ameno. «Si precisa che con determina dirigenziale n. /0860 del 30/11/2023 l’amministrazione procedeva a liquidare i compensi del periodo gennaio – luglio 2023, successivamente con determina dirigenziale n. /0932 del 03/10/2024 venivano liquidate le prestazioni, del personale coinvolto nell’attività in oggetto, per il periodo gennaio — aprile 2024 – Scrivono dalla UIL-FPL- Si sottolinea che nella determina n. /0932 del 03/10/2024 non vengono menzionati i nominativi del personale coinvolto nell’attività di screening presso il PO. “A. Rizzoli”, per le quali si trasmettono in allegato le specifiche delle sedute inviate in data 01/02/2024 per il periodo settembre — dicembre 2023, 19/04/2024 per il periodo gennaio — marzo 2024 e 02/08/2024 per il periodo aprile – luglio 2024 (cfr. rispettivamente allegato 1, allegato 2, allegato 3)».

Il caso arriva ad appena pochi giorni dalla levata di scudi del personale che contesta la carenza di infermieri ed OSS ed aveva chiesto di procedere a bandi e prove concorsuali già indette per riuscire a colmare lacune non più sostenibili da chi lavora presso l’ospedale

La richiesta avanzata alla azienda dai rappresentanti dei lavoratori nel merito degli emolumenti non versati è chiara: «Consapevoli che l’attività di screening senologico è uno strumento necessario alla lotta contro il carcinoma alla mammella, servizio erogato a beneficio di tutti i cittadini, chiediamo che vengano corrisposti i compensi a tutto il personale coinvolto nelle sedute mammografiche fuori orario di servizio, nel periodo settembre 2023 a tutt’oggi». Gli esponenti di UIL-FPL, il Segretario Aziendale UIL FPL Scialò, con il GAU UIL FPL ISCHIA Calise, Iacono, Mattera e Zabatta il Segretario Aziendale UIL FPL, si sono detti sicuri di un celere e positivo riscontro da parte dell’ASL NA2 nord. Un auspicio più che una certezza per far si che i lavoratori vengano giustamente remunerati per proseguire la loro opera e che, proprio a fronte di questi mancati pagamenti, i ritardi nel trasferire risorse, questa opera dei sanitari lacchesi non venga interrotta causando lo stop a prestazioni di una certa rilevanza per la popolazione e che l’attività di screening prosegua in favore della popolazione isolana.

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