Scritta della discordia
E’ bufera per l’installazione “Ischia” nel borgo antico di Ischia Ponte. Pochi i pareri favorevoli, arriva la condanna pressoché unanime dei cittadini che avrebbero preferito una location diversa da quella del borgo. E c’è chi parla addirittura di sacrilegio. E da Forio Vito Iacono rilancia contestando anche l’analoga iniziativa adottata al Soccorso

Un’installazione con la scritta “Ischia”. Apparentemente nulla di eccezionale: strutture simili si trovano ormai in molte città e località turistiche. Eppure, sull’isola è bastata a scatenare un’accesa polemica che è deflragata come un’autentica esplosione ma non come un fulmine a ciel sereno. Partita dai social, si è rapidamente diffusa, dividendo l’opinione pubblica tra pochi favorevoli e molti contrari che si sono davvero scatenati con commenti dove i sentimenti predominanti sono la collera, l’incredulità, lo sdegno, giusto per citarne alcuni. Anche perché, particolare non certo trascurabile, la scritta della discordia è stata posizionata a Ischia Ponte, nel cuore del borgo antico, con vista diretta sul Castello Aragonese, simbolo indiscusso dell’isola nel mondo. Un gesto che, per molti, è parso un autentico sacrilegio, tanto da suscitare reazioni fortemente critiche da più parti. A farsi portavoce del malumore dei commercianti della zona è Sebastiano Balestriere, che afferma: “A mio modesto avviso quelle scritte dovrebbero andare a riempire spazi dove non sono presenti attrazioni, in modo da renderlo un punto utile per scattare una foto ricordo. Ma a Ischia Ponte immagino che non serva questo incentivo, considerato il Castello e lo scenario in genere. Piuttosto mi occuperei di aumentare la maggiore chiusura al traffico veicolare specialmente nelle ore riservate ai pasti, visto che la ristorazione è diventato un marchio di fabbrica di questa zona”. Insomma, se proprio si vuole abbellire e rendere più attraente la zona, meglio un po di traffico in meno e turisti costretti a pranzare con i gas di scarico delle vetture piuttosto che questa scritta ritenuta più o meno a giusta ragione inutile e superflua.
I commenti, purtroppo quasi tutti unanimi, si sprecano. C’è chi definisce l’installazione un “obbrobrio”, qualcosa di “osceno”: per la verità c’è anche chi prova a difendere l’iniziativa dell’amministrazione comunale, sostenendo che simili scritte si trovano ovunque e contribuiscono a promuovere la località attraverso foto e selfie condivisi sui social. Ma per la verità si tratta di una difesa che fa davvero pochi proseliti. Su una tematica in cui tutti sembrano prenderla sul serio, fortunatamente c’è pure chi utilizza il dono dell’ironia spiegando che magari l’installazione “È un’indicazione per i turisti distratti che dimenticano dove si trovano”, mentre altri, più polemici, denunciano l’assenza di attenzione verso problematiche ben più gravi, come le strade dissestate o altre criticità che affliggono il borgo e spesso restano ignorate. Per la serie se tutto questo insorgere ci fosse anche per altre questioni, probabilmente il nostro sarebbe un paese migliore. Chi invece decide di commentare i fatti mettendo assolutamente al bando la diplomazia è l’avvocato Gino Di Meglio che oltre ad avere un passato da candidato a sindaco ha anche la passione della fotografia, il che rende il suo giudizio quantomeno meritevole di attenzione. Giudizio che, manco a dirlo, è tranciante: “Kitsch e trappana l’ultima trovata dell’amministrazione ischitana di installare ad Ischia Ponte la scritta ‘Ischia’ con lo sfondo del Castello Aragonese. Senso estetico e gusto del tutto assente in chi ha deciso di apporre in quel luogo quella scritta. Terribile”. Una presa di posizione la sua che fa proseliti a tempo di record. C’è chi afferma perentoriamente che “non si può rovinare questa meravigliosa vista”, chi invece come Luca Spignese usa una sola parola più tagliente di una lama (“orrore”), chi ancora ironicamente sottolinea “il talento di un’amministrazione che riesce a mettere tutti d’accordo”.
Attenzione, però, perché come recita l’antico adagio se Atene piange Sparta non ride. La polemica, però, non si ferma a Ischia Ponte. Da Forio arriva un’ulteriore stoccata: anche lì, una scritta analoga è stata collocata nella zona del Soccorso. Il consigliere di minoranza Vito Iacono interviene con una critica tagliente: “L’Isola dei disonesti, almeno intellettualmente. Concordo sulla inopportunità della scritta davanti al Castello, non capisco però perchè altrettanta indignazione non sia stata espressa per quella davanti al Soccorso. Un’Isola che si indigna ad intermittenza. Sarebbe interessante capire il perché della mancanza di equilibrio nel giudizio, di una valutazione astratta oggettiva su situazioni, scelte e decisioni che prescinde da chi ne è artefice e responsabile. Che bello sarebbe vivere su di un’Isola libera, dove si è liberi di esprimere un giudizio, di prendere un’iniziativa, di pensarla diversamente senza avere paura, senza opportunismi, senza aspettarsi che chi gode di favori, prebende, promozioni ed elargizioni, anche economiche, per se o per propri cari, debba farti da controcanto per esibire compiacenza, adulazione offendendo la propria dignità, prima che la verità. E comunque, queste scritte fanno schifo, l’isola d’Ischia e la sua grande bellezza ed i suoi simboli non hanno bisogno di cornici o di contaminazioni”. E passando da Ischia a Forio il quadro non cambia, almeno quello delle reazioni, pur con qualche distinguo. C’è chi addirittura la vede come una sfida masochistica tra i due Comuni isolani e scrive: “Ah, ma allora c’è una gara a chi la fa peggio? Sono orrende, ma quella di Ischia un po’ di più. Non mi si dica che è marketing, questo significa solo copiare quello che fanno gli altri, senza un senso”. C’è poi chi, come il nostro opinionista Franco Borgogna, rivolgendosi al consigliere foriano di minoranza prova anche a giustificare la differenza di reazioni sui due diversi versanti della nostra isola: “Caro Vito, hai perfettamente ragione nell’equiparare le due insegne che deturpano due gioielli come la Chiesa del Soccorso e il Castello Aragonese. Ma non meravigliarti della reazione più vigorosa per il Castello rispetto a quella per il Soccorso. Credo che la spiegazione sia che a Ischia, vigendo una maggioranza bulgara, la popolazione più sensibile reagisce , surrogando l’assenza di un’opposizione in consiglio. Il problema di Forio è che tranne la tua strenua opposizione, in maggioranza esistono contemporaneamente componente di destra e di sinistra, ragion per cui il popolo si sente rappresentato, ma i rappresentanti si annullano a vicenda e affondano nel silenzio”. Ma dall’ombra del Torrione arriva anche qualche sia pur timido segnale di apprezzamento. C’è chi spiega che in fondo il mondo è cambiato e bisogna sapersi adeguare (“L’idea della scritta con il nome del posto non è male,oggi tutto deve essere ‘instagrammabile’ e quindi ci vuole il nome del paese o della città visitata. Piuttosto è discutibile la scritta, abbiamo tanti artisti isolani che avrebbero potuto fare scritte belle e particolari da cercare in giro per l’isola” e chi prova a mettere pace così: “A me piacciono entrambe – scrive Silvia – in tutto il mondo esistono le scritte per immortalare il posto che hai visitato”. E, quel che è certo, fanno molto meno discutere che dalle nostre parti. Piacciano o meno, buona estate a tutti.
Bisogna creare molto di più sull isola d Ischia
Bruttissima , rovina il paesaggio
Lo trovo un elemento fuori luogo che estirpa la naturale bellezza del luogo…magari quei soldi potevano essere spesi in modo migliore… poi capisco che le Lobby amiche devono lavorare per portare la conta dei VOTI alle prossime elezioni
@follower @metti in evidenzia
Vincenza Buono gialuppotto deve salire al potere sono pronte 7 liste a suo supporto
Antonio Pezzella mi auguro che il popolo intelligentemente lo TROMBI per la seconda volta…7 liste di leccapopo’ e parassiti che vanno al potere per mestiere cosi pur essendo falliti per magia sanano i debiti garantendosi una vita di lusso vizi e stravizi molto costosi
Quante chiacchiere per una scritta
Augusto E Kory Buono una polemica per ogni cosa
Brutta come le 7 liste dei lecchini del sindaco di Ischia
E’ un qualcosa di innovativo…( Anche se credo un po’ scopiazzato )..e la gente lo critica…per me e’ una postazione fotografica per i selfie dei turisti…e molto utile per creare cartoline ricordo..soprattutto questa molto iconica per l intera isola
Non è questa discutibile scritta che crea valore aggiunto in termini di nuovi flussi turistici. Al limite si potrebbe tollerare quella posta sul Lungomare C. colombo, poiché meno invasiva. Entrambe seguono solo una evanescente moda. Simili scritte (tipo: welcome to Ischia) andrebbero bene all’ingresso di una località, nel nostro caso il porto, ovviamente in sintonia, a livello di design, col contesto in cui vengono collocate.
Gianluca Balestriere qst mi sembra un commento giusto
Avrei preferito che la gente si indignasse per problematiche diverse, tipo il lavoro, la sanità, deturpazione dei boschi e aree verdi, etc., piuttosto che di grafica pubblicitaria
Cami Ollimak Russo anche la fame del mondo…sicuramente ad ogni situazione se ne trova una più importante, ma ciò non significa che non bisogna dare alcun peso alle altre.Questa scritta è nu Cazz(otto) dint’all uocchie…
Cami Ollimak Russo se si parla di una scritta si commenta quella
Francesco Bailey infatti, avrei preferito non si commentasse una scritta
Sono brutte assaj
Diciamo che potevano fare meglio e sopratutto trovare un altro posto, sta roba attaccata alla ringhiera e un po’ bruttina.
Ma qnt storie per una scritta mamma mia ridicoli
Ma Enzo con tutti i guai che sta facendo, deve far venire una guerra civile ad Ischia ponte? Poi sta fesseria si fa ma le cose importanti per il paese è per il popolo no. Siamo dovuti intervenire in massa per quel povero salvatore
Immagino questa installazione in materiale caratteristico del luogo avrà sicuramente ottenuto il nullaosta ed il parere favorevole della commissione paesaggistica locale e della sovraintendenza delle belle arti di Napoli!
Ah no aspè quella interviene solo quando si tratta di una finestra di un privato…..
Ma che cavolo scrivete possibile con tanti problemi che abbiamo riuscite a parlare solo di stupidaggini
Mi permetto di intervenire io consiglierei due pali in acciaio con questa scritta inizio della Chiaia con una altezza di 10metri visibile per un 300metri x chi viene da lacco ameno questo è il mio modo di vedere un accoglienza x l’isola tutto qui
NOOOOOOOOO.. !!!!!DETURPA.
Non ho parole ,da togliere subito