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Scuola a Panza, resta il giallo: mancano i cartelli di avvenuta derattizzazione

FORIO – Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato del ritrovamento di un topolino morto all’interno di un’aula della scuola elementare di Panza, la don Vincenzo Avallone dove per diversi giorni i genitori dei bambini che frequentano la scuola primaria sono stati preda di paura e preoccupazione. Il ritrovamento del topo all’interno della scuola è stato causato, stando a quanto abbiamo appurato, dalla derattizzazione effettuata a metà settembre, conseguente all’avvistamento del topo di campagna proprio nei primi giorni di scuola. Un ritrovamento che ha fatto scattare tutte le procedure del caso. La preside Giovanna Cuomo ha avvertito tempestivamente il comune dell’accaduto e la casa municipale ha chiamato una ditta per effettuare la derattizzazione. E sottolineiamo “una” perché data la mancanza di cartelli affissi all’esterno della scuola che indichino quale ditta abbia effettuato il lavoro e con quali sostanze non è possibile essere più chiari e precisi.

Un provvedimento reputato dall’opposizione del consiglio comunale di Forio, capitanata da Stani Verde, decisamente troppo ritardataria rispetto alle esigenze di una scuola che si trova nelle vicinanze di terreni di campagna e che per questo può essere con maggiore facilità protagonista di spiacevoli visite di insetti e topi. “Si sa che certe scuole del comune hanno bisogno di essere periodicamente derattizzate – ha precisato Stani Verde, consigliere d’opposizione di Forio – per quale motivo non si agisce in tempo e si aspetta di riparare quando ormai il danno è avvenuto? Nei prossimi giorni – ha chiarito il candidato sindaco che ha sfidato Del Deo alle scorse elezioni – chiederemo che al prossimo consiglio comunale si parli della situazione degli istituti scolastici, e dello stato dei lavori che impediscono ai ragazzi di Forio di usufruire di auditorium e palestre”.

La scuola ha avvertito tramite circolare della derattizzazione, ma rimane il problema – non ascrivibile alla responsabilità dell’istituto – della mancanza di fondamentali avvertimenti per preservare l’incolumità dei ragazzi e dei bambini che frequentano la zona. Non tutti sono a conoscenza del fatto che sia stato utilizzato del veleno attorno al perimetro della scuola e visto che i bambini sono soliti giocare e addentrarsi all’interno delle aiuole il pericolo è dietro l’angolo.

Antonello De Rosa

 

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