di Sara Mattera
Ischia. Mentre in queste ore si fanno sempre più accese le polemiche per la soppressione dell’istituto Agrario di Ischia, che dovrebbe fortunatamente essere scongiurata, dalla Città Metropolitana di Napoli arrivano provvedimenti per far fronte alle carenze strutturali che affliggono gli istituti scolastici campani, tra i quali figurano anche quelli presenti sul nostro territorio isolano. Tra mancanze di aule, spazi inadeguati ed edifici sempre più fatiscenti, è ormai risaputo, infatti, che gran parte delle scuole di Ischia deve fare i conti con deficit strutturali di non poca considerazione e che da sempre sono all’origine di numerose lamentele da parte di studenti e genitori. E, tra le carenze maggiormente sentite dagli studenti isolani, figura certamente quella di spazi adeguati in cui poter praticare le ore di educazione fisica. Una mancanza questa, di cui sono ben consapevoli sia gli ex studenti che hanno frequentato il liceo Einstein di Lacco Ameno sia quelli che ancora lo frequentano.
L’assenza di uno spazio adeguato per lo svolgimento delle attività sportive, costringe, infatti, da anni gli studenti del liceo scientifico isolano ad arrangiarsi come meglio possono, praticando l’ora di educazione fisica in spazi esterni non annessi alla scuola. Un esempio calzante è quello del molo di Lacco Ameno che da tempo immemore accoglie gli studenti che, non avendo una palestra nella sede dell’istituto lacchese, sono costretti a praticare l’ora di educazione fisica in un luogo non propriamente adeguato all’attività sportiva. Una grave carenza questa, che si è trascinata per anni, fomentando i malumori degli studenti dell’istituto e che, purtroppo permane tutt’ora. Nonostante, infatti molte classi dello scientifico siano state trasferite presso la sede centrale del Polifunzionale di via Morgioni, nel Comune di Ischia, altre continuano a restare allocate nei locali fatiscenti dell’istituto di Lacco Ameno. Molti studenti, quindi, sono, ancora oggi, costretti a dover rinunciare alle ore di educazione fisica, soprattutto durante il periodo invernale in cui le rigide temperature e le piogge non sempre permettono di praticare l’attività sportiva all’aria aperta.
L’assenza di una palestra nella sede lacchese – lo ricordiamo – è stata sottolineata, nei mesi scorsi, anche dal sito Scuola Zoo che ha riportato le segnalazioni degli studenti del Liceo in merito alle carenze strutturale dell’istituto in questione. Ora, però si cerca di trovare una soluzione a questo spinoso problema La Città Metropolitana di Napoli, infatti, ha avviato, nei giorni scorsi, la ricerca di una palestra o di spazi in cui gli studenti dell’Einstein possano praticare le attività sportive. Diversi sono i requisiti richiesti per gli spazi ricercati: altezza minima mt 7.00, riscaldamento autonomo, pavimento realizzato con materiale specifico, pareti lisce e materiale facilmente lavabile per un’altezza di almeno 2,00 metri. È, inoltre, richiesta anche la dotazione di almeno due spogliatoi per sesso e uno per gli insegnanti, la presenza di almeno due servizi igienici per ogni singolo spogliatoio, nonche conformità alle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio di impianti sportivi. Gli interessati all’avviso pubblico potranno inoltrare le loro domande entro il 20 Luglio prossimo indirizzandole alla Programmazione Scolastica della Città Metropolitana di Napoli. Un mese di tempo, insomma, per poter reperire una spazio per le attività sportive degli studenti della sede dello scientifico di Lacco Ameno e la cui ricerca purtroppo, però, non sembra essere né facile né immediata. L’attività della Città Metropolitana di Napoli a favore dell’istituto isolano rappresenta, comunque, una speranza per tanti studenti che desiderano semplicemente praticare l’ora di educazione fisica in tutta tranquillità. Una materia quest’ultima, che, certamente se da una parte non è molto apprezzata da alcuni, da altri rappresenta, invece, uno dei momenti di svago alle lunghe ore passate seduti tra i banchi di scuola.
