Scuola, le novità entrate in vigore ad inizio 2025
Le nuove date per le iscrizioni sono dal 21 gennaio 2025 e le ore 20:00 del giorno 10 febbraio 2025. Novità anche per le scuole interessate dai dimensionamenti

La scuola si conferma sempre di più un comparto work in progress con novità oramai giornaliere. Iniziamo dalle nuove date che interessano le iscrizioni alle classi della primaria e secondaria di I° e II° grado. Infatti, al fine di consentire alle scuole di effettuare una più ampia attività di orientamento e alle famiglie di avere più tempo per una scelta ponderata, il Ministero dell’istruzione e del Merito, con nota del 3 gennaio scorso, ha rideterminato la finestra temporale per la presentazione delle domande di iscrizione fissata dall’8 al 31 gennaio 2025 dalla nota prot. 47577 del 26 novembre 2024, recante “Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2025/2026”. Pertanto, le domande di iscrizione potranno essere presentate nel periodo compreso tra le ore 8:00 del giorno 21 gennaio 2025 e le ore 20:00 del giorno 10 febbraio 2025.
Inoltre, al fine di garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico e di sostenere il processo di dimensionamento della rete scolastica previsto dalla riforma R. 1.3, “Riorganizzazione del sistema scolastico della Missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilenza”, con il decreto legge approvato il 14 gennaio dal Consiglio dei ministri ha disposto che le regioni che non hanno ancora adottato i piani di dimensionamento possano farlo entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto legge in oggetto.
Tutte le Regioni che risulteranno aver effettuato il dimensionamento nei termini previsti (è il caso della Campania), così come modificati dal presente dl, potranno usufruire di una serie di misure agevolative, tra le quali la possibilità di istituire classi anche senza il requisito del numero minimo di studenti, la salvaguardia del contingente Ata per l’anno scolastico 2025/26 e la nomina di un docente con funzioni vicarie del dirigente scolastico sulle scuole oggetto di dimensionamento. Si escludono dal dimensionamento le due scuole slovene del Friuli.
“Con le misure odierne offriamo alle regioni che dimensionano condizioni di maggior favore nella realizzazione del servizio. Nessun plesso verrà chiuso, ma vi sarà una scuola meglio organizzata e più vicina agli studenti”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Proprio sulla questione dimensionamento registriamo l’intervento del Segretario nazionale della Uil scuola Rua Giuseppe D’Aprile che dice: “Continuiamo a ribadire la nostra netta contrarietà a qualunque piano di dimensionamento della scuola statale, che per sua natura risponde esclusivamente a criteri di risparmio e di contrazione della spesa e non possiede alcun valore volto agli interessi della scuola e in generale del sistema di istruzione statale”, afferma Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, esprimendo forte contrarietà al piano di dimensionamento appena approvato dal Governo.
“Il piano attuato dal Governo, infatti, avrà comunque delle inevitabili ricadute negative sul personale e sugli studenti e sulla qualità e l’efficienza dei servizi offerte alle famiglie nei territori oggetto di dimensionamento. Per cui, oltre a pensare al numero di studenti e al personale da salvaguardare, si pensi anche ai servizi amministrativi dislocati in altri comuni, alla rete dei trasporti soprattutto nelle aree interne e alla maggiore complessità organizzativa e in termini di offerta formativa che dovranno affrontare le scuole.
Un esecutivo lungimirante – conclude D’Aprile -, che crede che attraverso la scuola passi il futuro del paese, invece di incentivare le regioni ad aderire al piano di dimensionamento, dovrebbe trasformare il problema della denatalità in una opportunità e non in una penalizzazione, intervenendo a favore della scuola statale anche per migliorare la qualità di apprendimento degli studenti”.