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Scuola, riapre il Nautico di Ischia Ponte

nautico 2-2Gianluca Castagna | Ischia – Dopo gli atti vandalici dello scorso dicembre, riapre la sede del Nautico in Via Vittoria Colonna a Ischia Ponte. Finalmente una notizia positiva che ripristina la normalità delle lezioni per gli allievi del biennio dell’ITTL “C. Mennella”, i quali torneranno in classe dal 10 febbraio prossimo negli abituali orari di attività didattica. Stop ai doppi turni, dunque: se l’assemblea degli studenti prevista nella giornata di ieri si è tenuta ancora nei locali (peraltro rinnovati di recente) di Via Matteo Verde a Forio (sede del triennio), da mercoledì prossimo si torna a scuola a Ischia Ponte.
Le verifiche tecniche dei locali si sono concluse con esito positivo e la Città Metropolitana (ex Provincia) ha autorizzato la riapertura del plesso. La sede ischitana del Nautico, lo ricordiamo, è stata oggetto lo scorso dicembre, durante le ore notturne del Ponte dell’Immacolata, di un odioso atto di vandalismo: due ragazzi si sono introdotti nella scuola, hanno versato a terra il contenuto degli estintori, sparso creolina sul pavimento, aperto i rubinetti dei bagni al primo piano causando l’allagamento dei locali. Immediato l’intervento dei Vigili del fuoco e delle Forze dell’ordine che hanno fatto partire le indagini per l’individuazione dei colpevoli.
Un gesto che denuncia un’emergenza sempre più diffusa sul territorio nazionale, colpito da atti vandalici nelle scuole che non solo mettono a rischio lo svolgimento delle lezioni, ma si ripercuotono negativamente, oltre che nelle casse, anche nella percezione di sicurezza della comunità scolastica. Un esempio negativo di disturbo e inciviltà, nei confronti della cosa pubblica e della vita degli studenti.

La riapertura della sede ischitana del Nautico è stata accolta chiaramente con grande soddisfazione dagli allievi, dalle famiglie, dal corpo docente e dal dirigente scolastico prof.ssa Giuseppina Di Guida.
«Dopo circa un mese e mezzo di doppi turni – commenta soddisfatta la Preside – possiamo finalmente riaprire la sede del Nautico a Ischia Ponte. Chiudiamo così un parentesi dolorosa per la nostra scuola e riapriamo il primo e il secondo piano del plesso, nel quale i nostri ragazzi riprenderanno regolarmente tutte le attività didattiche, rimodulate utilizzando l’organico potenziato che ci è stato assegnato. Questo significa che sperimenteremo anche attività alternative. Come sempre, dai problemi riusciamo a trarre tracce e orizzonti di positività». «Il piano terra – continua la Di Guida – resterà ancora per qualche settimana non utilizzabile, perché la Città metropolitana ha chiesto alla proprietà di fare interventi di manutenzione straordinaria in ordine all’intonaco del soffitto. Siamo fiduciosi che in poche settimane anche quest’ultimo elemento di criticità possa essere superato». Alla sede ischitana del “C. Mennella” sono state fatte verifiche in merito alla staticità, con prove da carico per la tenuta del pavimento, dell’impianto elettrico, pienamente funzionante, e sostituiti tutti i dispositivi antincendio manomessi e distrutti durante l’atto vandalico.
«Ogni verifica ha dato esito positivo – precisa la preside – oggi la scuola è completamente in sicurezza». «Sulle indagini, posso dire che sono stati individuati due studenti, di cui uno minorenne subito denunciati all’autorità giudiziaria. L’azione, però, è stata compiuta grazie a connivenze, complicità e partecipazione anche da parte di studenti di altre scuole del territorio. Sarò più precisa quando si concluderà l’indagine investigativa delle Forze dell’ordine».
Foto principaleCosa c’è dietro il fenomeno del vandalismo? Cosa può la scuola, certo anche la politica, mettere in campo per contrastarlo? Per la prof.ssa Giuseppina Di Guida «l’atto vandalico è senza dubbio espressione di un’assenza di regole da parte dei ragazzi, che non conoscono il confine tra il lecito e l’illecito. Ma anche di un forte disagio giovanile: nella nostra società i giovani hanno pochissimo spazio, la loro capacità di proporre viene quasi sempre stroncata sul nascere e viviamo una crisi rispetto al futuro, nel quale i giovani si vedono tagliate le possibilità in termini di studio e inserimento nel mondo del lavoro. In altri termini, vivono con molta sofferenza un’età che dovrebbe essere di speranza e progettazione. La scuola può fare molto, perché è il luogo dove trascorrono buona parte del loro tempo. Insegnare la dignità dei luoghi dove si studia, creando possibilità di mettersi in contatto con le dimensioni positive della vita, aiutando a interiorizzare il concetto di legalità e rispetto delle regole. C’è un grande attivismo delle Forze dell’ordine impegnate non solo nella prevenzione, ma anche negli interventi educativi nelle scuole, ma ritengo manchi ancora l’anello fondamentale della famiglia. Non sempre i genitori sono presenti nella vita dei loro figli o si accorgono dei segnali di disagio. Il fenomeno del vandalismo nelle scuole va sconfitto solo attraverso una sinergia tra famiglie, scuola e Forze dell’ordine»

 

 

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