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Scuole, una lettera e anche il corno portafortuna: la visita di Conte al Capricho

CASAMICCIOLA TERME. E’ stata la prima tappa di una visita che, come detto, avrebbe dovuto essere breve ma che si è protratta ben oltre di quanto si poteva pensare a dimostrazione della “sfiga” che continua a perseguitare chi si ostina ad azzardare previsioni e pronostici che puntualmente si rivelano sballati. Che ieri mattina sull’asse Casamicciola-Lacco Ameno stesse per avere inizio una giornata particolare, lo si intuiva da subito. Era da poco trascorsa l’alba ma le transenne che delimitavano entrambe le aree di accesso alla sede provvisoria del municipio nei locali dell’ex Capricho rendevano l’idea di quanto alto fosse il livello di sicurezza. Così come l’intera area di Piazza Marina e dintorni che era stata bonificata anche nella fascia oraria notturna. La zona di Monte Tabor era ovviamente inaccessibile, ma questo era noto visto che nei giorni scorsi il comandante della polizia municipale Giovanni Mattera aveva firmato un’ordinanza ad hoc.

Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, è giunto puntuale al municipio, preceduto dall’arrivo di un’altra autovettura che aveva accompagnato in loco il Prefetto di Napoli, Carmela Pagano. Ad accoglierlo il sindaco Giovan Battista Castagna, in una casa comunale davvero blindatissima (ai dipendenti delle zone non bonificate non è stato nemmeno concesso di poter entrare al lavoro) c’erano anche altri esponenti dell’amministrazione comunale, tra cui gli assessori Ignazio Barbieri ed Angela Di Iorio, i consiglieri Stani Senese e Nunzia Piro. Ma ad attendere il premier c’erano anche una delegazione di studenti del Nautico accompagnati dalla prof.ssa Mariarosaria Cerbone oltre ad alcuni dirigenti scolastici dell’isola d’Ischia: su tutti quelli degli istituti Mattei ed Ibsen, Antonio Siciliano e Marinella Allocca ma anche Chiara Conte e scusateci se abbiamo dimenticato qualcuno. Ma c’è anche un momento toccante ed emozionante, quello che vede arrivare in un municipio davvero super blindato un anziano ex lavoratore d’albergo, Franco Calise. Non vuole sentire ragioni, ha una lettera per il primo ministro e vuole leggergliela e consegnarla.

E così, quando Conte sale le scale ed arriva di fatto al Capricho, dopo la stretta di mano con le istituzioni presenti il primo scambio di battute è proprio con il Calise. Gli ricorda che si sono subiti due terremoti e chiede al suo interlocutore di darsi da fare per risollevare le sorti di Casamicciola. Il presidente coglie l’attimo e si lascia andare ad una simpatica battuta, utile anche a sdrammatizzare: “Beh, avevo capito che anche il terremoto del 1883 lo avesse vissuto in prima persona. Sarebbe stato troppo, anche per motivi squisitamente anagrafici”. Un attimo dopo è il turno dei dirigenti scolastici, che spalleggiati dal sindaco Castagna consegnano una bella “lista della spesa” al presidente del Consiglio, ricordando anche tutti i disagi patiti nell’anno didattico scorso, quando di fatto la popolazione scolastica è stata costretta ad “emigrare” fuori Comune. Il primo cittadino ha voluto ribadire gli sforzi compiuti per evitare che quest’anno nella cittadina termale potessero essere reiterati i doppi turni ma allo stesso tempo ha posto anche l’accento sui plessi che allo stato dell’arte restano inagibili e che costituiscono una spada di Damocle per la comunità casamicciolese oltre che per la stessa amministrazione, costretta ad ingegnarsi e non poco per trovare soluzioni alternative.

E poi arriva anche il momento della creatività, perché in questa prima tappa della visita di Giuseppe Conte si concentra anche un caleidoscopio di emozioni e momenti diversi tra loro, per quanto vissuti tutti all’interno di quattro mura. Angela Impagliazzo, curatrice della seconda mostra allestita in pochi giorni al Capricho, fa da Cicerone ed accompagna il primo ministro mostrandogli quadri e altre opere d’arte realizzate da artisti made in Ischia. E Conte, ad onor del vero, sembra apprezzare e le sue non danno l’idea di essere parole e sguardi di circostanza ma realmente interessati. Arriva poi il momento nel quale il sindaco Giovan Battista Castagna consegna all’illustre ospite una splendida mattonella in ceramica. All’interno, una delle immagini iconiche del terremoto dello scorso 21 agosto, quella che vede i vigili del fuoco estrarre vivo dalle macerie uno dei tre fratellini, il piccolo Pasquale che all’epoca aveva appena sette mesi. Uno “screenshot” che si diffuse a livello planetario e che rappresentò un vero e proprio miracolo, il primo sorriso in un momento caratterizzato ancora da distruzione e purtroppo morte. E poi all’appello non poteva mancare Luigi Mennella, per tutti “Fischi d’Ischia”, che ha consegnato a Conte un corno portafortuna. Accompagnato da un commento e da una descrizione: a chi ricopre un incarico come quello di presidente del Consiglio serve tanta fortuna, ecco perché – ha commentato l’apprezzatissimo artigiano isolano – è stato studiato un prodotto ad hoc. Che dire, speriamo funzioni davvero, in modo che non soltanto Conte ma anche il paese possa trarne gli adeguati benefici. Prima di essere salutato, accompagnato dall’applauso dei presenti, sindaco ed amministratori comunali hanno voluto che il premier visitasse i locali dell’ufficio anagrafe, anche per avere contezza delle condizioni in cui bisogna lavorare e della sede tutt’altro che adeguata per essere considerata in municipio. E poi di corsa, verso la zona rossa. La lunga mattinata era appena cominciata.

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