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Scuole superiori, countdown a Ischia tra dubbi e certezze

Giornata convulsa per dirigenti scolastici in vista della riapertura dei plessi in programma lunedì. In classe il 50% della popolazione scolastica al di là delle ‘raccomandazioni’ di De Luca

Lunedì torna a suonare la campanella anche per gli studenti delle scuole superiori. Si torna tra i banchi non senza timori. I dirigenti scolastici sono nel pieno dell’organizzazione per fare in modo che si possa tornare a fare lezione dal vivo e, nel contempo, rispettare tutte le norme di sicurezza. Le raccomandazioni del presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca vengono ignorate o comunque sull’isola in quanto le infrastrutture tecnologiche e le relative connessioni isolane non consentono di avere metà classe in presenza e l’altra metà collegata via webcam. Si torna in classe, quindi, nel rispetto del 50% della popolazione scolastica totale e non di ogni singola classe. Nel pomeriggio di ieri, il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca con un “atto di richiamo” ha lanciato un monito a tutti i dirigenti. Nel documento ufficiale della Regione Campania viene rilevato un elemento emerso nel corso della riunione con l’Unità di Crisi regionale.

L’aumento di contagi dopo la riapertura delle scuole

Alberghiero e Mattei hanno già optato per turnazioni settimanali, il Liceo Ischia scioglierà la riserva entro la giornata di oggi. E intanto De Luca pubblica le raccomandazioni, tra cui la possibilità per i genitori di scegliere se avvalersi o meno della didattica a distanza 

«E’ stato rappresentato – si legge che, in concomitanza con la ripresa in presenza delle attività didattiche della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado sono stati rilevati, nella settimana scorsa ed in quella in corso, plurimi casi di contagi in ambito scolastico, anche riferiti ad intere classi, nonché diffuse situazioni di assembramento nei pressi degli istituti scolastici, pericolosi per il rischio di contagi connesso al mancato rispetto della distanza interpersonale di sicurezza». Ed inoltre «nella medesima seduta dell’Unità di crisi è stato riferito di un trend in aumento del numero dei contagi e dei ricoveri di degenza Covid-19».

Le “raccomandazioni” di De Luca

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Il presidente della giunta regionale della Campania ha adottato un provvedimento, indirizzato ai dirigenti scolastici, ai quali si chiede «di adottare misure di massima prudenza nella organizzazione delle attività scolastiche, assicurando in particolare che la presenza in aula delle singole classi sia disposta in misura non superiore al 50%, assicurando il collegamento on line da parte della restante platea scolastica, preferibilmente in modalità sincrona». Inoltre che «venga consentito ai genitori degli alunni, nel rispetto della misura sopra prevista, di optare per la fruizione della didattica a distanza». E che, «in ogni caso, venga disposta, su richiesta, la fruizione dell’attività didattica a distanza agli alunni con situazioni di fragilità del sistema immunitario, proprie ovvero di persone conviventi, o comunque sulla base di esigenze adeguatamente motivate». De Luca chiede anche di non differenziare «l’orario di ingresso degli alunni, assicurando piuttosto il rispetto dei limiti percentuali di presenza in aula degli alunni medesimi attraverso adeguate misure di rotazione».

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Le scuole superiori isolane

L’Istituto Telese, guidato dal dirigente scolastico Mario Sironi, ha già pubblicato sul proprio sito internet la nuova organizzazione. Le attività in presenza, nel rispetto del 50% della popolazione scolastica, saranno effettuate su turni settimanali. La prima settimana, cioè da lunedì1° febbraio a sabato 6 febbraio, saranno in presenza tutte le classi quarte, tutte le classi quinte, le classi III Sala A, III Cucina B, III Grafico-pubblicitaria A. Tutte le altre classi proseguiranno le attività in didattica distanza con l’orario e le modalità già messe in campo dallo scorso ottobre. La seconda settimana, ovvero da lunedì 8 febbraio a sabato 13 febbraio, saranno in presenza tutte le classi prime, tutte le classi seconde, le classi III Sala B, III Cucina A, Terza Accoglienza A, Terza Accoglienza B, Terza A Pasticceria. A spiegarci la minuziosa organizzazione scolastica dell’istituto Matteri è il dirigente Gianpietro Calice. «Ogni giorno – ha detto – saranno in classe la metà delle classi. Non possiamo fare il 50% per classe, ma solo delle classi, in quanto le connessioni isolane non ci consentono di restare on line collegati con gli alunni. Quindi sarà in presenza il 50% degli alunni per plessi. E ci sarà un’alternanza settimanale che consentirà il rientro in classe e, contemporaneamente per gli alunni che restano a casa, la didattica a distanza». Le aule sono già pronte. «Abbiamo scelto gli ambienti più grandi e con i banchetti con le rotelle sono assicurati i 2 metri quadrati per alunno», conferma il dirigente. In presenza i ragazzi avranno un calendario con lezioni di 60minuti, mentre a distanza le videolezioni avranno una durata di 45 minuti «per consentire ai docenti di passare dalla didattica a distanza a quella in presenza». Un puzzle che solo con l’abnegazione e l’impregno dei docenti e dei presidi si è composto. I nuovi orari scolastici sono stati comunicati all’Eav – Ente Autonomo Volturno – il gestore del servizio di trasporto su gomma, che ha potenziato le corse in prossimità delle scuole e negli orari di ingresso ed uscita dei ragazzi. Il liceo Ischia, guidato dalla dirigente scolastica Assunta Barbieri, invece, oggi scioglierà la riserva e definirà compiutamente le modalità di rientro in classe. Sempre nella giornata di oggi è anche attesa la risposta del Prefetto di Napoli Marco Valentini alla richiesta dei dirigenti scolastici isolani della deroga degli orari di ingresso. Sull’isola, infatti, non è semplice poter rispettare le regole dettate dall’Ufficio Territoriale di Governo che ha stabilito un ingresso intorno alle 8.00 ed il secondo intorno alle 10.00, con conseguenti uscite differenziate, in maniera da facilitare gli spostamenti e diminuire gli assembramenti all’ingresso. Una regola, che, però, non tiene conto delle peculiarità (e dei trasporti) dell’isola. Proprio per questo i presidi hanno chiesto una deroga.

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