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Casari: Cpl dica grazie ai lavoratori, altro che commissari

“Se la cooperativa Cpl è riuscita a superare indenne l’aggressione che ha preceduto perfino l’accertamento dei fatti e delle responsabilità, è solo per merito delle sue solide strutture e del coraggio dei suoi lavoratori, non certo grazie ai proclami di chi è’ arrivato da pochi mesi e non può’ rivendicare alcun merito se non quello solo di aver cavalcato l’onda iustizialista”. Lo dichiara attraverso i suoi legali Roberto Casari, ex presidente di Cpl Concordia, la cooperativa coinvolta nelle due inchieste sulla metanizzazione di Ischia e sugli appalti nell’agro aversano. “In entrambe le vicende – si legge nella nota dei legali – e’ la stessa pubblica accusa a ritenere che le pretese condotte illegali fosserofinalizzate ad affermare gli interessi della cooperativa, senza ricerca di alcun arricchimento personale”.

Nei giorni scorsi era giunta anche la presa di posizione su Cpl del presidente di Legacoop Mauro Lusetti, che aveva detto di preferire “un treno fermo” al “treno ad alta velocita’” cui Casari aveva paragonato la Cpl stessa in passato. “Finora Casari si e’ difeso nelle sedi proprie, evitando esternazioni e proclami – dichiarano ancora i legali dell’ex presidente – perche’ convinto che un sereno accertamento processuale non potra’ che riconoscergli di aver sempre agito con correttezza e nell’interesse della Cpl. Ma non c’e’ stato un solo momento processuale in cui egli non abbia rivendicato come lacooperativa, nel corso dei 40 anni della sua presidenza, sia passata da una dimensione provinciale a quella di colosso internazionale grazie al valore dei suoi lavoratori, giovani e qualificati, e all’abnegazione delle famiglie e dei soci che hanno creduto in una straordinaria impresa”.

 

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