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Semaforo “verde” per l’attività vulcanico-sismica sull’isola

ISCHIA. A fine luglio si è svolta una videoconferenza presso la sede regionale del Dipartimento di Protezione Civile. Si tratta di un incontro mensile previsto dalle vigenti procedure, a cui hanno partecipato i Centri di competenza del Dipartimento, cioè l’Ingv-Osservatorio Vesuviano, e la Direzione generale per il Governo del Territorio, i lavori pubblici e la protezione civile della Regione Campania. Il tema era lo stato dei vulcani campani. L’esito della conferenza è stato diramato nei giorni scorsi ai vari comuni della Regione. Naturalmente è stata analizzata anche l’eventuale attività sismica e vulcanica della nostra isola, e i risultati sono piuttosto confortanti, e in parte anche attesi. Il “livello di allerta” è quello verde, quindi livello-base, che denota lo stato di quiete dal punto di vista vulcanico. Proprio l’attività vulcanica sull’isola è stata sintetizzata come del tutto assente nell’ultimo mese analizzato. Non sono state riscontrate variazioni significative delle deformazione del suolo, mentre si è evidenziata una lieve “subsidenza generale”, cioè un lento abbassamento del suolo, soprattutto nel settore centro-meridionale dell’isola. L’analisi si conclude senza nessuna variazione significativa dei parametri monitorati. Naturalmente il Dipartimento avverte che alcune fenomenologie sono del tutto imprevedibili, e pertanto anche con il livello di allerta “verde” il rischio non è mai da considerarsi assente. Per quanto riguarda le altre aree vulcaniche campane, anche quella del Vesuvio è risultata ad allerta verde: l’attività sismica è caratterizzata da eventi di bassa energia ed è localizzata principalmente in area craterica entro tre chilometri di profondità. Non sono state osservate deformazioni del suolo riconducibili a fenomeni vulcanici, mentre nella parte alta dell’edificio vulcanico si evidenzia la consueta subsidenza con abbassamento del cono. Le analisi geochimiche confermano il trend in diminuzione dell’attività idrotermale in area craterica. Allerta gialla, invece, nei Campi Flegrei con attività sismica caratterizzata da terremoti di bassa energia a due chilometri di profondità. Confermata la tendenza di sollevamento dell’area, mentre i parametri geochimici confermano il recente andamento, mentre la rete tilt metrica ha rilevato alcune variazioni che tuttavia permangono a livello locale, senza comportare modifiche al quadro generale.

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