Gianluca Castagna | Lacco Ameno – Imparare a proteggere la vita di un bambino (e non solo), guidati da esperti professionisti. Un’esigenza sempre più urgente dato che in Italia ogni anno diverse decine di bambini muoiono o riportano esiti neurologici particolarmente gravi a causa dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Nel 70% dei casi l’ostruzione con esiti mortali è di origine alimentare (mozzarella, wurstel, noccioline, olive, acini di uva), mentre nel restante 30% è dovuta a oggetti tanto piccoli quanto insidiosi (tappetti delle penne, bottoni, giocattoli di piccole dimensioni, monetine). Cosa possiamo fare per evitarli agendo in pochi secondi e con poche semplici mosse?
«Questo percorso formativo – dichiara la preside Assunta Barbieri – contribuisce a migliorare le professionalità da parte dei nostri insegnanti e di tutti coloro che sono a contatto con i nostri bambini, ma anche a rendere più sicuri i genitori che sanno come intervenire in caso di necessità. Le manovre salvavita sono fondamentali. Io stessa ne sono stata testimone, perché presente in situazioni dove si sono rivelate decisive. Gli incidenti domestici sono sempre più frequenti, quindi è importante sapere come comportarsi. Poche indicazioni possono salvare la vita, soprattutto dei più piccoli. La nostra scuola – continua la prof.ssa Barbieri – ci tiene ad avere un rapporto stretto con i genitori e le famiglie dei nostri studenti. Un dialogo fluido e aperto per conoscere le esigenze delle famiglie. Mi fa piacere registrare una partecipazione così ampia di genitori e insegnanti: da tempo lavoriamo perché la scuola si affermi come presidio non solo culturale ma anche sociale del territorio. Una scuola aperta non solo agli studenti ma a tutta la comunità.»
Il seminario, della durata di circa 3 ore, si è articolato su una lezione frontale teorica e momenti di esercitazioni pratiche su manichini delle principali manovre salvavita – manovre di rianimazione cardiopolmonare e di disostruzione delle vie aeree – in caso di arresto cardio-circolatorio e ostruzione da corpo estraneo delle vie aeree nel lattante e nel bambino.
L’ostruzione è invece completa quando il corpo estraneo ha creato un vero e proprio “tappo” nelle vie aeree ed impedisce completamente il passaggio di aria: in questa situazione il bambino non è più in grado di tossire o di piangere ed è impossibilitato ad emettere qualsiasi suono. Un’emergenza seria che merita un intervento immediato poiché, se non viene rapidamente risolta, porta all’insufficienza respiratoria e all’arresto cardiaco in pochi minuti. Dopo aver valutato le condizioni del bambino è quindi importante sapere se e come intervenire, poiché a volte un intervento improprio potrebbe aggravare una situazione non critica.
Qual è la consapevolezza nelle scuole e nelle famiglie isolane? «Da tempo teniamo diversi corsi nelle scuole sul territorio. La preparazione è bassa, non solo tra gli insegnanti ma soprattutto nelle famiglie, che spesso si fanno prendere dall’ansia e non sanno come intervenire. Penso che la nostra attività di divulgazione e formazione sia importante proprio perché può succedere a tutti di trovarsi in situazioni del genere, quindi meglio sapere come comportarsi».
Positiva anche la risposta di tante mamme e papà che hanno partecipato al seminario.
«Sono il genitore di due bambini che frequentano il “V. Mennella”, una di nove e l’altro di cinque», dichiara Michele Impagliazzo. «La maestra della scuola dell’infanzia mi ha avvisato di questo seminario. Ho deciso di parteciparvi immediatamente. Attorno alle manovre di disostruzione c’è molta confusione, si interviene per sentito dire. Essere invece preparati seriamente e capire come intervenire ti fa sentire più sicuro e tranquillo, non solo nei confronti dei figli o dei propri familiari. In passato mi sono trovato in qualche situazione di emergenza, non legata a incidenti domestici. Pur essendo tra i primi a soccorrere qualcuno, non mi sono sentito pronto per effettuare manovre salvavita o massaggi cardiaci. Imparare i passaggi corretti e le tecniche giuste è importante: oggi mi sento più sicuro».