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A Casamicciola confusione, caos, occupazioni e bestemmie: il commissario tartaruga fuori dalla realtà

A tre mesi esatti dal terremoto, Casamicciola si è  in parte svuotata,  tutte le scuole sono chiuse e i lavori di ripristino nemmeno ipotizzati sulla carta; gli uffici pubblici funzionano a mezzo servizio, con il Bellavista fuori combattimento e il comando della Polizia locale accampato in un bugigattolo, tipo biglietteria della Caremar; chiese sprangate, cumuli di macerie sparse per le strade; tetti crollati e “civolati” in via Casa Mennella, vigilati dai soldati; altre macerie a via Montecito, con la casa Senese distrutta  e il tetto in bilico,  privo di puntellamento; altre macerie alla Spezieria, con ponti ferrati e palificate in legno che dovrebbero resistere –nei secoli fedele- in attesa del messia  di la da venire. A Piazza Maio si erge maestoso… il Duomo di Milano in tralicci di ferro che sarà costato una fortuna. Al Fango, idem con patate, con un ponte ferreo che s’interpone fra due case lesionate, che nemmeno alle Torri Gemelle di New York fu mai realizzato, malgrado la riconosciuta megalomania degli americani!

Un quadro desolante che ha esasperato la popolazione – a cui manca un punto di riferimento istituzionale – spingendola a manifestare nelle scorse settimane lungo la strada Lacco-Casamicciola ed a promuovere due incontri con i Comitati cittadini   per la Ricostruzione e le autorità comunali. Anche nelle scuole si sono avvertite le prime turbolenze: una manifestazione di studenti a Casamicciola e a Ischia per sollecitare la messa in sicurezza rapida degli istituti scolastici,  ha soltanto fatto il solletico a quelli che dovrebbero decidere l’inizio dei lavori!  Ultima ratio, l’avvenuta occupazione, da parte degli studenti del “Mattei,” del liceo Scientifico di Lacco Ameno., visto che protezione civile e commissario Grimaldi  sono spariti dalla circolazione, lasciando sul campo soltanto i vigili del fuoco intenti a puntellare anche le conigliere del Maio e del Fango. Uno striscione sull’inferriata dalla scuola recita in dialetto partenopeo:”Amma turnaà ‘a scola nostra”! Intuito sopraffino dei ragazzi di oggi, che sanno bene come la lingua italiana viene utilizzata dai politici soltanto per fregare il prossimo cristiano.

In tutto questo bailamme regna sovrano l’attendismo, il temporeggiamento, e il prossimo…semestre bianco che dovrà passare la palla, insieme alle elezioni,  al nuovo governo di primavera, nuova legge elettorale e fregnacce di Berlusconi permettendo. Il nodo gordoniano non lo vuole affrontare nessuno: partire con i lavori di messa in sicurezza delle scuole di Casamicciola e Lacco Ameno, attraverso opere non eccessivamente costose e  che non attengono a grossi interventi strutturali visto che la “scossa” non ha prodotto quei danni così importanti come all’Aquila e ad Amatrice! Il “Mattei”, ad esempio, è una massiccia costruzione antisismica che non ha subito un c…  ma soltanto le spallate e i calci degli studenti nelle pareti dei divisori. Idem per la Scuola Media, per il Paradisiello, per la Sentinella e per Perrone. Lesioni, graffi, calci negli stinchi, distacco di intonaco facilmente riparabili con i centesimi e nel giro di qualche mese, approfittando delle vacanze natalizie.

Commissioni e contro- commissioni, strutturisti ed esperti del ministero, dopo i collaudi statici di ieri e di oggi si sono finalmente accorti che gli edifici non sono agibili perchè il terremoto li ha resi inservibili. E sono tutti nella zona verde…figuriamoci se li tenevamo in quella rossa! La verità è che qualcuno vuole già marciarci, facendo approntare chissà quali progetti faraonici per milioni di euro che li vedremo con il cannocchiale fra una decina di anni, mentre il ministero ci rifilerà le baracche di legno –chiamate eufemisticamente “moduli”, per infinocchiare tutti, confinare i ragazzi in una bidonville nuova di zecca, distruggere il campo sportivo e fare affare d’oro con qualche industria nordista del “bottone” sulla falsariga degli elicotteri all’India! Storia antica (1883) e moderna (Centro Italia 2016), dove si approfitta delle provvidenze per il terremoto e ci si “azzuppa” trincerandosi sui rapporti catastrofici di commissioni di galantuomini!

Il commissario Grimaldi in tutta la fase emergenziale ha brillato soltanto per la sua sopraffina diplomazia. Ha fatto vedere a tutti luccciole per lanterne, ma ha messo subito le mani avanti:Amici miei, io non posso fare miracoli. Abbiate pazienza e aspettate il commissario alla ricostruzione”. Intanto ha cercato di accontentare un po’ tutti: ha ritirato le schede aedes con promessa di modifica, ha bloccato temporaneamente i puntellamenti affidate a Ditte private giudicati troppo onerosi; ha accolto le critiche dell’opinione pubblica e le “accuse” della stampa sulle spese pazze effettuate dai Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno (otto miliardi di vecchie lire!) minacciando sfracelli e divieto di copertura economica da parte dello Stato, ha promesso altri soldi in arrivo decisi dal Consiglio dei ministri e, dulcis in fundo, ha deciso il pagamento di spiccioli per le sistemazioni autonome abitative!

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Alla fine, tutto è in alto mare: non si sa di che morte devono morire le case gravemente danneggiate ricadenti nella zona rossa; non si sa con quali criteri i privati cittadini possono mettere in sicurezza le case lievemente danneggiate, essere indennizzati e rientrare nei propri domicili; non si conosce la tempistica per rimuovere le macerie dalle strade e riaprirle al traffico; non si  sa nulla sulla rimozione dei sigilli giudiziari dalle case attenzionate per le ipotesi di abusi edilizi; non si nulla, infine, sull’entità degli stanziamenti che lo Stato dovrebbe accordare per una completa ricostruzione e ristoro dei danni patiti dai “terremotati”.

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L’amministrazione comunale di Casamicciola, capeggiata dal sindaco Giovan Battista Castagna, è sparita completamente dalla circolazione. Non si vedono in giro né assessori, né consiglieri comunali; soltanto il primo cittadino, nel tempo libero dagli impegni professionali e familiari, tenta di arrabattarsi alla meglio facendo sentire la sua flebile voce alla regione e a…Roma, dove Forza Italia conta meno di niente e non viene presa in nessunissima considerazione. Gli amici di cordata politica locale di Castagna si sono defilati dalla “tragedia Casamicciola” usando il sindaco come testa di ariete, mandandolo da solo alla sbaraglio o accompagnato al massimo da…Nunzia Piro che – non me ne volere egregio avvocato-sembra l’asino in mezzo ai suoni!

Con questi chiari di luna, il paese sembra spacciato, in balia di una tempesta burocratica e di un politicume da marciapiede che non è in grado di affrontare con dignità e competenza (vedi l’Aquila, le Marche, l’Umbria, l’alto Lazio per credere) le durissime prove riproposte,con cadenza annuale, da ricorrenti terremoti e alluvioni che hanno colpito, con inaudita violenza,  tutta la penisola italiana. Un capitolo a parte, ma intimamente legato al terremoto dell’isola d’Ischia, è costituito dall’annoso problema del Pio Monte della Misericordia, che lungi dall’essere risolto, ha riproposto proprio in questi giorni una tematica speculativa, quale  un rinnovato  sfruttamento da parte del governo del sodalizio, di un complesso diroccato e cadente, attraverso la desueta formula della cessione di “diritti di superficie a misteriosi investitori interessati alla costruzione di un albergo a…sette stelle -e scusate se è poco- da fare invidia agli Emirati Arabi, che di queste cose se ne intendono grazie ai miliardi di petrodollari di cui dispongono a josa.

Due le notizie clamorose legate all’affare in dirittura d’arrivo: il sollecito per la definizione della pratica edilizia del famoso albergo, che giace da cinque anni inevasa presso l’UTC del comune di Casamicciola e la recentissima, perentoria richiesta di rilascio delle aree esterne del “Monte”, entro la prossima primavera, inviata dal governatore al sindaco Castagna! Lavori precipitosi di pulizia delle aree degradate (a carico dell’Ente Locale), rimozione del traliccio di ferro caduto per il terremoto, sgombero di carcasse di auto e altri rifiuti pericolosi, sono stati dettati dalla necessità di attenuare i danni apportati alla decrepita struttura e scongiurare eventuali richieste di risarcimenti che il “Monte” potrebbe chiedere, dopo le salatissime cifre a nove seri (dieci miliardi di vecchie lire) rivendicate dal “Pio Sodalizio” nei confronti del Comune e di un ex sindaco resosi responsabile della “presa della Bastiglia”!

Mille firme sono state recapitate al governo del Pio Monte  per una invocata donazione al Comune di Casamicciola dell’intero complesso, per una destinazione pubblica.polifunzionale, mentre è in arrivo un libro-dossier che svela gli scandali e gli interessi che ruotano intorno alle quattro pietre marce del “Mostro dell’Isola”. Questo il fosco quadro di una cittadina, mortalmente ferita, che non si arrende e che certamente rinascerà, come in altre occasioni storiche, tempo e uomini permettendo.

Gino Barbieri

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