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IN UN LIBRO DI ANTONIO SIRABELLA, IL RICORDO DELLE MITICHE MOTONAVI DEL PASSATO

DI ANTONIO LUBRANO

In questo proliferare di pubblicazioni sugli aspetti storici e turistici, passati e presenti dell’isola d’Ischia, il lavoro documentato di Antonio Sirabella, rappresenta il libro che mancava negli scaffali delle biblioteche pubbliche e private della nostra isola. E non solo. Per queste feste in corso, è un libro che andrebbe impacchetto e proposto come regalo per l’anno nuovo 2019 agli appassionati della storia marinara e mercantile della nostra isola. Ormai l’anno vecchio 2018 ha le ore contate. Concentriamoci sul nuovo anno che entra. Dopo il primo dell’anno, festeggeremo l’Epifania e la Befana per gli ultimi regali. Il Libro di Sirabella può comparire fra i regali, basta cercarlo. Sirabella si tuffa nel mare della marineria locale per far riemergere nomi e percorsi del vecchio naviglio ischitano, dalle prime motobarche fino al catamarano, passando per le motonavi della Span-Caremar prima e della Libera Navigazione Lauro dopo. Inoltre l’autore, a completamento della sua fatica di ricerca, tratta l’argomento del litorale in tutte le sue fasi di sviluppo lungo il tempo fino ad oggi e per il futuro, prediligendo, per un fattore forse affettivo, il tratto di costa casamicciolese dove è nato il secondo, per importanza, porto dell’isola. La storia della marineria mercantile ischitana è ricca di episodi per via dei continui traffici marittimi che nel tempo sono intercorsi fra la nostra costa e quella dirimpettaia ed oltre fino a raggiungere terre ancor più lontane. Sirabella nel suo libro li ricorda esaurientemente sia pur in sintesi. L’avvento delle navi ad elica segna l’inizio di un’epoca nuova proiettata verso un futuro di sviluppo e di modernizzazione. L’isola d’Ischia per la sua posizione primaria nel golfo partenopeo favorisce i collegamenti marittimi col continente con un forte incremento nel corso degli anni. Nascono le prime società di navigazione con strutture societarie ufficializzate negli studi notarili napoletni. Sirabella descrive con serietà di sintesi i primi collegamenti marittimi organizzati da Casamicciola per Napoli e da Ischia per Napoli con i piroscafi “La Gaiola”, il “Santa Lucia”, il “Baia”, la “Principessa Mafalda”, il “Regina Elena”. Siamo nei primi dieci anni del ‘900. Poi fu la volta del “Partenope” denominato successivamente “Ischia”, “Principessa di Piemonte” denominato dopo “Mergellina”, l’”Amalfi”, l’”Abbazia” e le quattro motonavi gemelle “Meta”, “Sorrento”, “Epomeo” ed “Equa” tutte della Span. Nel 1921 arrivarono le motobarche “Sant’Anna” e l’”Ondina” poi denominato “Cavour” a cui si aggiunsero la “Rondine” chiamata poi “Vincenzo Monti” e la “Littoria” denominata dopo “Vittoria” e successivamente “Generale Orsini”. L’epoca della prima fase d’ammodernamento del naviglio di trasporto di merce e passeggeri sulle linee Casamicciola-Porto di’Ischia- Ischia Ponte per Procida, Pozzuoli, Napoli e ritorno si conclude nei primi anni ’50 con l’arrivo di quattro nuove e più grandi motonavi: “Isola di Procida”, “Isola di Ponza”, “Tragara” e “Partenope”. Qui Antonio Sirabella nel suo libro fa la storia di quegli anni evidenziando l’importante ruolo di ogni singola imbarcazione e l’appartenenza ai vari gruppi amatoriali locali e del golfo di Napoli. Una presenza non meno importante nell’ambito del trasporto marittimo Ischia-Procida

Pozzuoli l’ha avuto l’armatore procidano Maurizio Scotto con le sue motobarche “Libera”, “Procida”, “Delfino”, “San Michele” e “Sant’Aniello” . Con gli anni ‘60 arrivarono i primi traghetti ed i primi aliscafi, ma soprattutto si registrò la discesa in campo, pardon in mare, di Agostino

Lauro con nuove navi e nuovi aliscafi. Gli altri armatori locali di Ischia, Casamicciola, Barano e Forio come i Monti, i Sirabella, i Buono, i Colella, i Parancandolo, i Russo, gli Ambrosino sono stati c-

ostretti a subire l’evidente e forte concorrenza. Antonio Sirabella nel libro si ferma alla “Sibilla” la p-

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rima delle ultime grandi navi- traghetto della Caremar ex Span giunte ad Ischia. Fin qui la prima par-

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te del libro. La seconda pare, Sirabella che è ingegnere navale, la dedica allo studio del litorale, quel

litorale che sta a cuore all’autore, che va da Punta Perrone a Casamicciola al Poromontorio di Monte

Vico a Lacco Ameno, corredato il tutto da tavole e grafici in cui si ipotizza un agognato sviluppo fut-

uro del territorio costiero. Fra le motonavi del passato citate sopra, quella che meglio si è distinta per il particolare ruolo che ricopriva fin dal giorno della sua corsa inaugurale Casamicciola-Ischia Ponte-Napoli avvenuta nel lontano 12 settembre del 1935, fu proprio la piccola motonave per passeggieri la “Vittoria”. La mitica motonave Vittoria, prima Littora, e infine Generale Orsini ha rappresentato per le generazioni a partire dalla metà degli anni ’30 fino agli anni ’70, un importante pezzo di storia del naviglio operante sulla rotta Casamicciola, Porto d’Ischia, approdo di Ischia Ponte e Napoli- Immacolatella Vecchia e dopo Molo Beverello. Un pezzo di storia significativo specie per chi conserva i bei ricordi di quando l’inconfondibile piccola nave-passeggeri era considerata la nave protagonista in assoluto della tratta Ischia Ponte-Napoli. La partenza da Ponte era alle 7,30 di mattina, il ritorno allo stesso scalo era alle 16,00. Orari storici e tradizionali per chi doveva raggiungere Napoli di buon’ora per trovarsi nella città partenopea per l’orario d’apertura dei grandi negozi Standa, Upim e Rinascente dove era possibile fare acquisti particolari a seconda delle proprie condizioni economiche. Chi si recava alla Rinascente era sempre chi aveva più soldi da spendere e più fantasia per comprare. Standa e Upim erano le destinazioni più popolari dove invece si comprava a buon mercato. Queste differenze caratterizzavano la società ischitana in tutte le manifestazione del vivere quotidiano. Recarsi a Napoli per compere, ragioni di ufficio ed altro era ritenuto sempre un particolare avvenimento. La motonave Vittoria è stata a lungo grande testimone di quel tempo per gli ischitani che consideravano un viaggio quello di recarsi in continente per affari importanti da sbrigare che diversamente a Ischia non avrebbero potuto soddisfare. Nell’ora in cui si partiva e si ritornava all’antico approdo di Ischia Ponte, facendo uso per l’imbarco e sbarco del vecchio pontile di legno su palafitte di ferro, per i passegeri ischitani era sempre una festa. Quella motonave al servizio degli ischitani e dei turisti che nella bella stagione arrivavano sull’isola suscitava emozioni e attirava a nuovi sentimenti. La mitica Vittoria nel suo curriculum di motonave dei ricordi, annovera ruoli che sono passati alla storia. A partire dal suo approdo inaugurale al vecchio pontile di Ischia Ponte del lontano settembre del 1935 alla parte che le fu assegnata nel film Campane a Martello del 1949, quando proprio attraccata al vecchio pontile di Ponte ricevette a bordo le due protagoniste del film Gina Lollobrogoda e Yvonne Sanson che nella sequenza del film lasciavano Ischia reggendo entrambe in mano una valigia da viaggio. E Quando nel 1 aprile del 1951 imbarcò Mons. Agostino d’Arco dopo la cerimonia di investitura a Vescovo di Castellammare di Stabia per raggiungere quella destinazione con un folto gruppo di ischitani al seguito. E l’imbarco di tutte le coppie di quegli spensierati anni per il rituale viaggio di nozze con tappe obbligate Roma e Venezia. Insomma la mitica Vittoria dell’armatore di Casamiciola Nicola Monti e di un gruppo di corrieri di Ischia, ne ha viste di cose e di persone dell’epoca. Insieme hanno scritto e vissuto belle pagine di storia, ciascuno nel proprio rispettabile ruolo. Insomma il libro di Antonio Sirabella va richiesto, comprato e letto. Per un

ischitano ricordare e conoscere come l’isola abbia vissuto le tappe del suo sviluppo marittimo nelle c-

omunicazioni con il continente è un arricchimento non solo della propria cultura , ma è anche un biso-

gno per sentirsi meglio orgogliosi di essere figli di questa terra.

antoniolubrano1941@gmail.com

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ambrosino raimondo--Procida

Volevo sapere dove si può comprare il libro di Sirabella

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