POLITICAPRIMO PIANO

Serrara Fontana, consiglio infuocato su Tari e Bilancio

Nel Comune montano si è tenuta la seduta di civico consesso con all’ordine del giorno diversi punti di discussione sui quali non sono mancati momenti di tensione tra maggioranza ed opposizione

Consiglio comunale non senza qualche momenti dl alta tensione nel Comune montano. Venerdì sera l’amministrazione guidata dal sindaco Rosario Caruso si è riunita in una seduta di civica assise, fitta di argomenti che non hanno mancato di scaldare gli animi dei presenti. Diversi, infatti, i punti all’ordine del giorno  del civico consesso ed inerenti per lo più tematiche di natura programmatico finanziaria. Tra questi,  l’approvazione del piano  economico relativo alla gestione dei rifiuti urbani. L’amministrazione montana è stata, infatti, chiamata a deliberare sull’importo tariffario della Tari  consistente, per l’anno in corso, in un aumento di circa l’8 % della tassa in questione. Un incremento questo dovuto, come spiegato dall’assessore Emilio Giuseppe Di Meglio e dal primo cittadino, ad un aumento del costo di conferimento dei rifiuti in discarica e a quello dei costi per il personale operante nel settore, passato, a seguito di una sentenza giudiziaria, da contratto a tempo determinato a tempo indeterminato. «L’aumento tariffario che ci accingiamo a deliberare-  ha spiegato il sindaco Caruso – avviene dopo diverse anni in cui l’ente comunale non ha incrementato la Tari. Purtroppo, ora siamo costretti a farlo perché abbiamo una percentuale di raccolta differenziata molto bassa e senza la presenza di un’ isola ecologica il servizio di nettezza urbana non può essere efficiente». Il Comune montano, come ormai è noto, infatti, è privo di un centro raccolta di rifiuti ad hoc da ben 4 anni e questo ha comportato una serie di problematiche non indifferenti al territorio.  A tal proposito, lo ricordiamo, l’ente serrarese ha già da qualche tempo predisposto tutti gli atti  necessari per l’acquisizione di un appezzamento di terreno in località Pantano e che una volta terminati i lavori di adeguamento assurgerà a sito di stoccaggio del territorio montano. Mancanza di area ecologica a parte, il primo cittadino ha  voluto sottolineare comunque come i problemi legati alla gestione rifiuti, siano derivati, negli ultimi tempi, anche da alcune controversie sorte con la Balga, la ditta affidataria della raccolta e smaltimento della nettezza urbana di Serrara Fontana e  con la quale sono in corso anche dei procedimenti giudiziari. «La ditta è stata mandata via- ha ribadito il sindaco- per l’incapacità della stessa di svolgere il servizio che le era stato affidato in maniera adeguata. Non aveva organizzazione, non aveva attrezzature  che aveva detto di avere sulle carte  e questo ha creato una serie di problemi. Dopo averla mandata via ho fatto una nuova ordinanza con la quale ho affidato il servizio di nettezza urbana ad un’altra ditta alle stesse condizioni con cui avevo predisposto l’affidamento dell’appalto alla Balga. Certo non mancano anche con questa alcuni problemi, ma c’è da dire che riesce a svolgere quanto meno il servizio in maniera dignitosa». Dopo la discussione si  è così passati così alla votazione del punto in questione: voto favorevole da parte della maggioranza mentre la minoranza, ovviamente, ha espresso voto contrario. Secondo l’opposizione costituita da Tilde Trofa, Palma Iacono, Roberto Iacono e Umberto Di Iorio,  infatti  la situazione da parte dell’ente montano avrebbe potuto essere gestita diversamente  e l’aumento tariffario deliberato, dunque, è risultato essere del tutto inadeguato. Il sindaco, però a questo punto, si è scagliato contro l’opposizione, sottolineando come da quest’ultima non siano sopraggiunte proposte riguardo la questione rifiuti. Proposte che l’amministrazione sarebbe stata ben lieta di accogliere.

 Lo scontro  sull’Eremo di San Nicola

Altro punto all’ordine del giorno delle seduta, il  Documento Unico di Programmazione  per il triennio 2019-2021. Un documento questo propedeutico all’approvazione del Bilancio di previsione, che quest’ anno, a differenza di quanto avvenuto in passato,  è stato approvato,  nei tempi previsti dalla legge. Anche su Dup e  Bilancio, tuttavia, non sono mancati tafferugli tra opposizione e maggioranza ed in particolar modo tra il primo cittadino ed il Consigliere Roberto Iacono.  Quest’ultimo, infatti, ha tirato nuovamente in ballo  la mancata programmazione  relativa all’Eremo di San Nicola che, purtroppo, ad oggi, nonostante i lavori di riqualificazione avvenuti nel 2015 e finanziati con fondi regionale, risulta essere nuovamente inagibile a causa della mancanza di acqua potabile e della presenza delle acque nere. Due problemi questi, non indifferenti e che purtroppo avrebbero impedito all’ente comunale di dare il giusto input per la valorizzazione della struttura, nonostante siano state provate diverse soluzioni, tutte  poi risultate impraticabili. Pare, però, che nelle ultime settimane,  proprio sull’ Eremo siano stati effettuati  dei sopralluoghi da parte  della Sovraintendenza di Napoli che dovrebbe dare a breve il nulla osta per la realizzazione di una condotta idrica e di una progettazione per risolvere il problema della acque nere.  A tal per  proposito, però, Iacono ha ricordato come già nel Dicembre del 2017, in sede di una seduta di civico consesso tenutasi proprio sull’argomento, l’amministrazione montana avesse affermato che entro la primavera del 2018 sarebbero stati avviati gli interventi per rendere agibile l’Eremo. Cosa difatti poi non avvenuta e , quindi,  l’ennesima dimostrazione, per il Consigliere Iacono, di come le dichiarazioni date all’epoca dal primo cittadino in merito si siano rivelate  “essere delle cavolate”. L’atmosfera in sala, a questo punto, si è  surriscaldata da una parte, con  il vicesindaco Cesare Mattera che è intervenuto rammendando al Consigliere dell’opposizione come la situazione  dell’Eremo fosse riconducibile alla mala  gestione della struttura da parte dell’amministrazione precedente,capitanata  proprio dal padre di Iacono, Luigi Iacono,  che all’epoca dei fatti era sindaco di Serrara-Fontana e  dall’altra con il sindaco Caruso che, dal canto suo, evidentemente innervosito,ha lanciato frecciatine velenose a Roberto Iacono sfociate in commenti su una mancanza di studio  approfondito della questione da parte del giovane Consigliere e perfino, dopo un accesso botta e risposta, in allusioni, attinenti tutt’altri campi, quali le presunte brutte figure che  quest’ultimo farebbe nelle aule dei tribunali con il suo lavoro da avvocato. Placati gli animi, l’assessore Di Meglio ha poi relazionato sul Bilancio di Previsione. Un Bilancio, a detta di quest’ ultimo, tutto sommato positivo e  che consentirà  all’ente anche di poter fronteggiare alcune grosse spese. La relazione però non ha convinto l’opposizione che ha, quindi ,votato in modo contrario  sull’approvazione dell’atto.

Il piano ormeggi di Sant’Angelo

Bilancio e tasse, però, non sono stati gli unici argomenti all’ordine del giorno. Il Consiglio comunale ha, infatti,  discussione della gestione del porto turistico di Sant’Angelo. L’amministrazione è stata chiamata ad approvare il nuovo piano ormeggi del porto del borgo in questione e che andrà a sostituire quello risalente al 2013. Il piano, come anticipavamo già qualche giorno fa sulle colonne di questo giornale, prevede

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la possibilità per turisti e residenti di ormeggiare, a partire da quest’anno, imbarcazioni fino ai 40 mt. Una possibilità questa maturata dall’amministrazione montana per venire  incontro alle vertenze sollevate in merito da diportisti ed utenti. La grandezza massima delle imbarcazioni ormeggiabili, nel porto di Sant’Angelo, fino allo scorso anno era stata, infatti di 28 mt. A tal proposito, nelle scorse settimane,  sarebbero state effettuate delle simulazioni insieme alla Capitaneria di porto per verificare se a Sant’Angelo vi fossero le condizioni per ormeggiare imbarcazioni di siffatte dimensioni e dalle quali  sarebbe emersa la fattibilità della cosa.  Le imbarcazione  di 40 mt ormeggiabili, potranno, però essere al massimo due e ovviamente bisognerà tenere conto di tutti gli accorgimenti necessari. Sull’approvazione del piano ormeggi, l’opposizione si è astenuta dal votare.

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Si è infine passati poi a discutere degli ultimi due punti.  Il primo, inerente la modifica del regolamento di polizia urbana. L’integrazione, in ottemperanza alla normativa nazionale approvata nel 2017, infatti, consentirà all’ente montano di individuare aree nel territorio comunale maggiormente sensibili e sulle quali gli organi di polizia municipale avranno una maggiore attenzione, provvedendo con sanzioni amministrative e non solo, a garantire il rispetto di condotte che non  inficino sull’immagine del territorio e sulla vivibilità dello stesso. Grazie a questo provvedimento, sarà possibile, inoltre combattere in maniera più ferrea anche fenomeni come l’accattonaggio. Il secondo ultimo punto, invece, riguardava la ratifica del regolamento della gestione degli impianti sportivi comunale, già approvata in sede di Giunta nelle scorse settimane. Al regolamento dovranno quindi sottostare  tutti gli eventuali affidatari di strutture sportive di Serrara-Fontana, non in ultimo quella del campo di calcetto di Serrara, il cui bando di affidamento, lo ricordiamo, scade il prossimo sei Aprile. «Nel 2001- ha sottolineato il primo cittadino Caruso- quando ci siamo insediati  non c’erano impianti sportivi. Oggi con somma soddisfazione che ne sono ben tre. Ringrazio tutti i consiglieri che con impegno hanno portato avanti gli obbiettivi che ci eravamo prefissati».  I punti in questione, sono stati quindi approvati, sempre però con astensione da parte della minoranza, e dopo la cui votazione si è chiuso il Consiglio Comunale.

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