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Serrara Fontana, Roberto Iacono accetta la sconfitta

di Sara MatteraSERRARA FONTANA –

Riconosce la sconfitta e augura un buon lavoro all’amministrazione del sindaco Rosario Caruso, che guiderà il Comune di Serrara Fontana per altri cinque anni. Stiamo parlando di Roberto Iacono, neo consigliere della minoranza del Comune collinare che è pronto ad adoperarsi per il proprio paese.  Un’avventura decisamente nuova per Iacono che, con dopo aver ottenuto 91 voti di preferenza nella tornata elettorale del 5 giugno scorso, è  entrato a far parte dell’opposizione dell’ente serrarese insieme a Umberto di Iorio, Palma Iacono e, ovviamente, alla stessa Tilde Trofa, sfidante di Rosario Caruso per la poltrona di sindaco.  All’indomani delle elezioni amministrative di Serrara Fontana, Iacono ha ammesso che, probabilmente, la lista de “Il paese che Vorrei” non è stata ritenuta dai cittadini del Comune collinare una valida alternativa all’amministrazione Caruso.

«Bisogna riconoscere la sconfitta – ci ha detto Iacono­ – e fare gli auguri alla nuova amministrazione senza accampare scuse. Anche se siamo convinti che la stragrande maggioranza degli elettori sia delusa e insoddisfatta dall’operato dell’attuale amministrazione, dobbiamo candidamente ammettere che la nostra lista non è stata vista come una credibile alternativa.  Da qui bisogna partire con un nuovo progetto moderno e al passo con i tempi, di cui daremo indicazioni nel prossimo consiglio comunale».  Per quanto riguarda gli obiettivi dell’opposizione, il neo consigliere è perfettamente in linea con quanto dichiaratoci, nell’edizione de “Il Golfo” di qualche giorno fa, da Umberto Di Iorio, che aveva sottolineato la volontà di puntare ad un rinnovo generazionale della classe dirigente del comune collinare. «Sarà un’opposizione attenta al rispetto delle regole – ci ha detto Iacono – soprattutto verso i cittadini più deboli. Una minoranza corretta e propositiva, ma anche seria e determinata a cambiare le cose. I giovani saranno al centro del nostro progetto di rinnovamento, affinché si affermi una nuova classe dirigente».

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