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Serrara Fontana sceglie il nuovo sindaco

SERRARA FONTANA – Stamattina si sono aperte le urne nel comune di Serrara Fontana, i cui cittadini sono chiamati a eleggere il nuovo primo cittadino e i membri del consiglio comunale dell’ente guidato, dal 15 maggio 2011, dall’ingegner Rosario Caruso. I seggi resteranno aperti dalle 7.00 alle 23.00. Per conoscere il nome del nuovo primo cittadino di Serrara Fontana, pertanto, si dovrà attendere oltre la mezzanotte. La campagna elettorale – che si è conclusa venerdì sera con gli ultimi comizi organizzati dai due candidati alla carica di sindaco – è stata decisamente infuocata. Infatti, da parte degli opposti schieramenti politici, come puntualmente riferito nelle scorse edizioni del nostro quotidiano dalla collega Sara Mattera, non sono mancate le consuete frecciatine, che hanno per forza di cose alimentato il dibattito dell’opinione pubblica e della stampa locale.

Per mero dovere di cronaca bisogna evidenziare che nel corso dell’ultimo mese, all’ombra del monte Epomeo, si sono registrati episodi francamente censurabili, che vanno al di là della dialettica e della civile convivenza e che poco si addicono ad un paese che si accinge a eleggere il proprio sindaco e i componenti del civico consesso che, almeno sulla carta, dovrebbe rappresentare la massima espressione della democrazia di una comunità. Rigare la portiera di un’automobile o distribuire volantini dal contenuto volutamente diffamatorio sono gesti esecrabili, che senza alcun dubbio non contribuiscono a creare il migliore clima per procedere serenamente alle operazioni di voto e di scrutinio.

IL PRECEDENTE

Si rinnova a Serrara Fontana la stessa sfida di cinque anni fa. Nella scorsa tornata elettorale gli abitanti del comune collinare decisero di concedere la propria fiducia al 37enne Rosario Caruso, che ebbe la meglio ottenendo ben 1235 voti (pari al 59,52 %) 395 in più rispetto alla sfidante Tilde Trofa, che nel 2011 riuscì a portare a casa 840 schede a favore (40,48 %). In quell’occasione, stando ai dati reperiti sul sito istituzionale del Ministero dell’Interno, si recò alle urne il 71,07 % degli aventi diritto al voto (2118 su 2980).

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