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Scogli innamorati separati dalla forza della natura (e dall’incuria)

Sono uno dei simboli del Comune di Forio, tra i più fotografati dai turisti che si recano sulla nostra isola per trascorrere un soggiorno lontano dal caos delle metropoli moderne. Stiamo parlando, per chi si fosse concentrato solo sull’articolo, dei celeberrimi “Scogli innamorati”, che da secoli impreziosiscono il lungomare che si trova accanto a via Giovanni Mazzella. La strada che, tanto per intenderci, conduce ad un altro luogo meraviglioso, ossia la baia di Citara. La particolare forma (che ricorda un cuore) e la vicinanza ha decretato la loro fortuna: molte coppiette sono solite passeggiare nei pressi dei due Scogli, che il tramonto rende ancor più suggestivi e romantici.

Ma oggi non vogliamo farvi una lezione di letteratura (questa è una pagina di cronaca dopotutto), bensì rendervi partecipi di una circostanza assai spiacevole. Come testimoniato in maniera eloquente dalle fotografie scattate di recente da Pietro Coppa, lo scoglio sulla destra (rispetto al punto di osservazione del videomaker foriano) da tempo sta dando segni di cedimento, che di giorno in giorno sono sempre più evidenti. Per amore di verità, la zona dove è ubicato questo vero e proprio monumento creato da Madre Natura è stata progressivamente abbandonata a se stessa. Se ciò non bastasse, i flutti del mare si infrangono con violenza contro la fascia costiera e quindi contro gli scogli, che man mano perdono il proprio vigore.

Incuria dell’uomo e marosi sono dunque i due nemici giurati degli Scogli innamorati, che rischiano di collassare: se ciò dovesse davvero accadere, Forio e tutta l’isola d’Ischia perderebbero una delle cartoline più belle e rappresentative dell’intero territorio isolano. Per fare in modo che ciò non avvenga, sarebbe opportuno che il Comune di Forio – di concerto con le altre municipalità – interloquisca con le istituzioni della terraferma, che hanno il dovere di tutelare l’ingente patrimonio paesaggistico dell’isola verde, che contribuisce in maniera significativa al pil della Regione Campania. Sperando che da Napoli e dal Ministero si diano una mossa, invitiamo il sindaco Francesco Del Deo a mettere in campo una soluzione-tampone per preservare sia i due Scogli sia l’incolumità di cittadini e turisti.

foto Pietro Coppa

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