Lacco Ameno, consiglio lampo per l’affidamento della riscossione tributi

Consiglio comunale lampo, quello svoltosi ieri nel tardo pomeriggio presso il Municipio di Piazza Santa Restituta. Sarà l’orario non troppo convenzionale (le 18.00, ma il civico consesso è iniziato di fatto oltre un’ora dopo), sarà che l’unico punto all’ordine del giorno è stato definito come un atto dovuto, ma resta il fatto che l’opposizione ha disertato in blocco l’assemblea, lasciando la maggioranza a votare la proposta che, come si ricorderà, riguardava l’ “affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali, tributarie e patrimoniali all’ Agenzia delle Entrate – Riscossione”. A partire dal 1° luglio, infatti, i Comuni che vorranno continuare ad utilizzare come strumento di riscossione coattiva anche il ruolo dovranno procedere all’adozione di apposita delibera, che dovrà essere adottata ai sensi dell’art. 52 del d.lgs. n. 446/1997,  quindi di competenza consiliare.

Una misura che si inserisce nella disposizione del  decreto legge n. 193/2016 il quale prevede, sempre a decorrere dal 1° luglio, lo scioglimento delle società del Gruppo Equitalia e l’attribuzione dell’esercizio delle funzioni relative alla riscossione nazionale al nuovo ente denominato “Agenzia delle entrate-Riscossione”. Ovviamente la proposta è passata all’unanimità. Unico assente nelle file della maggioranza era il consigliere Antonio Monti, di cui ieri ricorreva il compleanno. Assente anche l’assessore Cecilia Prota. Alla vigilia, l’opposizione aveva in qualche modo prefigurato la possibilità di disertare il consiglio esprimendo alcune perplessità circa l’orario di convocazione e la mancata consultazione tra i capigruppo, più che alla proposta in sé. A margine del consiglio, il sindaco Pascale ha preannunciato a breve una nuova convocazione dell’assemblea cittadina (aggettivo eufemistico, visto che viene regolarmente disertata dai lacchesi). In prospettiva, si delineano anche alcuni necessari cambiamenti nell’organico degli uffici: tra non molto, alcuni tra funzionari e impiegati potrebbero maturare l’età pensionabile.