Èdefinitivamente sfumato il tentativo da parte dei tifosi ischitani di riportare l’Ischia sull’isola. Eppure soltanto
un mese e dieci giorni fa veniva indetta una conferenza stampa nella quale Rapullino e soci comunicavano l’inizio di un rapporto che avrebbe visto la squadra gialloblù lavorare ad Ischia fino alla fine della stagione. Con tanto di divorzio da qualche calciatore importante, che evidentemente non aveva gradito questo spostamento. Da quel giorno ci sono stati diversi cambiamenti, colpi di scena inaspettati. Al termine di quella
prima settimana ad Ischia, l’entusiasmo della piazza trascinò l’Ischia alla vittoria contro il Catania. Poi, prima della gara contro l’Akragas, i gialloblù si divisero tra i Kennedy e l’isola. Per poi non tornare mai più a lavorare ad Ischia, neanche nelle successive settimane se non in qualche seduta prima della sfida interna contro il Lecce. Vanificati quindi gli sforzi di tanti tifosi che avevano anche dato un contributo economico alla causa, per permettere alla delegazione ischitana di sostenere delle spese promesse alla società nell’accordo chiuso a gennaio. Tutti gli appassionati, però, pian piano stanno ricevendo indietro la cifra consegnata per l’operazione “Ischia a Ischia”.
