FORIO – Non sappiamo chi sia stato l’autore (o gli autori) di un simile gesto. L’unica cosa certa è che chi ha commesso un atto così esecrabile non è altro che un incivile, un balordo senza cultura né rispetto per il prossimo. Strappare dei manifesti dalle tabelle installate sul lungomare di Forio e gettarli sul marciapiede, a parer nostro, è a dir poco puerile e, al tempo stesso, gravissimo. Non siamo gli avvocati di Francesco Del Deo e della sua amministrazione, ma non possiamo esimerci dallo stigmatizzare fortemente quanto accaduto. L’operato di una squadra – in questo caso quella guidata da cinque anni dall’ex democristiano – si critica attraverso lo scritto e la parola, non certamente pianificando un’azione così scellerata e codarda. Già, codarda. E questo perché consumata con il favore delle tenebre, quando nessuno può vederti e coglierti sul fatto. Chiunque abbia fatto questo “sgarro” non solo merita di risponderne nelle opportune sedi (penali e civili), ma anche di essere appellato “vigliacco”. Pur non condividendo per nulla questo genere di atti, avremmo maggiormente “apprezzato” colui o coloro che avessero avuto il coraggio di farlo in pieno giorno, magari davanti alle forze dell’ordine.
Dopo questa necessaria premessa, è opportuno evidenziare che il gesto teppistico non ha turbato più di tanto l’entourage del sindaco Del Deo, che al pari degli altri candidati continua a lavorare alle liste che dovranno essere presentate entro sabato a mezzogiorno. Parlando con qualche membro dello staff dell’ex democristiano, ci è stato riferito che «nelle prossime ore saranno affissi nuovi manifesti», e che l’episodio «non ci preoccupa affatto». Intanto, come detto, anche gli altri gruppi stanno lavorando senza sosta per arrivare preparati al 12 maggio, data che sancirà l’inizio della campagna elettorale (e dunque delle ostilità). I candidati che si oppongono alla falange deldeiana si dicono pronti all’importante sfida del 10 giugno, dal cui esito dipenderanno i destini di Forio e dei suoi abitanti.
