Sgominata la piazza di spaccio a Fiaiano
Brillante operazione degli agenti del commissariato di polizia di Ischia, che hanno arrestato il 17enne S.D.F. e il 18enne A.P.: sequestrati complessivamente 2.3 chili di hashish, 3 bilancini di precisione e circa 3.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Il primo è rinchiuso ai Colli Aminei, il secondo è stato processato ieri per direttissima presso il Tribunale di Napoli
Un altro duro, durissimo colpo inflitto al sempre più crescente fenomeno dello spaccio di droga sul territorio dell’isola d’Ischia. Un territorio diventato sempre più appetito e dove non a caso inizia a cimentarsi nell’illecita attività di cessione a terzi di stupefacenti anche una nuova generazione di giovani e spesso giovanissimi. New entry, dunque, profili diversi dai soliti noti e questo rende più difficile e complesso il lavoro delle forze dell’ordine, che si trovano costretti a fronteggiare personaggi incensurati e spesso al di sopra di ogni sospetto. Che è un po’ l’identikit caratterizzante degli ultimi due “pesciolini” caduti nella rete degli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidato dal vicequestore Ciro Re, che con una magistrale operazione hanno sgominato i protagonisti di quella che era una vera e propria piazza di spaccio periferica ubicata in quel di Fiaiano. Che forse si pensava che potesse essere lontana dai riflettori, ma che da tempo era monitorata con una serie di servizi ad hoc dai poliziotti.
A finire in manette in flagranza di reato sono stati due giovanissimi, il 17enne S.D.F. e il 18enne A.P., il primo residente a Barano ed il secondo a Ischia. Il primo era in possesso di un quantitativo complessivo di 1.538 grammi di hashish e 10 grammi di maijuana oltre che di un coltello risultato intriso di stupefacente e la somma di 1.820 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita. Il secondo invece deteneva 691 grammi di hashish, 3 bilancini di precisione e 1.380 euro anche in questo caso di “dubbia provenienza”. Tutto ha avuto inizio nella notte di Halloween quando, secondo quanto riferito da fonte confidenziale alla p.s., il 17enne S.D.F, avrebbe esploso diversi petardi abbastanza rumorosi vantandosi con alcuni amici di possederne a casa anche altri: peccato per lui, però, che gli “spifferi” avessero riferito che avesse messo su anche una fiorente attività di vendita di droga. Una serie di indizi che però verosimilmente partivano da più lontano e che hanno indetto il personale guidato dal vicequestore Ciro Re a far scattare la perquisizione presso l’abitazione del minore. Un blitz che lo ha colto di sorpresa. Il giovane ha confessato di non detenere nulla di illecito su espressa domanda degli agenti e a quel punto è iniziato il controllo presso la casa perlustrata palmo a palmo. Nella cameretta di S.D.F. venivano rinvenuti dapprima i contanti di cui lo stesso non sapeva giustificare la provenienza (tra l’altro è anche disoccupato). Vistosi alle strette ha poi consegnato un involucro contenente 30 grammi di hashish, ma ha lasciato cadere in un terreno sottostante uno zaino. Una mossa non sfuggita ai poliziotti che lo hanno recuperato ed all’interno vi hanno rinvenuto 1 chilo e mezzo di hashish suddiviso in 15 panetti del peso di circa 100 grammi ciascuno oltre a 10 grammi di marijuana.
A quel punto S.D.F. veniva condotto presso gli uffici di via delle Terme accompagnato dalla madre (esercente la potestà genitoriale) mentre gli agenti operanti si spostavano si spostavano nella vicina Barano per chiudere il cerchio e controllare una serie di ragazzi che abitualmente frequentavano S.D.F. Controlli che hanno dato esito negativo per tutti eccezion fatta per A.P. che ha spontaneamente consegnato un involucro contenente circa 90 grammi di hashish. A quel punto è scattata la perquisizione domiciliare che ha sortito un esito positivo e soprattutto indicativo, dal momento che nella tasca dei pantaloni nascondeva un bilancino elettronico di precisione di piccole dimensioni. A questo punto la perquisizione veniva inevitabilmente estesa al domicilio e qui nella camera da letto di A.P. venivano rivenuti altri due bilancini di precisione e all’esterno dell’abitazione in un veicolo abbandonato di proprietà dei familiari ben nascosti sei panetti di hashish per un peso complessivo di 602 grammi e 1.380 euro in contanti.
I difensori di fiducia del 18enne, Cristiano Rossetti e Alberto Mattera, sono riusciti a limitare i danni per il proprio assistito, che se l’è cavata con una condanna di 1 anno e 6 mesi di reclusione con pena sospesa
I due giovanissimi venivano così tratti in stato di arresto ed hanno nominato come difensore di fiducia l’avvocato Cristiano Rossetti. S.D.F. è stato associato presso il Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei, mentre nei confronti di A.P. è stato disposto il processo per direttissima che è stato celebrato ieri mattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Napoli. Alla fine il 18enne – grazie anche ai suoi avvocati di fiducia Cristiano Rossetti e Alberto Mattera – è stato condannato alla pena di 1 anno 6 mesi di reclusione con pena sospesa: un successo, se si pensa che gli addebiti mossi a carico dell’imputato erano chiari ed inoppugnabili. Cristiano Rossetti è anche difensore di S.D.F, la cui udienza di convalida è in programma nella giornata di domani, lunedì 4 novembre.